da torsten brander » mar 09 ott 2007, 12:48
Ecco le mie esperienze pavarottiane nella Finlandia lontana. Dopo sei anni di fervido ascolto dei tenori tipo Gigli, Caruso, Di Stefano, Corelli, Björling ecc., in luglio 1969 la radio finlandese ha trasmesso le registrazione completa dell'Amico Fritz con Mirella Freni e a me sconosciuto Luciano Pavarotti. La voce di Pavarotti mi sembrava molto strano e non piacevole paragonato alla lista dei tenori menzionato sopra. Sono passati 4 anni e trovai il disco "King of high C's" e mi ricordavo il nome Pavarotti. A me una cosa incredibile se di questo tenore volevano fare il tenore dirigente dell'epoca! Ma poco a poco cominciai ascoltare, mi sono piaciuto di più così che aquistai 7-8 dei suoi dischi. Domingo e Carreras erano però più preferite da me. Così siamo arrivati agli anni Ottanta. In settembre 1988 è arrivato Pavarotti a Helsinki in occasione della presentazione del suo libro. Nella libreria 1000 personi presenti tra cui sottoscritto. Ho ricevuto la firma al libro e parlato con lui alcuni paroli. Poi il "grande" concerto al Palazzo del Ghiazzo con 9500 spettatori, con amplificazione, con altoparlanti. Una grande delusione per me priva alcun emozione. Il tenore stava li a 100 metri e gli altoparlanti là. Nello stesso tempo si stavano avvicinando il primo centenario di Beniamino Gigli. Visitando spesso a Recanati con queste cose, sapevo che l'assessore alla cultura di Recanati aveva lavorato per anni per avere Pavarotti per il centenario. E finalmente due anni prima (1988) lui prometteva di venire a Recanati gratuitamente per 25 agosto 1990 che doveva essere l'incoronazione dell'Anno Gigliano. Ma che più vicino la data stava avvicinando, veniva di più problemi messa da lui. Voleva orchestra, altroparlanti, microfono per Piazza Leopardi, che è oggi intatta e la stessa piazza dove Gigli cantò nel 1954 sia Cavalleria che Pagliacci nella stessa sera senza microfoni! Finalmente le esigenze di Pavarotti signifivano che il grande concerto doveva essere cancellata per massimi spesi. "Io non voglio soldi se gli organizzatori non riescerebbe racimolare più" scriveva lui alla Rina Gigli. Evidentemente aveva paura di essere paragonato con Gigli e di perdere. Facendo gli spesi del suo concerto "gratuito" cosi alti, evitava tutto, ma ha perso l'unica occasione per sempre. Una volta alla storia c'era il centenario di Gigli, cui nelle sue espressioni giornalistiche esalta sempre, ma non ha mai commemorato Beniamino Gigli con la sua voce! Una vergogna eterna. Un'altra vergogna: i recanatesi sanno che ogni estate Pavarotti passava lungo la valle della fiume Potenza per Treia per incontrare gli amici ippici, ma mai ha fatto un salto (2 km) su a Recanati per visitare il Museo Gigli e la sua tomba. Domingo è venuta con suo figluolo nel 1979. Un esempio di altro comportamento.
E cosa faceva Gigli per modenesi in febbraio 1947 quando lì cantò in Lucia di Lammermoor? E 12enne Pavarotti venne al suo camerino per chiaccherare con Gigli. Tutto l'incasso fu destinato alle istituzioni modenesi e dopo la recita Gigli invitò tutti solisti, choristi e professori d'orchestra al ristorante per la cena! Questa mi raccontava un giovane giornalista modenese che era in visita a Recanati esattamente quel giorno, in cui era stata programmata il concerto Pavarotti. Il padre del giornalista era un professore dell'orchestra del teatro modenese ed aveva raccontato questo comportamento di Gigli verso modenesi. Possiamo paragonare il comportamento di Pavarotti verso recanatesi - un'altra cosa. Io iniziavo in quel momento il mio boicotto personale verso Pavarotti. Un'altra episodio dall'anno 1997. Il tourneè di questi tre tenori era arrivato a Gothenburgo in Svezia. Megaconcerto per 50 000 e incasso milioni e milioni. Il direttore del Museo Jussi Björling voleva che questi tre verrebbero con volo straordinario pagata dal comune di Borlange per visitare museo. Molto importante alla futura e pubblicità del museo. Ma come comportavano. Non erano interessati!!! Questa spiega tutto. Il ricordo di Pavarotti sarebbe stato meglio di lasciare il numero dei megaconcerti a uno - Caracalla, e avrebbe bastato. Voglio ancora aggiungere che Gigli non è piaciuto sui paragoni con Caruso, ma lui ammirava Caruso e cantava al minimo in due concerti commemorativi del napoletano e persino visitava in Califonia da un appassionato di Caruso per vedere la sua collezione. Evidentemente viviamo altri tempi.
Chi ha sentito Pavarotti di cantare senza microfoni in un concerto normale? Forse nessuno dopo l'inizio di megaconcerti. Mi pare che si trattasse un certo di tipo di doping del canto?
Secondo me il ricordo di ultimi 15-20 anni della carriera di Pavarotti, il suo ricordo sarebbe stato molto meglio. Scusatemi la lunga espressione mia!
Torsten Brander
Presidente dell'Ass.ne Gigli di Finlandia
Commendatore
Cittadino Onorario di Recanati