Forse il primo dei secondi
è stato Cecchele (e forse è anche quello di cui ci restano più registrazioni, anche se credo tutte live).
Tra l'altro... chissà che sarebbe diventato se avesse cantato alla Scala nella stagione 1980-1981?
http://archiviostorico.corriere.it/1992 ... 7232.shtmlla Scala rimborsera' 200 milioni a un tenore che perse la scrittura
Il tenore Gianfranco Cecchele vince la causa contro l' ente autonomo Teatro alla Scala che si rimangio' 2 scritture che impedirono al cantante di recitare nella stagione 1980 1981Una vertenza giudiziaria assolutamente inedita ha visto di fronte il tenore Gianfranco Cecchele e l' ente autonomo Teatro alla Scala. E' la prima volta, infatti, che i magistrati di un tribunale civile italiano si sono occupati del risarcimento del danno subito da un tenore per il mancato rispetto di una scrittura teatrale. Risarcimento alla fine ottenuto e calcolato in duecento milioni Il nome di Gianfranco Cecchele negli ormai lontani anni Settanta veniva accostato a quello dei grandi interpreti della lirica italiana, primo fra tutti Giuseppe Di Stefano. Senonche' , per una serie di ragioni, improvvisamente senza alcun preavviso il primo teatro lirico mondiale, cosi' viene definito il teatro milanese, si rimangio' due scritture stipulate con Cecchele e gli impedi' di recitare nella stagione 1980.81. Da quel momento la carriera del tenore ha cominciato un' inesorabile parabola discendente. In giudizio sono stati ascoltati, richiesti dall' artista, una lunga serie di testimoni, tutti del campo della lirica: colleghi di Cecchele, agenti teatrali, giornalisti specializzati e critici. Il tutto finalizzato alla dimostrazione che, a causa della rottura di quei contratti, all' artista era derivata pure la cancellazione di una scrittura con il Metropolitan di New York e quindi il crollo della reputazione e dei guadagni, in altre parole la rovina della carriera. Di qui la richiesta del cantante ai giudici milanesi di un risarcimento record: 1.691.000.000 che il tenore calcola in base ai mancati guadagni causati dalla cancellazione della scrittura. Il Tribunale, salomonicamente, nella sentenza ha liquidato a favore di Cecchele "solo" 200 milioni, corrispondenti al mancato incasso di 100 mila dollari (rivalutati ad oggi) per la perdita della scrittura con il Metropolitan. Il resto e' indimostrato e, si dice fra le quinte, dovuto al "calo di voce" del grande tenore. Lorenzo Tornielli
Tornielli Lorenzo
Pagina 44
(6 dicembre 1992) - Corriere della Sera
La storia non si fa con i "se"...
DM