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Alberich ha scritto:Domanda per voi.
Pape canterà Wotan alla Scala, nell'Oro, ma suppongo poi proseguirà con le altre opere (non ho notizie in merito).
E' un cantante che conosco poco, ma la mia impressione, basata su ascolti antichi, è che, stando alle categorie marrazziane, sia un vocalista.
Sbaglio? Che mi dite di lui? Che ne farà di Wotan?
Mi intriga molto sapere che canterà Wotan, credo sia un debutto e questo mi intriga ancora di più.
MatMarazzi ha scritto:Secondo me, poi, il grande Pape - perchè è grande davvero - manca di quella profondità anche filosofica, oltre che psicologica - di cui Wotan avrebbe bisogno.
pbagnoli ha scritto:Non ha l'arroganza vocale di un Schorr, ma mi sembra collocabile un po' nello stesso ambito.
VGobbi ha scritto:Scherzi? Pape nello stesso ambito di uno Schorr? Per nulla ... Schorr, a mio modo di vedere, incarnava "il vocalista" (sentire cos'e' il suo Addio nella Walkiria) cosi' come il "declamatore" (certi incisi in pagine wagneriane lasciano di stucco). Pape e' quasi una poltiglia ... non si capisce mai dove vuole andare a parare ... poltiglia di gran classe, di una voce decisamente importante ... ma che non basta per giudicarlo probabilmente tra i grandi.
Alberich ha scritto:Mi ammoniva Mat in privato: voce piccina. Non gli ho creduto (sempre perfezionista quello! Non sarà Moll, ma canta pur sempre Wagner in tutto il mondo!). E invece aveva ragione. Una voce delicata. Ci aveva ammonito in pubblico, lo stesso Mat: non è un genio, bravissimo, ma non geniale. Questo è quanto ho sempre pensato ascoltando i dischi. E dal vivo? Bravo, con la sua emissione urbana, la sottolineatura delle dinamiche, il gusto per il cantar piano quando serve cantar piano e forte quando serve cantar forte.
Se non sei Vermeer gli interni di una casa sono solo un luogo dove si passa il tempo, e se non sei De Pisis le aringhe sul tavolo vanno messe in fretta in frigo altrimenti puzzano.
MatMarazzi ha scritto:Forse è un pochino troppo "borghese" il nostro per Schumann.
Sicuro di sè, tranquillo, senza slanci... Sempre troppo ...integrato e realizzato!
Non ce lo vedo molto.
Se non si è un po' pazzi e un po' disperati, il Dichterliebe bisognerebbe lasciarlo perdere.
Magari in Wolf (dove l'ironia e il distacco divertito possono giocare un ruolo) le cose sono andate meglio... Che ci dici?
Alberich ha scritto:si fa talmente poca musica da camera che mi pare assurdo incaponirsi a fare i soliti "must" invece di ricercare qualcosa di più adatto alla propria sensibilità e vocalità.
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