da Milady » lun 08 mar 2010, 0:27
carissimo Vit,
certo che ho sentito Gobbi : attore grandissimo, carisma da vendere e voce , censurabile secondo i vociomani, ma che era la voce di quel particolare personaggio .
Nell'epoca in cui tenori e soprano stavano fermi sulla scena come statuine del presepe , Gobbi aveva una gestualità per i tempi straordinaria. E' stato un caposcuola.
Avrà anche esagerato, talvolta, nel calcare le tinte, ma se un artista ha carisma ed una precisa idea del personaggio, ha l'allure del grande cantante.E Gobbi lo è stato.
Il nonno che era un giudice severissimo diceva : Quando sento il Rigoletto con Gobbi , lui è il Rigoletto.
E quanto al suo Scarpia, il gesto di carezzare con la penna d'oca il braccio di Fìloria è stata una sua idea come quella di mimare un inizio di violenza su Tosca.
E il nonno, come tutti i giudici seri , ma non seriosi, non stava a sindacare la singola nota, ma guardava alla resa totale del personaggio.
Quando uscì la vera prima edizione della prima bibbia dei melomani, rimasi impietrita leggendo il massacro fatto da Celletti relativamente alla generazione che mi aveva incantato e fatto amare l'opera : la Callas , di Stefano, Del Monaco, Gobbi : tutti alla ghigliottina!
Ho imparato tanto da Celletti, ma quella strage poteva rispermiarsela. O almeno usare altri termini.
E dico la vera prima edizione a ragion veduta. La prima tiratura , per un errore di calcolo dell'editore, fu stampata in un numero basso di copie e mandata , poco tempo dopo ai remainders.
Noi matti per l'opera ci passammo la voce e , leccandoci i baffi per il colpaccio.facemmo sparire le copie in un balletto. Finita la prima lettura ci guardammo in faccia , come la Vecchia Guardia di ritorno dalla campagna di Russia . La prima vittima illustre fu la Callas e il resto a seguire.
Nella tiratura successiva i toni furono smorzati, ma le teste nel cesto della ghigliottina della prima volta c'erano ancora tutte . Ed erano tutte dei cantanti che mi avevano entusiasmato.
E su Gobbi si abbattè il solito anatema cellettiano : scuola del muggito, se non vado errata.
Bisognerebbe , ogni volta, cercare di farsi contemporanei ad un'opera o ad un cantante , prima di emettere un giudizio.
Naturalmente un cantante attore, salvo rarissime eccezioni , in disco non rende come dal vivo.
Gobbi lo era. ma la condanna di Celletti non mi pare sufficientemente fondata.
Mi affiora alla menet questo ricordo : Gobbi che entra spavaldo nel camerino e che ne esce col costume da Rigoletto -allora la gobba ( meglio vistosa) era d'obbligo- e che cammina e si muove col passo ondeggiante come Rigoletto.
Con simpatia
Milady
Milady