Madama Butterfly (Puccini)

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Re: Butterfly Gheorghiu-Pappano

Messaggioda pbagnoli » mar 07 apr 2009, 17:21

Luca è sempre bravissimo in queste cose :D

La domanda che io pongo più o meno provocatoriamente è: c'era bisogno di una nuova registrazione di Butterfly? Così, poi?
Per me, no.
Qui si potrebbe aprire un lungo discorso sulle registrazioni discografiche: servono, non servono, ne facciamo ancora, facciamo solo DVD di spettacoli rilevanti, registriamo solo ruoli storici di cantanti storici, ecc.
Per dire: registrare il "Tristan" di Domingo ha un senso e una logica. Ma registrare la Butterfly di Angela Gheorghiu ha un senso?
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Re: Butterfly Gheorghiu-Pappano

Messaggioda Tucidide » mar 07 apr 2009, 18:07

pbagnoli ha scritto:Qui si potrebbe aprire un lungo discorso sulle registrazioni discografiche: servono, non servono, ne facciamo ancora, facciamo solo DVD di spettacoli rilevanti, registriamo solo ruoli storici di cantanti storici, ecc.
Per dire: registrare il "Tristan" di Domingo ha un senso e una logica. Ma registrare la Butterfly di Angela Gheorghiu ha un senso?

E' un discorso complesso: l'indubbio ridursi di incisioni discografiche in studio negli ultimi dieci anni è coinciso con l'aumento esponenziale di DVD, e non solo di spettacoli rilevanti.
Io credo che questo sia un bene, poiché il DVD (che tempo fa definii un "ibrido", ma che mi piace comunque moltissimo) restituisce almeno una parte della teatralità dello spettacolo operistico. Devo dire che, se d'ora in poi si incidesse sempre meno e si registrassero sempre più DVD, sarei contento, anche perché l'attuale situazione dà maggior risalto alla regia, all'allestimento, al gioco scenico, alle sinergie che si vengono a creare durante la realizzazione dello spettacolo teatrale.
Da questo punto di vista, capisco poco un caso come la nuova incisione DGG dei Capuleti, che pure non ho ascoltato: perché non fare il DVD dell'allestimento londinese invece che un'incisione solo audio? Per bella che possa essere, sarebbe sicuramente stato preferibile vedere le due dive in scena. Ci credete se vi dico che è una vita che non ascolto l'incisione DECCA della Rusalka con la Fleming? Da quando è uscito il DVD dello spettacolo parigino, guardo solo quello. :D :mrgreen:
D'altro canto, però, il disco sarà sempre utile per far "incontrare" artisti che dal vivo non hanno quest'occasione, oppure per consentire ad un artista di lasciare testimonianza di un ruolo che non se la sente di portare sul palcoscenico. Il caso del Tristan und Isolde Domingo-Stemme-Pappano è emblematico di entrambi questi aspetti. Per restare in campo M.B., le due incisioni della Freni sono paradigmatiche di questa importanza.
Su questa Butterfly, che se tanto mi dà tanto è simile alla Sonnambula Bartoli Florez nella sua inutilità, va comunque detto che i presupposti di partenza non sono molto diversi: una cantante che non ha mai cantato Butterfly dal vivo, e forse mai lo farà, che incide questo ruolo convinta di poter dire qualcosa di interessante, così come un tenore anziano che non canterà mai Tristano dal vivo decide di inciderlo: sono i risultati, a quanto pare (non conosco la nuova M.B.), ad essere diversi... :roll:
A questo proposito dovrebbe essere il direttore artistico della EMI a prevedere se il prodotto potrà essere rilevante: ma se guarda al lato economico, credo che il ritorno non gli mancherà.
Certo, in un momento come questo, dove il DVD sta prendendo piede, operazioni come questa appaiono sempre meno convincenti. Oggigiorno, per incidere un'opera in studio bisognerebbe davvero dire qualcosa di nuovo.
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Re: Butterfly Gheorghiu-Pappano

Messaggioda pbagnoli » mar 07 apr 2009, 18:17

Tucidide ha scritto: A questo proposito dovrebbe essere il direttore artistico della EMI a prevedere se il prodotto potrà essere rilevante: ma se guarda al lato economico, credo che il ritorno non gli mancherà.
Certo, in un momento come questo, dove il DVD sta prendendo piede, operazioni come questa appaiono sempre meno convincenti. Oggigiorno, per incidere un'opera in studio bisognerebbe davvero dire qualcosa di nuovo.

Mah.
Se stiamo alla classifica del Times, la Gheorghiu - che è seconda dietro alla Netrebko - dovrebbe potenzialmente assicurare vendite di tutto rispetto di un prodotto così assemblato. Bisognerebbe vedre se sarà effettivamente così.
Io penso che Domingo venda sempre e comunque, per cui anche commercialmente ha un senso fargli incidere Tristano; ma la Gheorghiu non è Domingo e temo che, nonostante tutto il battage pubblicitario su Internet, questo disco non avrà risposte pari alle attese. Vedremo...
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Re: Butterfly Gheorghiu-Pappano

Messaggioda Luca » mar 07 apr 2009, 19:34

una cantante che non ha mai cantato Butterfly dal vivo, e forse mai lo farà, che incide questo ruolo convinta di poter dire qualcosa di interessante, così come un tenore anziano che non canterà mai Tristano dal vivo decide di inciderlo: sono i risultati, a quanto pare (non conosco la nuova M.B.), ad essere diversi...
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E' molto giusto quanto afferma Tucidide che ha anzi almeno 2 precedenti 'al femminile': l'edizione di Carmen con la Callas (cantante che non ha interpretato scenicamente il personaggio, limitandosi solo alle arie in forma di concerto) e analogamente la Turandot della Sutherland. Davvero i risultati, possono piacere o meno le 2 cantanti citate, si sono imposti, anzi, nel secondo caso, hanno segnato un nuovo approccio che poi ha avuto una sorta di degenerazione (con le prove della Caballé e Ricciarelli).
E aggiungo un ulteriore commento-interrogativo alla Butterfly, perché di essa si parla: ma la Georghiu cosa dice ??

Saluti, Luca.
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Re: Butterfly Gheorghiu-Pappano

Messaggioda stecca » mer 08 apr 2009, 11:42

Luca ha scritto: e analogamente la Turandot della Sutherland. Davvero i risultati, possono piacere o meno le 2 cantanti citate, si sono imposti, anzi, nel secondo caso, hanno segnato un nuovo approccio che poi ha avuto una sorta di degenerazione (con le prove della Caballé e Ricciarelli).

Saluti, Luca.



Sutherland strepitosa in quella edizione di Metha, ma....degenerazione la Caballé ???
Pensa che io trovo il video parigino diretto da Ozawa del 1981 semplicemente spettacolare (per quanto riguarda LEI ovvio), de gustibus proprio Luca.....de gustibus
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Re: Butterfly Gheorghiu-Pappano

Messaggioda Luca » mer 08 apr 2009, 15:31

de gustibus proprio Luca.....de gustibus
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L'hai detto caro Sticca. Conosco quel video perché ce l'ho anche io, però a me la Caballé come Turandot non ha mai entusiasmato (liricheggiante, sì, ma senza i bagliori misteriosi ed il registro acuto sutherlandiano): come Liù è sensazionale tanto nell'edizione Sutherland quanto nel 'live' con la Nilsson. Turandot è sempre un soprano a tinte forti e consistenti rispetto a Liù: entrambe rappresentano l'universo femminile di Puccini dove eroismo e vittimismo si coniugano restando pur nella loro diversità timbriche. In un'intervista pubblicata anni orsono su Musica la Freni disse una frase che non mi pare senza significato: "non si può cantare Turandot col timbro di Liù". Inoltre c'è da osservare - e questo è un dato dal quale non si può prescindere - che la Caballé spesso e volentieri ha sforacchiato in personaggi che, con la sua preziosa vocalità (sempre però, a mio avviso, monumento di sé stessa), c'entravano molto poco. Oltre a Turandot ci metterei Gioconda, Santuzza, Silvana della Fiamma e Medea.
Ma se a te piace come Turandot riprendo la tua espressione "de gustibus".

Saluti.
Luca.
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Re: Butterfly Gheorghiu-Pappano

Messaggioda Tucidide » mer 08 apr 2009, 18:50

Luca ha scritto:Turandot è sempre un soprano a tinte forti e consistenti rispetto a Liù: entrambe rappresentano l'universo femminile di Puccini dove eroismo e vittimismo si coniugano restando pur nella loro diversità timbriche. In un'intervista pubblicata anni orsono su Musica la Freni disse una frase che non mi pare senza significato: "non si può cantare Turandot col timbro di Liù".

Non sono totalmente d'accordo: intanto, qual è un timbro da Liù? O una da Turandot? La Freni è una bellissima Liù, come la Caballé: eppure, sono diversissime, timbricamente parlando.
Nilsson e Borkh: grandi Turandot, ma di timbro e mezzi vocali diversi, ad onta della comunanza di diversi ruoli. Se poi ci mettiamo come terza la Sutherland... è una specie di "terzo polo".
Io non disdegno una Liù energica: non dimentichiamo che accetta di morire fra le torture per salvare l'uomo che ama, e che non se la fila per niente. Se non è energia e forza quella...
Ugualmente, non mi dispiace una Turandot viceversa fragile psicologicamente, non troppo monumentale, ma che riveli sotto l'algidità una scorza umana e spaesata. Io Turandot me la immagino come la Marnie di Hitchcock. La Nillson è quanto di più lontano da questa visione: ne riconosco grandezza, bravura, coerenza ed importanza storica, ma preferisco Turandot più umane e "disturbate".
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Re: Butterfly Gheorghiu-Pappano

Messaggioda Luca » gio 09 apr 2009, 15:53

Ugualmente, non mi dispiace una Turandot viceversa fragile psicologicamente, non troppo monumentale, ma che riveli sotto l'algidità una scorza umana e spaesata.
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Sono d'accordo Tucidide e credo che tale raffigurazione sia stata la vera autentica innovazione della Sutherland (edizione DECCA Mehta che presenta nella Caballé un ottimo contraltare) che ci ha dato proprio per il suo timbro e per la sua malinconia una Turandot all'insegna della fragilità e dell'aspetto contraddittorio senza però per questo rinunciare alle esigenze puramente vocali della parte che non sono certo facili ! La Sutherland riconduce la sua principessa cinese a una tipologia di donna sulla quale ha costruito la sua Norma, altro grande personaggio della sua carriera, diametralmento opposto alla Callas, ma affascinante perché mostra da un lato la sacerdotessa pubblica e dall'altro una femminilità malinconicamente ferita. La Caballé, conveniamone, non è a quel livello: è molto morbida, pacioccona e non ha quel registro acuto e quell'aura di misteriosità che si vorrebbero per la parte. Si impegnerà forse, ma - a mio avviso - resta un esperimento 'di riporto'. Inoltre se si pensa ad una Turandot 'spaesata e fragile psicologicamente' la sempre presente Callas (ed. EMI del '57) con i suoi fraseggi nervosi può ancora dirci qualcosa.

Salutoni, Luca.

P.S.: Il discorso è interessante, almeno per me, ma stiamo andando fuori tema. Credo ci sia un thread su quest'opera.
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Re: Butterfly Gheorghiu-Pappano

Messaggioda stecca » gio 09 apr 2009, 17:49

Luca ha scritto: La Caballé, conveniamone, non è a quel livello: è molto morbida, pacioccona e non ha quel registro acuto e quell'aura di misteriosità che si vorrebbero per la parte. Si impegnerà forse, ma - a mio avviso - resta un esperimento 'di riporto'.



ma io non ne convengo per niente guarda, mi spiace....
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Re: Butterfly Gheorghiu-Pappano

Messaggioda pbagnoli » gio 09 apr 2009, 19:04

stecca ha scritto:
Luca ha scritto: La Caballé, conveniamone, non è a quel livello: è molto morbida, pacioccona e non ha quel registro acuto e quell'aura di misteriosità che si vorrebbero per la parte. Si impegnerà forse, ma - a mio avviso - resta un esperimento 'di riporto'.



ma io non ne convengo per niente guarda, mi spiace....

Perché no, Stecca?
Voglio dire: sappiamo tutti della tua grande passione per la Caba, ma Luca espone tutta una serie di problematiche che, forse, richiederebbero un commento un po' più esteso, non credi?
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Re: Butterfly Gheorghiu-Pappano

Messaggioda Luca » gio 09 apr 2009, 20:45

Grazie, Pietro. Tra l'altro le ragioni che ho esposto non sono solo mie, ma autorevoli critici hanno osservato che la Caballé - non tenendo conto dei limiti della sua organizzazione vocale, limiti che ne hanno fatto la grandezza per cert'altro repertorio - in certi ruoli tentati (troppo forti per lei) ha mostrato la corda oppure, a volte, non è stata per nulla persuasiva. Questo è un dato oggettivo che se ha investito anche altre cantanti (la Sutherland - che io adoro - ha tentato purtroppo Adriana e Angelica, per es. :? ), nel 'caso Caballé' ha assunto dimensioni più facilmente avvertibili data la popolarità più evidente che ha circondato questa cantante.
Proprio su questa popolarità occorrerebbe interrogarsi e sul perché tanti dati oggettivi, provenienti da certe prove discografiche registrate, si tendono un pò a passare sotto silenzio, mentre invece offrirebbero un giudizio più equilibrato anche sui propri beniamini.

Saluti, Luca.
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda Raffaele » sab 10 ott 2009, 23:58

Ciao a tutti...arieccomi con un altra questione(dopo avervi rotto con la Tosca della Jurinac e Hotter)...stavolta si tratta di Madama Butterfly...e sono di nuovo in crisi... dopo aver sentito e letto di questa Madama Butterfly con la Jurinac(di nuovo) , Lorenzi e Paskalis, direttore Klobucar( Wien,1961) ho deciso di acquistarla...ma mi pare che sia cantata(a parte la protagonista) molto male(un mare di errori,dimenticanze, voci e orchestra che vanno ognuno per conto suo...)...certo dopo aver sentito la rivoluzionaria Butterfly di karajan e Callas e le varie intensissime della Scotto e dato per scontato che proprio non mi interessano(pur riconoscendone l'unicità e la magnificenza della voce)quelle della Tebaldi e simili( quelle per intenderci alla Nilla Pizzi col Kimono e i fiorellini in testa)...questa pure mi torna un pò strana...ma se qualcuno può darmi una mano a capire...purtroppo non ho trovato granchè di critiche e recensioni...a parte i soliti commentini idioti che dicono sempre la stessa cosa: "qui non troverete la solita bambolina ma una donna..."...insomma se qualcuno può aiutarmi a capire qualcosa di più su questa edizione mi farebbe un grande regalo...grazie...
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda pbagnoli » dom 11 ott 2009, 12:30

Io ce l'ho e la conosco molto bene.
Non so che dirti: io adoro la Jurinac e per me è una Butterfly colossale, fra le migliorissime (si può dire?) di tutta la discografia.
E' un po' che non l'ascolto quindi non ho memoria di tutti gli errori che dici, ma ci credo sulla parola, ci mancherebbe.
Quello che mi aveva entusiasmato, lì come altrove, era l'accento perfetto, giusto. Nel primo atto ovviamente mancano le dinamiche della bambina alle prese con un gioco più grande di lei, ma non ci riesce nessuna ovviamente; in compenso esibisce un tono sospeso fra l'attonito e il sorridente che è una meraviglia.
La voce è stupenda e a partire da "Un bel dì vedremo" esibisce una varietà di colori incredibile.
Non so, a me sembra perfetta : Yahooo :
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda VGobbi » dom 11 ott 2009, 19:28

Ma e' cantata in tedesco?

Una domanda, che e' quasi una provocazione : nemmeno la Toti dal Monte riece a rendere bambina la Butterfly, per lo meno al primo atto?
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda pbagnoli » dom 11 ott 2009, 20:39

No, è cantata in italiano.
Quanto alla Toti: il tono ci sarebbe, le intenzioni sono quelle della vecchia babbiona che gioca a fare la fanciullina in fiore.
Ripeto: è un personaggio quasi impossibile da rendere
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