Maugham ha scritto:MatMarazzi ha scritto:Posso dirla tutta? Io credo che Del Monaco sia stato un po' incompreso.
Qui faccio fatica a seguirti.
Perchè incompreso?
Non ho detto "sconosciuto" e nemmeno "sottovalutato".
Ho detto incompreso, perché - secondo me - non ci si è interrogati seriamente su quale repertorio avrebbe potuto davvero valorizzarlo.
Il repertorio è stato il "solito" per tenoroni: vedi (l'ultimo), puccini e versimo.
In questo repertorio i difetti di Del Monaco emergevano assai più dei suoi pregi.
Ora, intendiamoci, con i cantanti di scarsa personalità l'ossessione del repertorio è giusta.
Essi si scritturano proprio perché possono coprire i "soliti ruoli".
Mentre con i cantanti di fortissima personalità il discorso dovrebbe capovolgersi: bisogna scandagliare il repertorio alla ricerca dei ruoli che possano valorizzarli.
La gente va a sentire Infantino perché si fa "la Traviata".
Mentre va a sentire "Ernani" perché c'è Del Monaco.
Pruun ha scritto:Beh, non so di chi sia il merito della scelta di Nerone (però ultimamente a Bologna ci sono proposte interessanti, vedi il prossimo Der Vampyr che mi vede felicissimo!) però è un bene che si faccia, no?
VEdi Pruun,
se dovessimo giudicare la bravura di un dirigente artistico perchè ti rira fuori dal cappello il "titolino carino" staremmo freschi.
A far questo basta uno studentello del Dams.
NOn ci vuole una cima a stabilire di allestire un "Der VAmpyr"; bisgona però vedere come lo realizza.
Come sceglie gli artisti coinvolti sulla base della loro affinità linguistica e culturale al testo; come contribuisce alle correnti interpretative più avanzate (specie per repertori poco frequentati); come riesce a collegare le sue proposte alle contemporanee tendenze sociali, artistiche, culturali.
Proprio quello che Bologna non fa.
Ti prende il VAmpyr (e chissà poi perché questo titolo? Forse perché si spera che la gente lo scambi per un film horror) e poi ne affida la direzione a un bravo professionista come Roberto Abbado, che però di protoromanticismo germanico non ne sa mezza; ne affida la regia a uno dei più imbrarazzanti ruderi del nostro panorama; ne affida l'esecuzione (per chi ha la ...fortuno di assistere alle recite importanti) a un Osborne e a una Remigio che, al di là delle questioni di personalità, di questo repertorio non sanno un emerito ...niente.
E' per questo che paghiamo stipendi principeschi ai direttori artistici?
Una roba del genere avrebbe potuto metterla insieme qualsiasi dilettante prestato alla direzione artistica.
OT: Cosa non ti piace di De Ana Mat? Io lo trovo un regista molto interessante!
Ovviamente rispetto la tua opinione, ma per quanto mi riguarda semplicemente non è un regista.
E segnatamente non è un regista musicale.
E' solo uno scenografo (di gusto, ahimé, molto alterno).
VGobbi ha scritto: Altra impressione mi fece seguendolo sulla defunta tv francese (Antenne 2), tTrasmisero il suo Otello dal teatro Orange (non vorrei dire una cavolata, visto che non ricordo piu' quale teatro fosse, ma si trattava di una recita all'aperto
E' bello poter finalmente dire "io c'ero"!
In effetti ero presente a quella sciagurata recita di Otello trasmessa da Antenne2.
Prima o poi ti racconterò l'inferno che abbiamo vissuto.
CErto che il povero Galouzine e tutti gli altri artisti non avrebbero potuto, in quel contesto, fare nulla di serio.
Salutoni
Mat