Mario Lanza

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Mario Lanza

Messaggioda Manrico » dom 26 set 2010, 9:09

Apro questo nuovo 3D per dedicarlo a Mario Lanza, il tenore italoamericano che negli anni '50 godeva di una popolarità mondiale.
So che i Italia, oggi a 51 anni dalla sua morte, (7 ottobre 1959/2010 è praticamente ignorato, specialmente dai giovani che non sanno nemmeno chi fu.
Da ragazzo era il mio idolo e grazie a lui mi sono avvicinato al mondo della lirica, (come del resto è successo a molti tenori che poi sono diventati famosi), oggi, dopo una vita di ascolti e di frequentazioni nei teatri d'opera, Mario Lanza lirico mi interessa meno, ma è proprio questo che i puristi della lirica non capiscono, Mario Lanza è stato un fenomeno a parte, il meglio della sua vocalità NON risiede nella lirica, ma nelle romanze antiche e nelle musiche americane, dove dava il massimo della sua innata musicalità.
Mentre in Italia, come accennavo, è completamente dimenticato, nei paesi di lingua anglosassone - probabilmente, proprio grazie al fatto che incise centinaia di brani in quella lingua - è ancora, se non all'apice del successo, ricordato costantemente, non solo in Internet, dove ci sono molti siti e migliaia di pagine a suo nome, ma anche nelle manifestazioni annuali, nei concorsi a suo nome (alcuni anche in Italia), e nei documentari esteri che periodicamente registrano grandi ascolti.
Recentemente la BBC gli ha dedicato un nuovo documentario con interviste ecc.
Per iniziare questo percorso su questo singolare personaggio, inizio dalla sua fine che avvenne nel 1959 a Roma, qui di seguito uno spezzone del documentario BBC che descrive questo finale, è in lingua inglese, ovviamente, ma si sente anche una intervista in lingua italiana del direttore della clinica dove morì Lanza, si vede anche la stanza dove passò gli ultimi giorni e il letto di morte.



Nei prossimi giorni inserirò brani dal suo repertorio, iniziando dalla sua maturità per poi risalire ai primi anni dei suoi successi internazionali, Lanza infatti, in vita, aveva accumulato 12 dischi d'oro, quando per avere un disco d'oro era necessario venderne un milione di copie.

Su Opera Disc credo ci stia bene, considerato che Lanza fu anche grandissimo proprio per il successo, oltre che per i suoi film, anche e principalmente per la sua discografia.
Chi vorrà seguirmi in questo percorso, senza pregiudizi, forse capirà il perché ebbe tanto successo tanto da non essere dimenticato dope oltre mezzo secolo.
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Re: Mario Lanza

Messaggioda pbagnoli » dom 26 set 2010, 9:33

Da parte mia nessun pregiudizio, figurati.
Mi chiedo solo - e chiedo anche ai miei soci - se non sia meglio trasferire questo thread alla voce "tenori", perché in effetti questo è stato il buon Freddy Cocozza.
Che dite?
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Re: Mario Lanza

Messaggioda Tucidide » dom 26 set 2010, 9:52

pbagnoli ha scritto:Mi chiedo solo - e chiedo anche ai miei soci - se non sia meglio trasferire questo thread alla voce "tenori", perché in effetti questo è stato il buon Freddy Cocozza.
Che dite?

Conosco poco, purtroppo, Mario Lanza, ma sono d'accordo. Altroché se era un tenore! :D La voce mi è sempre sembrata eccellente, da vero tenore, non certo paragonabile a quella di un cantante di musica leggera come ad esempio Bocelli.
Una cosa che non mi piace molto di lui è la dizione, che mi pare che renda un po' rigida la linea vocale. Chiederei in proposito un parere, e volentieri anche una smentita, all'esperto Manrico.
Buona domenica! : Chessygrin :
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Re: Mario Lanza

Messaggioda Manrico » dom 26 set 2010, 10:44

Non ho postato su "tenori" per non suscitare reazioni scomposte da parte di qualche purista, certamente Lanza era un tenore, e che tenore...chi mi seguirà in questo percorso se ne renderà conto.

Quindi, caro Pietro, va benissimo se sposti il 3D su "Tenori" con la "T" maiuscola. :mrgreen:

Per Trucide: Lanza aveva solo due difetti nelle romanze liriche, il primo erano le doppie consonanti tipiche egli anglosassoni, ma la colpa non era sua, fu dei "maestri" (purtroppo molto scarsi che ebbe), che non gli tolsero questo difetto; Il secondo era, appunto, lo scarso studio del repertorio operistico, cantava i pezzi d'opera d'istinto, se avesse perfezionato lo studio si sarebbe mangiato praticamente tutti i tenori della sua epoca, perché, tra l'altro aveva anche mezze voci e filature naturalissime, così come era naturale la sua emissione vocale, quando cantava nella sua lingua, non eiste il "passaggio" la sua voce sale in modo naturale, non fa mai sentire lo scalino tra il "fa" e il "fa#", inoltre in queste sue note di passaggio, ampie (mai slabbrate e sempre appoggiate sul fiato che aveva in abbondanza), poggiava poi il suo registro acuto mozzafiato, la sua cassa toracica, infatti, era di tutto rispetto.

Cominciamo con qualche esempio, una edizione rarissima che ho pubblicato io:



Qui, invece, in italiano, altro brano raro uscito dopo decenni dalla sua scomparsa, si noti la spontaneità dell'emissione:

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Re: Mario Lanza

Messaggioda Manrico » dom 26 set 2010, 11:02

Dimenticavo....avevo detto: "Cominciamo dalla fine", ecco tre brani registrati a luglio 1959 (tre mesi prima della scomparsa), la voce era diventata scura ma era rimasta sempre spontanea ed estesissima , Lanza in una seduta registro un intero album "le romanze favorite del suo idolo": Enrico Caruso, sentite che roba!!





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Re: Mario Lanza

Messaggioda Manrico » lun 27 set 2010, 8:35

Segnalo un articolo moooolto interessante scritto da Antonio Guida, premetto che non conosco Guida, sono capitato lì per caso cercando su Google, l'articolo, neanche tanto lungo, mette a fuoco in modo esatto la vocalità e il "personaggio" Mario Lanza, l'unico neo è la finta testiminianza che io ho definito, nel mio intervento a proposito: falsa, di un tizio circa la tenuta vocale di Lanza.

Come al SOLITO, ci sono individui che pur di affossare un artista, sparano cavolate colossali.

Il "Saggio" scritto da Guida, tolta la falsa testimonianza, è veramente degno di essere letto da chi non conosce Mario Lanza, perché ha centrato, in fine, cosa ha rappresentato la sua vocalità, lo trovate qui:


http://www.liricamente.it/showdocument. ... umento=433
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Re: Mario Lanza

Messaggioda Tucidide » lun 27 set 2010, 18:34

Interessanti i primi ascolti. Di certo il brano che m'è piaciuto di più è stato "All the things you are", anche per via della pronuncia. La canta in modo molto "confidenziale", nemmeno da tenore, ma quasi da crooner.
Delle romanze in italiano, se "Musica proibita" non mi entusiasma, è notevole quella che comincia con le parole "T'amo, fanciulla, tanto" (scusate l'ignoranza, ma che brano è? :oops: ), con un acuto finale esplosivo.
Manrico, dici bene. I modi vocali e anche interpretativi di Lanza non si adattavano molto bene all'opera; o meglio: sarebbe stato forse un ottimo tenore, ma avrebbe dovuto studiare ed impegnarsi per non sembrare un canzonettista.
Certo, la storia della sua vita così prematuramente interrotta è proprio triste. :cry:
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Re: Mario Lanza

Messaggioda Manrico » mar 28 set 2010, 7:42

Allora:
Mario Lanza era anche un Crooner, presentava e amava intrattenere il pubblico in vari modi, continuando in questo percorso si capirà meglio (approfondirò in seguito questo lato).

Chi ha letto quanto ha scritto Guida nel suo saggio, si sarà incuriosito per l'edizione di Granada cantata da Lanza.
Bene, molti NON sanno che Granada fu lanciata proprio da Mario Lanza, correva l'anno 1949 e a Lanza fu fatta ascoltare questa "canzone" partorita da Augustin Lara, un signore che non conoscendo la musica, (suonava ad orecchio), fece scrivere il brano che lui aveva in mente ad un musicista, Lanza lo fece trascrivere nella tessitura tremenda descritta da Guida (Re minore).
Il disco, un 78 giri dell'epoca, spopolò in tutto il mondo, lo stesso Lanza, dopo pochi anni, registrò nuovamente Granada per un suo film, ma la dovette abbassare di mezzo tono, la voce cominciava a scurirsi e la sua stessa performance non poteva essere ripetuta. E' appena il caso di segnalare che nessun tenore , dopo Lanza, è mai riuscito a cantare questo brano nella stessa tonalitò, tutti, dico TUTTI i più grandi tenori che si sono cimentati, e sono tanti (su Youtube potete fare i confronti), l'hanno abbassata da un minimo di mezzo tono fino ad anche un tono e mezzo, ascoltare per credere.
Ecco la versione di Lanza del 1949:


e quella del film:


Trucide: se ti ha impressionato il finale della canzone napoletana, si vede che non conoscci Lanza, ecco un paio di "sue" interpretazioni americane:





Poiché "adattava" alla sua straordinaria voce la tonalità delle romanze e canzoni, alzandole di tono, sempre nel 1949 su 78 giri fece alzare, nella seconda parte la celebre O sole mio, incredibile!! sentite he roba:


Ma cominciamo a sentirlo anche in una romanza lirica:
Aria del fiore: (La fleur)

alla prossima.....altre chicche.
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Re: Mario Lanza

Messaggioda Riccardo » mar 28 set 2010, 10:46

Manrico ha scritto:Il disco, un 78 giri dell'epoca, spopolò in tutto il mondo, lo stesso Lanza, dopo pochi anni, registrò nuovamente Granada per un suo film, ma la dovette abbassare di mezzo tono, la voce cominciava a scurirsi e la sua stessa performance non poteva essere ripetuta. E' appena il caso di segnalare che nessun tenore , dopo Lanza, è mai riuscito a cantare questo brano nella stessa tonalitò, tutti, dico TUTTI i più grandi tenori che si sono cimentati, e sono tanti (su Youtube potete fare i confronti), l'hanno abbassata da un minimo di mezzo tono fino ad anche un tono e mezzo, ascoltare per credere.

In realtà però, se controlli bene, è l'inverso. Quella del 78 giri finisce in Fa (con acuto al Do), mentre quella del film è più alta di un semitono, finisce in Fa diesis (con acuto al Do diesis). Interessante, a questo punto, se confermi che il film è successivo rispetto al disco...

Comunque trovo molto divertente vedere come ogni cantante abbia adattato questa canzone in base alle proprie comodità di tessitura. Si svelano molte ovvietà (vedi Domingo o Carreras 2010), ma anche altre che uno talvolta non direbbe (Florez :mrgreen: ).
Vi propongo praticamente la discesa cromatica di Granada. C'è addirittura una quarta di distanza tra Lanza del film e Carreras 2010 :D
Sentite come, al di là delle diverse voci, si cala in brillantezza con la discesa tonale.
E quanto le voci, le personalità e le tessiture siano a livello percettivo prospettive diverse della stessa cosa.

LANZA (film) - Fa diesis


GEDDA - Fa


FLOREZ - Mi


CARRERAS 1986 - Mib


DOMINGO - Re


CARRERAS 2010 - Reb


Chi preferite?
A me fa impazzire lo squillo quasi provocatorio di Gedda, il cui temperamento dovrebbe in teoria fare a pugni con il carattere di questa musica.
Sarebbe divertente montare insieme Lanza e Domingo oppure Gedda e Carreras 2010. Granada per terze! : Chef :

Salutoni,
Ric

P.S. Mi perdonerai, Manrico, questa piccola deviazione rispetto al tuo argomento prediletto! :wink:
Ich habe eine italienische Technik von meiner Mutter bekommen.
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Re: Mario Lanza

Messaggioda MatMarazzi » mar 28 set 2010, 13:01

Riccardo ha scritto:Sarebbe divertente montare insieme Lanza e Domingo oppure Gedda e Carreras 2010. Granada per terze!


Ehehehe... divertente! :)

Però alla fine, pure considerando l'ironia e la musicalità di Gedda, credo che Lanza sia veramente il più simpatico in questo brano.
---E non solo per la prodezza del do diesis.
A proposito della tonalità, io sono più propenso a credere che abbiano sbagliato il pitch in sede di montaggio: era un errore frequente al cinema; per quanto Lanza avesse un do diesis facilissimo, non vedo proprio la ragione di alterare un brano in fa che per giunta prevede già un bel do sopracuto.
Tornando a noi, mi pare che Lanza abbia qui una naturalezza energica che conquista, senza sbrodolamenti spagnoleggianti e eccessivi compiacimenti di fraseggio.

Salutoni,
Mat
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Re: Mario Lanza

Messaggioda Manrico » mar 28 set 2010, 13:34

Ha ragione Riccardo, non avevo controllato la tonalità dei brani che (altri) hanno postato su Youtube, infatti risulta il contrario di quello che è realmente, ritornerò su questo (Granada) dopo aver controllato la giusta tonalità nella mia collezione privata.

Altra cosa che molti non conoscono (oggi) di Mario Lanza: il suo talento innato per le opere.

Infatti Lanza aveva una voce nata per la lirica, nei primi anni '40 dopo aver vinto una borsa di studio che gli consentì di debuttare in un opera, aveva costituito con il baritono George London e il soprano Frances Yeend, il trio del belcanto, portando nei teatri e auditorium tra gli USA e il Canada circa 80 concerti .
Per il suo debutto nel ruolo di Pinkerton in Madama Butterfly a New Orleans nel 1947, dedicherò un intervento a parte.

I primi due artisti negli anni successivi divennero affermati professionisti nei teatri, tutti conoscono George London, il soprano, principalmente al Met, fu anche una delle tante Desdemone a fianco di Mario del Monaco
Di questi concerti (per fortuna) ci sono alcune vecchie testimonianze, queste sono quelle del 1947/49, La voce di lanza in quegli anni era quella tipica del tenore lirico puro, qualche anno dopo sviluppò appieno la sua vocalità e divenne lirico spinto, queste registrazioni dal vivo furono fatte nell'anfiteatro Hollywood Bowl (18.000 spettatori all'aperto) e negli anni '40 l'amplificazione era quasi inesistente:

La bohème: O soave fanciulla 1947 Hollywood Bowl:


La Traviata 1947 Hollywood Bowl duetto:


Rigoletto:
Rigoletto Live 1949 Hollywood Bowl: duetto:


Nello stesso periodo anche famose romanze con applausi interminabili, non appena le trovo le posto.
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Re: Mario Lanza

Messaggioda Manrico » mar 28 set 2010, 13:39

La foto con il: "Trio del belcanto":

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Re: Mario Lanza

Messaggioda Tucidide » mar 28 set 2010, 13:52

Gedda è vocalmente portentoso, si sente che si diverte e sa essere coinvolgente, ma in effetti lo trovo un po' estraneo al carattere del brano.
Lanza è sorprendente (è vero, Manrico, lo conosco assai poco: anche per questo sono contento di seguire questa discussione :D ): come dice Mat, è proprio simpatico.
Che dire? La Granada di Florez è un po' troppo "rossiniana" : Chessygrin : ma musicalmente mi piace moltissimo, specialmente la chiusa. Strano che abbassi, lui che si beve i do come bicchieri d'acqua. Forse, per l'occasione, ha ritenuto di non doversi impegnare troppo. :mrgreen:
Domingo e i due Carreras abbassano troppo. Fino alla tonalità di mi la canzone mantiene una certa brillantezza, ma dal mi bemolle si comincia a perdere smalto, colore, rutilanza. Carreras poi, anche nell'86 è esteriore e poco più.
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Re: Mario Lanza

Messaggioda Manrico » mar 28 set 2010, 13:59

Dopo il duetto dalla Bohème, indispensabile ascoltare la sua "gelida manina".

Anche questa registrazione è del 1949 che uscì su 78 giri, la critica all'unanimità designò questo disco come la migliore esecuzione dell'epoca della famosa romanza pucciniana, non ricordo ora a memoria i titoli dei giornali, ma non appena li trovo comunico.


Da sottolineare che Lanza cantava le arie e duetti delle opere sempre assolutamente in tono, eventuali discordanze dai brani su youtube sono dovute a riversamenti errati.
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Re: Mario Lanza

Messaggioda Teo » mar 28 set 2010, 16:50

Manrico ha scritto:Lanza lo fece trascrivere nella tessitura tremenda descritta da Guida (Re minore)......E' appena il caso di segnalare che nessun tenore , dopo Lanza, è mai riuscito a cantare questo brano nella stessa tonalitò, tutti, dico TUTTI i più grandi tenori che si sono cimentati, e sono tanti (su Youtube potete fare i confronti), l'hanno abbassata da un minimo di mezzo tono fino ad anche un tono e mezzo, ascoltare per credere.

Riccardo ha scritto:
Manrico ha scritto:Il disco, un 78 giri dell'epoca, spopolò in tutto il mondo, lo stesso Lanza, dopo pochi anni, registrò nuovamente Granada per un suo film, ma la dovette abbassare di mezzo tono, la voce cominciava a scurirsi e la sua stessa performance non poteva essere ripetuta. E' appena il caso di segnalare che nessun tenore , dopo Lanza, è mai riuscito a cantare questo brano nella stessa tonalitò, tutti, dico TUTTI i più grandi tenori che si sono cimentati, e sono tanti (su Youtube potete fare i confronti), l'hanno abbassata da un minimo di mezzo tono fino ad anche un tono e mezzo, ascoltare per credere.

In realtà però, se controlli bene, è l'inverso. Quella del 78 giri finisce in Fa (con acuto al Do), mentre quella del film è più alta di un semitono, finisce in Fa diesis (con acuto al Do diesis). Interessante, a questo punto, se confermi che il film è successivo rispetto al disco...


C'è qualcosa che non quadra.
Se la tonalità iniziale fosse quella di RE minore (per poi passare a FA maggiore) l'acuto finale di "de sangre" dovrebbe essere un DO e non un Do#
Inoltre, se così fosse, va detto che, anche se solo nella ripresa finale, il passaggio in tonalità di FA maggiore con appunto l'acuto sul DO lo fece pure Corelli.
Eccolo qui



Ciò non toglie che tra i vari proposti (e ci metto pure anche Corelli), scelgo anche io nettamente la versione di Mario Lanza; voce splendida, fresca, mediterranea, con quel giusto piglio andaluso che un brano di questo tipo "lo quiere".

Salutissimi.

Teo
l'idea è creatrice di vocalità...
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