Carmen (Bizet)

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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Alberich » lun 07 dic 2009, 0:51

Maugham ha scritto:
Alberich ha scritto:Caro Mat, la favoletta edificante è gustosa, ma non pensare che ci creda... :mrgreen: Poi se sarà un trionfo, se sarà una scelta azzeccata magari darò loro il beneficio del dubbio...


Vedi, Alberich, il punto, almeno secondo me, non sta nel trionfo o nel fiasco dello spettacolo.
Gli oroscopi li lasciamo ad altri siti e ai pretoriani che montano la cioccolata mediatica.
Tra l'altro a questa Carmen manca poco; la vedremo fra una settimana, ne parleremo (se ne avremo voglia) e poi la metteremo da parte come il Don Carlo dello scorso anno.
Penso occorra alzare il tiro. E Mat ha sintetizzato bene.
Adesso, nel 2009, qual'è la vocazione della Scala? Che tipo di teatro è diventato? Come si colloca nella rete delle grandi capitali operistiche? Insomma, a prescindere dal folklore ambrogino, che ruolo ha?
Personalmente faccio fatica a capirlo.
La Scala, non dimentichiamolo, ha una sua caratteristica stabilita dalle legge. Le si riconosce un ruolo (assieme a Santa Cecilia) di "specificità e di consolidata funzione (attenzione, non fama) internazionale". In virtù di questo dispone, o dovrebbe disporre, di corsie preferenziali che altri teatri non hanno.
Voglio dire che chi dirige la Scala ha delle responsabilità ben diverse da quelle di chi dirige un altro teatro.
So bene che queste formulette giuridiche vogliono dire tutto e niente, ma poichè hanno ricadute economiche mica da ridere, penso sia il caso di farsi qualche domanda.
WSM


Sono d'accordo con te pressochè su tutto quanto hai scritto in questa discussione e nell'editoriale. Tuttavia non mi sento di criticare "a priori" la scelta della georgiana sconosciuta. O meglio: la scelta dei cantanti di questa prima mi sembra fatta con un certo criterio "da 7 dicembre": due superstar, più una scoperta. Andrà valutato se la scoperta è valida. Il che non mi pare tolga molto alle tue considerazioni.

Anyway, visto che Lissner, a mio parere, alcune cose ottime le ha fatte, soprattutto da un punto di vista gestionale, vi riporto questo articolo:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp

Saluti

p.s. qui a Sarajevo mi par di capire che c'è ancora la compagnia fissa. Peccato che in tutto dicembre non facciano opere, se sarò ancora qui a per Gennaio/Febbraio vedrò qualcosa e vi dirò. Son molto curioso...
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Tucidide » lun 07 dic 2009, 1:02

Alberich ha scritto:Anyway, visto che Lissner, a mio parere, alcune cose ottime le ha fatte, soprattutto da un punto di vista gestionale, vi riporto questo articolo:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp

Posso dirlo?
Al di là del fatto che siamo omonimi, io Mattioli non lo reggo! : PirateCap :
Scusate l'OT.
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Maugham » lun 07 dic 2009, 12:30

Alberich ha scritto: Tuttavia non mi sento di criticare "a priori" la scelta della georgiana sconosciuta. O meglio: la scelta dei cantanti di questa prima mi sembra fatta con un certo criterio "da 7 dicembre"


A me invece sembra proprio il contrario.
Non ci vedo nessun criterio.

due superstar, più una scoperta.

Peccato che la scoperta sia la protagonista.

Andrà valutato se la scoperta è valida.

E invece a me interessa poco valutare se la Cenerentola in questione sia brava o meno.
Certo che sarà bravina, che avrà le note e che sarà pure musicale. A meno che Barenboim non sia impazzito...
Ma per giustificare la sua presenza sul palcoscenico della Scala, per un'inaugurazione di Stagione, nel ruolo della protagonista, non le basterà essere brava.
Dovrà essere bravissima, rivelatoria, un vero e proprio tornado.
Dovrà regalarci un debutto sensazionale, di quelli da Met anni Cinquanta con i titoloni sui quotidiani (scritti da critici veri, non da cronisti, però) la mattina dopo.
In pratica chi l'ha scelta dovrà dimostrare al mondo degli appassionati (e non dei presenzialisti) le ragioni per cui, potendo avere alcune delle più titolate interpreti del ruolo, ha preferito affidare le sorti della serata a una debuttante.
Altrimenti, se sarà soltanto una discreta Carmen, o, ancora peggio, una "giovane promessa", la scelta sarà completamente priva di logica se rapportata al luogo e all'occasione.
Ti assicuro che anche noi, noi di operadisc intendo, dai post che leggo siamo in grado di scovare un govane mezzo che possa cantare Carmen facendo tutte le note.
Non ci vuole chissà quale competenza da esseri superiori. :)
Se poi invece questa giovane è stata solo un ripiego perchè che l'ha scelta non poteva per vari motivi avere una superstar o anche una semplice star...non voglio neanche pensarci nè crederlo. :shock:
Insomma, io non ho nulla contro la R. Anzi, provo una grande tenerezza nei suoi confronti in rapporto alla prova cui è chiamata.
Se questa fosse una Carmen a Ravenna o a Modena o a Jesi, non avrei nulla da eccepire.
Direi anch'io, come te, "andiamo a sentire questa giovane come se la cava".
In provincia puoi e devi sperimentare. Puoi fare dei tentativi.
Alla Scala, per un'inaugurazione, no.
Non ci dovrebbe essere posto per logiche da X factor.
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Alberich » lun 07 dic 2009, 13:00

Maugham ha scritto:Dovrà regalarci un debutto sensazionale, di quelli da Met anni Cinquanta con i titoloni sui quotidiani (scritti da critici veri, non da cronisti, però) la mattina dopo.
In pratica chi l'ha scelta dovrà dimostrare al mondo degli appassionati (e non dei presenzialisti) le ragioni per cui, potendo avere alcune delle più titolate interpreti del ruolo, ha preferito affidare le sorti della serata a una debuttante.
Altrimenti, se sarà soltanto una discreta Carmen, o, ancora peggio, una "giovane promessa", la scelta sarà completamente priva di logica se rapportata al luogo e all'occasione.

Esatto. E' su questo che vorrei sospendere il giudizio e sentire. :wink:
Peraltro non la sentirò, dunque mi affiderò alle vostre impressioni.
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Tucidide » lun 07 dic 2009, 13:28

Maugham ha scritto:Dovrà regalarci un debutto sensazionale, di quelli da Met anni Cinquanta con i titoloni sui quotidiani (scritti da critici veri, non da cronisti, però) la mattina dopo.
In pratica chi l'ha scelta dovrà dimostrare al mondo degli appassionati (e non dei presenzialisti) le ragioni per cui, potendo avere alcune delle più titolate interpreti del ruolo, ha preferito affidare le sorti della serata a una debuttante.

Eh, Maugham, esagerato! :)
La lirica, oggi come oggi, non "tira" più come negli anni '50. Quand'anche la Rachvelishvili (in barba a Mattioli, io il cognome lo scrivo per intero : PirateCap : ) si rivelasse sensazionale, ci vorrebbero anni prima di capirne l'effettivo valore, e comunque i quotidiani non le riserverebbero lo spazio che le avrebbero concesso cinquant'anni fa.
Comunque sia, condivido le tue perplessità e la tua critica di base, metodologica, relativa alla scelta di questa cantante. : Thumbup :
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Maugham » lun 07 dic 2009, 14:20

Tucidide ha scritto:Eh, Maugham, esagerato! :)
La lirica, oggi come oggi, non "tira" più come negli anni '50.


Stai scherzando? :shock: Ma hai visto che razza di cioccolata mediatica hanno montato per questa Carmen? Hai fatto un racerca su google? Due ore e cinquanta di Fazio in prima serata? Repubblica che oggi scrive "in attesa della Carmen più violenta della storia" :D :D :D

e comunque i quotidiani non le riserverebbero lo spazio che le avrebbero concesso cinquant'anni fa.


Tuc, ho usato i quotidiani solo per rafforzare un concetto. Potevo dire di quei debutti di cui tutti gli appassionati d'opera del mondo parlano, oppure di quei debutti che entrano nella leggenda o roba simile.

Quand'anche la Rachvelishvili si rivelasse sensazionale, ci vorrebbero anni prima di capirne l'effettivo valore


Appunto. E solo allora la si dovrebbe far debuttare in Carmen alla Scala. E quello che sto cercando di far passare da un po' di post in qua.
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Tucidide » lun 07 dic 2009, 14:51

Maugham ha scritto:Stai scherzando? :shock: Ma hai visto che razza di cioccolata mediatica hanno montato per questa Carmen? Hai fatto un racerca su google? Due ore e cinquanta di Fazio in prima serata? Repubblica che oggi scrive "in attesa della Carmen più violenta della storia" :D :D :D

Bene, allora! :D
Ciò significa che l'opera sta tornando "popolare"! : Bash : : Yahooo :

A proposito, stasera chi ascolterà o vedrà questa Carmen da casa o al cinema?
Io penso che potrò ascoltare in diretta solo i primi due atti alla radio.
Per la registrazione completa, magari video, magari già in comodo formato DVD, provvederà al solito il sublime OperaShare. : Chessygrin :
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Maugham » lun 07 dic 2009, 16:19

Alberich ha scritto:Peraltro non la sentirò, dunque mi affiderò alle vostre impressioni.


Per ingannare l'attesa ripropongo



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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Milady » lun 07 dic 2009, 17:07

Amici carissimi,
Arrivo buona ultima e sicuramente steccando alla grande. Fischi a volontà?Mi sta bene perché ho lasciato per due giorni questo messaggio tra le bozze.
Condivido in pieno le vostre osservazioni. Aggiungo n amia riflessione personale,o meglio,opinione.
Lissner dimostra l'assoluta verità de "Il principio di Peter" ossia del trionfo universale del principio di incompetenza: detto in soldoni (ma lo saprete benissimo) al massimo livello di una carriera in un determinato settore corrisponde e viene premiato il massimo dell'incompetenza proprio nello specifico settore in questione.
Lessi in passato questo libro divertendomi molto... ora dopo averne constatato i cogenti riscontri con la realtà , non rido più .
Veniamo al dunque .
Una giovane regista che si confessa con allegra arroganza del tutto digiuna della regia d'opera, viene proiettata come un missile terra- aria alla regia della serata inaugurale...: ero già sulla via buona della dimostrazione E uno!.
Un direttore artistico , che non ne azzecca una neanche per sbaglio ( o ne azzecca poche: è Natale, bisogna essere buoni). Ed eccoti già in buona parte provato, ancora una volta, il principio di Peter.E due !
Ed ora tre : et voila!
La Cenerentola georgiana che, fresca fresca di diploma debutta nella serata inaugurale della Scala.
"Omne trinum est perfectum", ma...io sentivo che non bastava. C'era un altro ingrediente, tra i principi ispiratori della vicenda.
Ho avuto una illuminazione, quando ,dopo aver letto l'intervista alla E.Dante, mi è capitata sotto gli occhi , con pesante ritardo ,quella della Cinderella georgiana che ho letto solo stamani....
Altro che le sceneggiate del fu Mario Merola!
Aggiungo un particolare piccino picciò che rende inattacabile l'dentificazione della la neo-Carmen con Cenerentola : faceva Km su Km per riempire secchi d' acqua.Quando ero piccola c'era la canzone "Cenerella , Cenerella , prendi il secchio e vuota il mare ....".Almeno Il secchio c'è.
E certamente ci saranno pure le note previste dallo saprtito.
Futura erede della Cossotto? Si vedrà tra qualche anno...
Letta l' astuta intervista strappalacrime, farcita di tutti i luoghi comuni piagnucolosi possibili e immaginabili,non ho certo avuto bisogno del lacrimatoio o di una montagna di Kleenex , "ut erat in votis della Lissner and Barenboin" associated.I due principi della moderna riedizione di Cenerentola .
"E se non piangi , di che pianger suoli?". Ho proprio un cuore di pietra.
Infatti , mi sono sentita da un lato a disagio - sono stata abituata stile " ancien régime": non si piange e tiene la bocca cucita sulle proprie disgrazie- dall'altro, presa in giro .
Secondo me, dinanzi ad un vuoto (quasi) torricelliano musicale-in senso lato- al nobile scopo di sollecitare il tanto desiato ambaradan mediatico -e ce la faranno- L. and B. , non hanno trovato di meglio che ispirarsi ai parametri
1)
di quella che ritengo la TV indecente per antonomasia : la TV del dolore, quella che dalla mattina alla sera , con il continuo bombardamento e l'esibizione di tristi storie- sono vere ? sono false? O mezze e mezze? non capisco bene - magari rischia di renderci indifferenti o sordi dinanzi alle storie vere del dolore vero .
2)
E inoltre, , dato che esiste anche la TV dei premi facili, la un tempo "malhereuse " cantante , grazie ai due novelli Harry Potter della lirica ,folgorati da una memorabile audizione,assurge ad un debutto inimmaginabile, che può bruciarle subito la carriera , oppure , lo spero per lei con tutto il cuore,essere il punto di partenza - e che partenza!- verso il successo, per il quale dovrà però sudarsi molto di più delle proverbiali sette camicie.
Comunque sia, se anche avrà successo in questa Carmen,nel perfido ambiente della lirica - che conosco abbstanza bene-nessuno le perdonerà questo debutto.
Riprendo il filo del discorso: sono stufa di questo andazzo .
E con questo , scusatemi lo sfogo, chiudo .
Un abbraccio a tutti voi da
Milady.
P.S.:Il mélo larmoyant continua . La protagonista ha cantato con il fidanzato in una anteprima per gli under 30 ed ha riscosso grande successo anche alla prova generale. Gli auguro di avere il fiato ed il coraggio sufficienti per resistere alle tonnellate di invidia che le pioveranno addosso, per continuare a studiare e meritarsi sul serio una carriera prestigiosa.
Mi vien fatto di pensare ad un grandissimo mezzosoprano, Giulietta Simionato ,che ottenne il successo dopo una lunga gavetta.
Milady
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Tucidide » lun 07 dic 2009, 20:03

Milady ha scritto: Lissner dimostra l'assoluta verità de "Il principio di Peter" ossia del trionfo universale del principio di incompetenza: detto in soldoni (ma lo saprete benissimo) al massimo livello di una carriera in un determinato settore corrisponde e viene premiato il massimo dell'incompetenza proprio nello specifico settore in questione.

Non avresti potuto sintetizzare meglio il concetto. :D

Qualcuno sta ascoltando / guardando?
Dopo il I Atto, senza le immagini, è una Carmen mooolto comune!
La Micaela della Damato è abbastanza atroce, tremula e sfocata, e strillacchia un po' dovunque.
Kaufmann solo discreto, secondo me. Bellissimi colori nel duetto: dove dice "je revois mon village" si è sentita una patina di malinconia scendere sulla linea vocale, davvero suggestiva. Grande fraseggiatore, senza dubbio, però la linea non appare perfettamente a fuoco, e l'emissione si ingolfa sul passaggio e fatica negli acuti. Si sa che quelli sono i suoi punti meno forti alle prese con questo repertorio, ma forse ci sono di mezzo anche i postumi dell'indisposizione.
La Rachvelishvili è acerba, e ho detto tutto. Cantante generosa, si sente che punta soprattutto a farci sentire che la voce ce l'ha e anche bella. E' dotata, la ragazza, senza dubbio. Ma non basta! Per mio conto, nessuna rivelazione, ma proprio nessuna.
Baremboim niente di speciale, ha ottenuto un bel suono dall'orchestra, mentre il coro ha avuto svarioni mica da ridere... : Blink :
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda VGobbi » lun 07 dic 2009, 20:20

Allora se devo esprimere un parere schiettino schiettino, sta' Carmencita annoia un pochettino ad essere sinceri. Insomma, si aspetta sempre e comunque i momenti salienti (romanze dei protagonisti), altrimenti si scivola nella noia ... E questo credo che non sia un merito e sopra tutto che la recita non sta dando quanto si aspetterebbe da una prima scaligera. Insomma, di scintilla neanche l'ombra.

Kaufmann l'aspetto di vedere/sentire nel secondo atto. Attorialmente sta in scena divinamente. Attendo la "romanza del fiore", ma sopra tutto il duetto finale che chiude l'opera.

La R. come Carmen ho l'impressione che vada davvero bene per un teatro di provincia. Tra l'altro fisicamente e' pure grassottella ... Vocalmente le note ce li ha, ma non attira, non coinvolge, non provoca, non desta passione.

Direzione che poco conosce la "scienza dell'accompagnamento", almeno nei non pochi momenti topici.

Alla fine quel che mi ha colpito di piu' e' stata la regia di Dante. Almeno sa muovere le masse come si deve ... E' troppo poco come merito? :oops:

P.s.: tutte le mie impressioni provengono dalla visione su Sky Classica.

P.s.: carissimo Alberto, perche' Mattioli non ti piace? Io sono abbonato alla "Stampa" (per inciso quotidiano molto ben fatto, scusatemi l'OT), ma questo Mattioli mi piace molto per la semplicita', gusto, garbo con cui descrive le sue impressioni nell'ascolto/visione dell'opera lirica.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Tucidide » lun 07 dic 2009, 20:30

VGobbi ha scritto:carissimo Alberto, perche' Mattioli non ti piace? Io sono abbonato alla "Stampa" (per inciso quotidiano molto ben fatto, scusatemi l'OT), ma questo Mattioli mi piace molto per la semplicita', gusto, garbo con cui descrive le sue impressioni nell'ascolto/visione dell'opera lirica.

Bah, cosa vuoi che ti dica? A me non piace il suo stare in equilibrio fra pettegolezzo, critica (nemmeno molto puntuale, fra l'altro) ed analisi sociologica del pubblico, sovente semplicistica e rancorosa anzi che no.

Però la Rachvelishvili ha una bellissima voce parlata! :shock: Se la sentissi al telefono me ne innamorerei come Re Marco di Isotta grazie al capello... : Chessygrin :
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Milady » lun 07 dic 2009, 20:34

Amici carissimi,
ho ascoltato il I Atto scegliendo il luogo migliore per la recezione radiofonica. Mi sono dovuta accontentare di quanto passava il convento, ossia il mio sfortunato mini-studio su cui incombono grossi alberi ed una collina.Non osavo dare un parere, stanti le infelici condizioni d'ascolto: Micaela mi pareva asprigna assai , con acuti fortunosi e aciduli;Kauffmann alle prese con i postumi della recente influenza; la protagonista col registro basso piuttosto fioco, ricca voce centrale, interpretazione assente.In generale un francese discutibile.
Mi avete rincuorato, grazie.
Cercherò un altro posticino , ma per ora "tanto rumore per [poco o ] nulla".
Questa serata inaugurale della Scala mi pare molto routinière e non resterà tra quelle leggendarie.
Se le cose migliorano, bene , sono pronta a rimangiarmi tutto.
Altrimenti "tant pis" pour Monsieurs Lissner et Barenboim.
Un abbraccio a tutti e torno all'ascolto
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda Tucidide » lun 07 dic 2009, 21:16

Al volo prima del Finale II. Ho ascoltato il II Atto solo a partire dalla Canzone del Dragon d'Alcala, e non udrò il III.
Kaufmann bene nella canzone del Dragon, ma poi né lui né la Rachvelishvili si sono distinti particolarmente nel Duetto, e nella Romanza del Fiore il tenore tedesco non mi ha convinto come in altre occasioni (penso in particolare alla prova londinese, ascoltata alla radio e poi su DVD). Apprezzabile il si bemolle filato alla fine, ma l'attacco non è stato preciso e nella conclusione l'intonazione ha vacillato. In complesso comunque, sembra un Kaufmann poco ispirato e qua e là in difficoltà.
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Re: Carmen alla Scala

Messaggioda VGobbi » lun 07 dic 2009, 21:41

Io che Kaufmann me lo sento per la prima volta, a me e' garbato e parecchio. Un Don Jose' diverso dal solito ma non per forza. E questo, di per se, e' un merito. Ottimo nella "romanza del fiore" con lo smorzando finale (non proprio impeccabile, ma neanche da disprezzare). Recitazione da Oscar e tra i tenori, mi pare caso piu' unico che raro. la R. (che mi rifiuto di scrivere completamente, come Mattioli! : Chessygrin : ) ha bella voce e basta. Non e' assolutamente da prima scaligera. Non mi piace la direzione ... orchestra in tono minore, fin troppo timorosa.

Regia continua a piacermi. Forse qualche meno strattonamento tra Carmen e Don Jose' era auspicabile, ma nel complesso piace.
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