Opera Disc

Altro lutto nel mondo tenorile...
Però questa volta il grande che ci ha lasciato aveva 108 anni (compiuti da poco, è vero)... Quindi il distacco è meno impressionante!

Per chi non lo conoscesse il tenore svizzero Cuénod passa per essere stato un "comprimario di lusso". In realtà non è così.
La voce delicatissima, angelica, facile al sussurro e alla più intima sensibilità, lo teneva giustamente distante dai grandi personaggi eroici dell'Opera, di cui non aveva il temperamento ma nemmeno il compiacimento.
Era un poeta neoterico.
Per decenni e decenni fu grande protagnista della sala da concerto: il suo repertorio spaziava dai canti trobadorici ai lieder di Webern.
Nell'opera si limitò a miriadi di piccole parti nelle quali era però accolto in tutto il mondo come un vero protagonista.

Sentite come cantava, negli anni '50, Cipriano de Rore.


E sentite questa SCONVOLGENTE esecuzione di "Zefiro Torna" di Monteverdi, annata 1937!
Insieme a lui canta Paul Derenne; dirige Nadia Boulanger e al pianoforte (scusate eh...?) Dinu Lipatti!

Chi ci crederebbe che negli stessi anni Gigli cantava "Mamma"?

Ecco Cuénod in duetto con Tito Gobbi nella prima scena del Wozzeck (ovviamente in Italiano).


Salutoni,
Matteo

Non sapevo delle esibizioni di Cuénod nei canti trobadorici. Devo riconoscere che anch'io, come molti, lo conoscevo quasi esclusivamente per le sue tante parti minori, che da lui ricevevano grande lustro. Penso ad esempio al suo Basilio delle Nozze mozartiane, raramente reso con tanto sottile acume.

MatMarazzi ha scritto:E sentite questa SCONVOLGENTE esecuzione di "Zefiro Torna" di Monteverdi, annata 1937!
Insieme a lui canta Paul Derenne; dirige Nadia Boulanger e al pianoforte (scusate eh...?) Dinu Lipatti!
Chi ci crederebbe che negli stessi anni Gigli cantava "Mamma"?

Bellissimo!
Però, uff... La solita stilettata contro Gigli! Gigli che per altro cantava non solo "Mamma", ma anche arie di Caccini, se è per questo.
Se vuoi essere davvero fendente e colpire nel segno, di' piuttosto che negli anni '30 i tentativi italiani di cantare Monteverdi lo sfiguravano in un modo tale che solo un esperto di identikit dell'FBI avrebbe potuto riconoscerlo. Hai presente la prima incisione dell'Orfeo, quella con la Nicolai come Messaggera? Ecco...
Invece, questa BELLISSIMA esecuzione di "Zefiro, torna" è avanti di decenni rispetto al suo tempo: c'è uno stile, una ricerca sonora ed espressiva straordinaria, tanto più se si pensa alla data d'incisione.
Non la conoscevo (tanto per cambiare! ); grazie!

Tucidide ha scritto:Se vuoi essere davvero fendente e colpire nel segno, di' piuttosto che negli anni '30 i tentativi italiani di cantare Monteverdi lo sfiguravano in un modo tale che solo un esperto di identikit dell'FBI avrebbe potuto riconoscerlo. Hai presente la prima incisione dell'Orfeo, quella con la Nicolai come Messaggera?

Giusto... ma sai... io non voglio essere "fendente" con gli italiani in genere! Voglio esserlo solo con Gigli!
Scherzo...

Invece, questa BELLISSIMA esecuzione di "Zefiro, torna" è avanti di decenni rispetto al suo tempo: c'è uno stile, una ricerca sonora ed espressiva straordinaria, tanto più se si pensa alla data d'incisione.
Non la conoscevo (tanto per cambiare! ); grazie!

Ah be' nemmeno io la conoscevo.
L'ho scoperta su Internet e sono trasecolato proprio quanto te.
Un'esecuzione incredibile...
Ma anche nel dottore del Wozzeck, finalmente senti un interprete che non indulge nel caricaturale (alla Zednick per intenderci).
Il Dottore e il Capitano sono personaggi terribilmente seri... Quando lo si capirà sarà sempre troppo tardi.

Salutoni,
Mat

Tucidide ha scritto:Però, uff... La solita stilettata contro Gigli! Gigli che per altro cantava non solo "Mamma", ma anche arie di Caccini, se è per questo.
Se vuoi essere davvero fendente e colpire nel segno, di' piuttosto che negli anni '30 i tentativi italiani di cantare Monteverdi lo sfiguravano in un modo tale che solo un esperto di identikit dell'FBI avrebbe potuto riconoscerlo. Hai presente la prima incisione dell'Orfeo, quella con la Nicolai come Messaggera? Ecco...

Hai centrato il punto secondo me! Fino a tempi recentissimi gli italiani alle prese con la musica "antesettecentesca" (e sono buono) si comportavano nella migliore delle ipotesi come se avessero davanti una partitura di Verdi (quando non la riconducevano a Mascagni, ovviamente). E il comico è che questo valeva anche per la resa delle composizioni sacre di Palestrina! Sul punto specifico, peraltro, secondo me ci sarebbe parecchio di dire anche perché - in certi ambienti almento - il malvezzo continua.... o se non continua viene rimpianto amaramenti!
E' pur vero che nessuno è perfetto per cui, in terra tedesca o inglese si eseguiva Monteverdi - ossia un autore in cui la resa del testo è decisiva - con una dizione raccapricciante.

Anch'io cerco di dare il mio contributo al ricordo di questo grandissimo.
Ascoltate questo INCREDIBILE My Lord what a morning.

WSM

Indimenticabile, a mio parere, nei Contes d´Hoffmann diretti da Bonynge (Andrès, Cochenille, Pitichinaccio, Frantz).
Ennesima dimostrazione che non esistono grandi o piccole parti, ma solo grandi o piccoli cantanti.

DM