Il Trovatore (Verdi)

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Re: Trovatore di Riccardo Muti

Messaggioda Tucidide » mer 11 nov 2009, 13:04

Maugham ha scritto:Non sono d'accordo.
Trovo il Trovatore (allitterazione wagneriana) di Muti notevole; dirò di più una delle poche cose che riascolto del suo ultimo periodo.
Perchè non ti convince?
Ciao
WSM

Non solo allitterazione, ma addirittura figura etimologica. :)

Sul Trovatore di Muti, anch'io lo trovo, come Alberich, assai poco interessante. O meglio: sarebbe notevole per l'idea, quella cioè di liricizzare l'opera, privilegiando timbri chiari, giovanili, e bandendo le incrostazioni di prassi (non solo i do della Pira), ma poi il cast è come abbandonato a sé stesso, con Licitra spaesato e terrorizzato (me lo ricordo in TV con lo sguardo impaurito, come a dire: "ce la farò o non ce la farò?") e la Frittoli piuttosto inerte. Nessuno dei due sembra aiutato da Muti, come se bastassero i loro timbri bellissimi per delineare la psicologia dei personaggi. Poi, quei tempi sempre così stretti... mi ricordo un "Mal reggendo" in cui Licitra faceva fatica a star dietro al ritmo serrato: un po' come La Scola nella cabaletta di Pollione in Norma, sempre diretta dal Cigno.
Ho poi memoria di un "Miserere" privo di fascino, di mistero, quasi in mezzoforte (ma forse era un effetto della registrazione)... fu la goccia che fece traboccare il vaso. : Blink :
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Trovatore di Riccardo Muti

Messaggioda Rodrigo » mer 11 nov 2009, 15:20

Sarà (anzi è) una banalità, ma l'opera poggia sui cantanti tanto quanto sul direttore e sull'orchestra. Il problema del Trovatore secondo Muti è in fondo proprio questo.
La partitura poi, anche rispetto alle consorelle della trilogia romantica, è forse la più belcantistica di tutte. Uso la parola non ovviamente nel senso di estetica del belcanto (il senso cioè che può avere parlando dell'arco che da Rossini va a Donizetti), ma per sottolineare due aspetti:
1) l'uso del canto quale veicolo assolutamente privilegiato per veicolare la drammaturgia in atto. Non a caso, a differenza di Rigoletto e Traviata nell'opera manca un vero e proprio preludio che introduca l'azione, sostituito da quella sorta di mirabile Ouverture cantata che è, in effetti, il racconto di Ferrando. La strumentazione del Trovatore per suggestiva ed efficace che sia è anzitutto sostegno della linea vocale.
2) la presenza (più ingombrante persino rispetto a Traviata in cui pure fanno capolino) di stilemi di ascendenza vocalistica (cavatina d'ingresso, colorature, trilli) sia pure decontestualizzati e "piegati" ad esprimere un'estetica diversa (diametralmente opposta) da quella in cui erano sorti. Mi spiego: l'armamentario e le forme connaturate al mondo "astratto" e "ideale" dell'opera seria rossiniana divengono, dimostrando straordinaria funzionalità, i mezzi mediante i quali si invera il dramma di Leonora, Azucena, Manrico e Luna. Oserei dire che a questi stilemi Verdi affida il compito di rendere plausibili (in senso teatrale) le tensioni e le ossessioni del dramma. E mi limito a citare l'uso del trillo per evocare la fiamma in Stride la vampa e nella stessa pira.
Fatta questa verbosa premessa, ritengo che il Trovatore concertato da Muti sia manchevole principalmente sotto l'aspetto vocale. Anzitutto per la limitata capacità di fraseggio di alcuni degli interpreti (Licitra) o per la scarsa padronanza degli stilemi di cui sopra dimostrata da altri (Frittoli, Nucci).
Insomma, come altri ascoltatori, ho notato una grave scollatura tra le intenzioni del concertatore e l'adeguatezza tecnica del cast ad esprimerle. Pur essendo un ammiratore del maestro Muti, ritengo che proprio il carattere belcantistico della partitura avrebbe consigliato un approccio più "donizettiano" al testo: quindi sì alle puntature antiche (il do della pira), come pure alle riprese variate delle cabalette. E forse tempi meno precipitosi avrebbero giovato agli interpreti.
In definitiva trovo più di mio gusto, ma anche più unitario nella concezione, il Trovatore di Bonynge.

ps: il Manrico dei miei sogni proibiti sarebbe stato il Merritt dei tempi d'oro.
Ultima modifica di Rodrigo il mer 11 nov 2009, 19:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: Trovatore di Riccardo Muti

Messaggioda Alberich » mer 11 nov 2009, 16:36

Maugham ha scritto:
Alberich ha scritto:Amazon è un sito da conoscere, funziona meravigliosamente bene, anche ebay ha i suoi pregi. A differenza del Trovatore di Muti che funziona malissimo e non ha pregi. :mrgreen:


Non sono d'accordo.
Trovo il Trovatore (allitterazione wagneriana) di Muti notevole; dirò di più una delle poche cose che riascolto del suo ultimo periodo.
Perchè non ti convince?
Ciao
WSM

Io lo vidi dal vivo e basta, la registrazione non la posseggo. Ricordo una serata di grande noia e affossata da un Licitra in versione trombone, ma non posso scendere nei particolari, perhcè la mia memoria è debole.
Ciao!
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Re: Trovatore di Riccardo Muti

Messaggioda Nicola Biondo » ven 13 nov 2009, 2:26

Senza saperlo, solo per chieder un consiglio ho quasi sollevato un vespaio. Questa sera ho riascoltato il Trovatore di Mehta del 1970 con Price, Domingo e Cossotto riprovando forti emozioni.
Per l'appunto "Stradivarius" vuole una decina di giorni per ordinare anzi "ricuperare" il bistrattato Trovatore del cigno di Molfetta, sempre che ci riesca. Poco male ascolterò nel frattempo altre opere.
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Re: Trovatore di Riccardo Muti

Messaggioda Alberich » ven 13 nov 2009, 11:53

Scavando nella mia memoria mentre aggiustavo il forno effettivamene devo dire che forse ricordo la direzione di Muti come la sua migliore direzione verdiana. Mah, mi avete fatto venir la curiosità di sentire questa registrazione.... :D
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Re: Trovatore di Riccardo Muti

Messaggioda Tucidide » ven 13 nov 2009, 12:39

Alberich ha scritto:Scavando nella mia memoria mentre aggiustavo il forno effettivamene devo dire che forse ricordo la direzione di Muti come la sua migliore direzione verdiana.

:shock: :shock: :shock:
E il Nabucco con la Scotto? E l'Aida con la Caballé? E i Vespri di Firenze?

Nicola Biondo ha scritto:Senza saperlo, solo per chieder un consiglio ho quasi sollevato un vespaio.

Segno che comunque, checché se ne dica, Muti è una forte personalità, da cui ci si attende sempre qualcosa di importante, di speciale.
Un po' come Mourinho, si parva licet... :lol:
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Re: Trovatore di Riccardo Muti

Messaggioda Alberich » ven 13 nov 2009, 14:17

Tucidide ha scritto:
Alberich ha scritto:Scavando nella mia memoria mentre aggiustavo il forno effettivamene devo dire che forse ricordo la direzione di Muti come la sua migliore direzione verdiana.

:shock: :shock: :shock:
E il Nabucco con la Scotto? E l'Aida con la Caballé? E i Vespri di Firenze?

Parlavo dal vivo, comunque quel Nabucco mi piace nulla, gli altri due non li conosco. :cry:
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Re: Trovatore di Riccardo Muti

Messaggioda Nicola Biondo » dom 15 nov 2009, 1:18

A proposito del do di petto e dell'esecuzione di Riccardo Muti ho trovato molto interessante questa disamina di Marco Beghelli, insigne musicologo. Ecco il link http://www.saggiatoremusicale.it/rivist ... 2001_2.pdf
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