Roberto Alagna

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Messaggioda MatMarazzi » ven 06 apr 2007, 20:34

pbagnoli ha scritto:(ndr: difficile giudicare il Radames di Alagna dalle recite milanesi): in Italia, alla Scala, con un direttore ipertradizionalista e ipertrofico come Chailly e in una produzione di Zeffirelli probabilmente le pulsioni erano tali da indurlo a non sapere che posizione prendere.


Peggio: a quel punto Rototo (come già a Orange, ma lì c'era l'attenuante di uno spazio sconfinato) aveva già deciso come reagire: ossia nel modo sbagliato.
Non dimentichiamoci che è un tenore, poverino! Non possiamo aspettarci strappate geniali e rivelazioni abbaglianti.

Di fronte a un pubblico che lo (pre)giudica "troppo piccolo", come può reagire il nostro simpatico artista se non dimostrare (scioccamente) che "non è vero!"
Eccolo quindi ad alzarsi in punta di piedi per sembrare più altro, gonfiare i muscoletti, assumere pose da gallo cedrone, pestare i piedi e intubare la voce, ringhiare il grave, sparare gli acuti (spezzandoli), il tutto per fingere di avere una voce che non ha!
Ed è esattamente questo che è successo alla Scala! Un semplice disastro.
E ciò che più mi irrita è che tutti (tranne evidentemente Lissner) avrebbero potuto prevederlo ed evitarlo!

Chiamare Alagna in Radames per un 7 dicembre alla Scala è una sciocchezza e questo nonostante Alagna sia (in effetti) il maggior Radames del nostro tempo.
Lo sapeva anche Muti, che infatti avrebbe potuto fare Aida con lui ma non ho osato (Muti è un conoscitore dell'opera e del pubblico italiano, ammettiamolo: le ingenuità patetiche dell'ultima inaugurazione non le avrebbe commesse).

Ma poi mi domando e dico... se Lissener voleva a tutti i costi partire con un'opera ottocentesca, tanto per dimostrar qualcosa, col direttore ipertrofico e il regista tradizionalista (e Alagna nel cast) perché invece dell'Aida non ha prodotto (che so io) l'Africaine di Meyerbeer.
Sarebbe anche stato più facile venderla sotto forma di CD e DVD considerato che è un'opera poco distribuita (mentre di Aide ne abbiamo a ribocco).
Pensateci...
Zeffirelli sarebbe stato molto più interessante nel Grand-Opéra.
Chailly pure.
E Rototo, in un repertorio universalmente considerato suo (e soprattutto che i soloni del loggione non conoscono) avrebbe cantato stupendamente... in pieno relax.
Anche la Urmana sarebbe stata più a suo agio in Selika che non in Aida(anche se io avrei preferito sentire in questo ruolo una Karita Mattila) :)

Salutoni,
Matteo
Ultima modifica di MatMarazzi il dom 14 ott 2007, 18:00, modificato 1 volta in totale.
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