da vocegiusta » mer 23 set 2009, 12:41
Io non ci andrò.
Ho letto già tutto quello che mi occorreva sapere in un loco che qui nominar non oso perchè altrimenti mi bannate subito.
Ma una cosa vbe la dico lo stesso: è ora di finirla con questi baroccari del piffero (strumento che nella loro personalissima visione del modo di far musica sostituisce il flauto). Le orchestre sono stimbrate, sembrano dei carillon nemmeno tanto intonati e SONO TUTTE UGUALI. Che sia Pickett, Harnoncourt, Rousset, Marcon, Minkovski o Spinosi poco cambia: sempre la stessa melassa, sempre gli stessi suoni fissi, aspri, duri come un gesso rotto sulla lavagna. Ma queste cose non piacciopno a nessuno, però bisogna dirne bene perchè fa fine.
E i cantanti? Ci sono sempre dentro almeno tre o quattro controtenori, voice che a me fa schifo e ribrezzo, e due sopranini cucù quaqua in ruoli che sono stati pensati per voci di ben altro spessore perchè, non so se l'avete capito, anche nel Sei-Settecento amavano le voci belle e non questi fischietti asmatici che si sentono adesso.
Queste opere sono state pensate per belle voci, come la Flagstad, la Cossotto, Pavarotti o Beegonzi: voci italiane (anche la Flagstad la si può tranquillamente considerare una voce italiana) che hanno fatto la storia del canto.
Cantate sempre all'italiana, secondo i dettami del Garcia, e non sbaglierete mai!
Libertà è partecipazione (G. Gaber)