Tucidide ha scritto:Sì, sono molto belli quei personaggi, ma io li avverto, scippandoti l'espressione, piedistallosi.
Non è un caso, secondo me, se non siano davvero passati alla storia, diversamente ad esempio dalla Medea della Callas, che fu una rivelazione, o come...
La sua eccezionale (e a mio gusto insuperata) Giovanna d'Arco
questa sì davvero strepitosa, e a tutt'oggi portata in palmo di mano dalla critica e dai melomani cultori del disco storico.
Non capisco molto bene questa posizione...
I ruoli Dorus-Gras della Tebaldi sono, a mio parere, molto più interessanti della sua Giovanna d'Arco, dove comunque ci si accorge che il baricentro è troppo alto e dove la Tebaldi deve comunque scendere a patti con una vocalità simile a quella di Violetta e pertanto non proprio pensata per lei.
E' notevolissima e probabilmente (come accento e autorevolezza) la migliore della discografia, ma ciò non toglie che nel Fernando Cortez e nell'Olympia, ossia nei ruoli Dorus Gras, la Tebaldi fosse esattamente nel suo terreno, forse le sue migliori produzioni.
Che vuol dire che la Callas in Medea abbia ottenuto più risultati? La Callas è la Callas (e quanto a piedistallo, anche le sue prime tronfali Medee non scherzavano). Inoltre, per le ragioni già analizzate, la Tebaldi ha presto abbandonato questa possibile strada. Se avesse continuato a cantare questi personaggi per altri dieci anni le cose sarebbero state diverse.
Che la sua Giovanna d'Arco sia più celebre fra i cultori è dovuto al fatto che il primo Verdi è (a tutt'oggi) più amato e popolare del pur titanico Spontini.
Inoltre di questi approcci Tebaldiani ci restano solo ectoplasmi sonori (a differenza della Giovanna d'Arco, incisa alla RAI) che non tutti gli appassionati sarebbero disposti a sciropparsi.
se così fu, beh, ha saputo far bene i suoi conti, e non solo nel breve termine. Ancor oggi, a distanza di mezzo secolo, la sua Tosca, la sua Mimì, la sua Leonora di Vargas, la sua Desdemona e la sua Aida sono fra le più gettonate. Poi la storia è andata avanti, certo, ma intanto lei ha fatto la storia di quei ruoli.
Scusa Tuc, ma questa mi sembra una visione troppo semplice.
NOn mi pare che la celebrità della Tebaldi quale Mimì sia davvero fuori discussione. Nè che sia così gettonata (sono decenni che i suoi dischi non vendono più, mentre quelli della Callas sono ancora da classifiche).
Anche questo thread dimostra quel po' di sufficienza, se non insofferenza che il caso "Tebaldi" oggi nel pubblico attuale: io che tento di difenderla mi trovo quasi in difficoltà!
E tutto ciò perchè siamo (giustamente) condizionati dalla sua seconda carriera, che ce la fa apparire come un monumento del passato, greve simbolo di un'Italietta fatta di nonne che vanno all'opera per commuoversi, con l'aggravante di acuti tirati ed espressione gnolosa.
Io affermo che se la Tebaldi avesse coltivato le sue reali potenzialità artistiche e tecniche (quelle che Siciliani aveva colto benissimo e che ci appaiono impressionanti dalle incisioni giovanili) oggi parleremmo di lei in ben altri termini.
Che poi sia divenuta (anche per ragioni extra-artistiche) ricca e popolare è vero. Se era a questo che puntava, bene!
Tante Mimì, tante Tosche... Tante interviste sul caso Callas... Tante foto con espressioni da mammona angelica....
Se l'argomento è questo, allora bene ha fatto Gigli a mollare l'America e tornare in Italia per cantare "Mamma" fungendo da ufficiale portavoce dei buoni sentimenti divulgati nel ventennio! Ha guadagnato in soldi e popolarità...
O ha fatto bene Pavarotti a evitare di perdere tempo imparando nuovi ruoli (in vent'anni, solo Don Carlos, e non ...tanto bene) quando poteva guadagnare molti più soldi e popolarità coi concertoni da stadio!
Tutto vero... Ma non mi pare stessimo parlando di questo.
Salutoni,
Mat