da MatMarazzi » sab 24 ott 2009, 16:07
Caro Pietro, cari amici di Operadisc,
Vi rispondo, a tutti, con tanta gratitudine e serenità.
E' vero che la scomparsa di una persona che ci è tanto vicina e che tanto riempie di sè la nostra vita è un'esperienza molto difficile, che tutti, prima o poi, dobbiamo conoscere o abbiamo conosciuto.
Però, da incorreggibile relativista, io credo che contenga anche alcuni aspetti di grande bellezza e importanza.
Ad esempio la gioia di trasferire un'infinità di esperienze vissute caoticamente, senza dar loro importanza, accumulate nel quotidiano e affastellate nella memoria, a un piano più alto, bello, definitivo, come quello del Ricordo.
...come l'episodio di quella cena a Tresigallo che Pietro ha riferito.
O, ad esempio, la consapevolezza che un simile strappo rispetto a ciò che è stata la tua vita fino ad oggi è pur sempre una crescita del tuo bagaglio, una ridefinizione di proporzioni e prospettive di cui senti che avevi bisogno, un'articolazione dura ma necessaria della tua esistenza; e così il brivido di chiudere un capitolo, un bel capitolo, di cui sei fiero, si accoppia alla soddifsazione di aprirne un altro con spirito più forte e più maturo.
Ma soprattutto senza queste esperienze di dolore non si avrebbe la percezione di ciò che davvero l'amicizia rappresenta per noi: la silenziosa, discreta presenza di chi nei momenti chiave della nostra vita è lì, dietro di noi, a fare il tifo.
Non so come ringraziarvi delle vostre parole, dei vostri post, dei vostri messaggi privati, delle vostre telefonate, dei vostri sms, del vostro preziosissimo esserci.
Matteo