Per un puro caso, le ultime due opere che ho visto avevano come protagonista questo controtenore: il "Sogno" di Britten al Met e "Written on skin" di Benjamin ieri sera all'Opéra-Comique (per inciso, non l'avevo vista ad Aix e si tratta, IMHO, di un capolavoro. Sempre per inciso, segnalo che gli altri coprotagonisti sono due artisti che mi sembra abbiano qui su OD un - meritatissimo - gruppo di suiveurs, cioè Barbara Hannigan e Christopher Purves - vero, Vit ?).
Davies è un controtenore di scuola inglese. Io in materia sono più di rito americano, ma mi ha colpito l'estrema bellezza della voce, la facilità dell'emissione (Benjamin scrive benissimo per le voci, e lo fa entrare in scena con una messa di voce come avrebbe fatto Handel...), il volume (vabbé che la Salle Favart è piccola) e un certo ritegno espressivo, appunto molto british, che però mi sembra di addica alla sua parte. Quel che mi stupisce, però, è che quest'ultima fosse stata scritta per Bejun Mehta, che l'ha cantata ad Aix e in altri quattro teatri, dalle caratteristiche vocali e interpretative completamente diverse. Del resto, il fatto che l'opera sia stata acclamata con due protagonisti così diversi è la conferma della sua vitalità.
Tornado a Davies, dopo il "Sogno", mi sono precipitato a comprare l'unico suo cd su cui ho potuto mettere le mani, dedicato a Guadagni (Hyperion). La scelta di celebrare Guadagni, "il castrato di Gluck" (semplificando, ovvio ) è eccellente e infatti sono eccellenti anche i risultati, compreso un "O Lord, whose mercies numberless" che si gioca la palma del più bello mai inciso con quello di David Daniels. Peraltro, sull'ultimo numero di Opéra International anche Mehta annuncia l'uscita di un recital-Guadagni con Jacobs.
Comunque la domanda è: questo Iestyn qualcuno lo conosce? E, se sì, che ne pensa?
Buona domenica.