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Sempre a proposito di Bach, vi propongo l'incipit della Johannes-Passion (tra l'altro, splendida interpretazione di Philippe Herreweghe) accompagnata dalle immagini del film di Mel Gibson.
Trovo che la particolare drammaticità della corale si presti benissimo a commentare il film

Se ti piace la Johannes-Passion prova ad ascoltare la versione arrangiata da Schumann.

pbagnoli ha scritto:Sempre a proposito di Bach, vi propongo l'incipit della Johannes-Passion (tra l'altro, splendida interpretazione di Philippe Herreweghe) accompagnata dalle immagini del film di Mel Gibson.
Trovo che la particolare drammaticità della corale si presti benissimo a commentare il film

Ok Herrewege. Grandissimo.
Purtroppo sbattuto sotto alcune immagini di uno dei film più insulsi e offensivi (per chi crede veramente) che abbia mai visto.
Oltrechè dilettantesco in quanto a regia, tecnica cinematografica, mestiere.
Meglio lasciare l'originale, bombastica ed effettistica score di John Debney. Mi sembra più adatta.
Scusate l'OT.
WSM

Maugham ha scritto:..Purtroppo sbattuto sotto alcune immagini di uno dei film più insulsi e offensivi (per chi crede veramente) che abbia mai visto.
Oltrechè dilettantesco in quanto a regia, tecnica cinematografica, mestiere.
Meglio lasciare l'originale, bombastica ed effettistica score di John Debney. Mi sembra più adatta.

Eppure Gibson aveva dato una prova ottima alla regia, con Braveheart (citazioni di Ėjzenštejn, epicità, gusto per la storia...). Questo film è, invece, un insulso divertissement para religioso (stile fiction Rai su Papi e Santi). Recitato pure in maniera ignobile. Molto meglio il visionario Apocalypto...

Per me è grandissimo anche il film. Ma questo non è un forum di cinema.

Maugham ha scritto:
Ok Herrewege. Grandissimo.
Purtroppo sbattuto sotto alcune immagini di uno dei film più insulsi e offensivi (per chi crede veramente) che abbia mai visto.
Oltrechè dilettantesco in quanto a regia, tecnica cinematografica, mestiere.

Non la penso come te: a me piacque, anche se veramente troppo truculento.
Ricordo che nella sala ero l'unico a mangiare popcorn durante la scena della fustigazione

pbagnoli ha scritto:Ricordo che nella sala ero l'unico a mangiare popcorn durante la scena della fustigazione

Insomma, la scena della flagellazione ti ha scosso profondamente...

teo.emme ha scritto: Molto meglio il visionario Apocalypto...

Non c'è dubbio. Apocalypto è, almeno, un grande film d'azione.

pbagnoli ha scritto:Ricordo che nella sala ero l'unico a mangiare popcorn durante la scena della fustigazione

Ecco, appunto. Non male per un film che si proponeva di essere profondamente spirituale.
WSM

Maugham ha scritto:Purtroppo sbattuto sotto alcune immagini di uno dei film più insulsi e offensivi (per chi crede veramente) che abbia mai visto.

So di essere OT e me ne scuso, ma questa frase messa così necessita a mio avviso di un chiarimento, anche perché io, al contrario di quanto affermato da Maugham, non penso proprio che il film di Gibson, sia un film insulso e men che meno offensivo per chi crede veramente; sulle scene violente o sui riferimenti alle citazioni dai libri della Emmerich e della Nuemann, se ne può anche discutere, ma da qui a dire che il film in questione sia insulso e addirittura un onta per chi crede veramente, beh francamente ce ne passa...

A proposito comunque di blasfemia, ricordo che la Chiesa, non ha preso posizione in merito, ne a favore ne contro (Joaquín Navarro-Valls: È ragionevole pensare che non ci sarà alcuna presa di posizione e di distanza... il film è la trascrizione cinematografica dei Vangeli… Se fosse antisemita il film, lo sarebbero anche i Vangeli).
La fede a mio avviso è un altra questione.

Salutissimi.

Teo

Premesso che la chiesa non dovrebbe fare il critico letterario o cinematografico (né occuparsi di politica, arte, scienza etc.. ma limitarsi alla cura della anime di chi crede nel suo catechismo), credo che la frase "il film è la trascrizione cinematografica dei Vangeli" voglia dire tutto e niente: c'è modo e modo di trascrivere, c'è modo e modo di proporre certe scene, c'è modo e modo di raffigurare i personaggi, c'è modo e modo di mostrare un certo ambiente...e questo aldilà della pretesa fedeltà alla pagina scritta. Basta poco: un viso arcigno, uno sguardo ottuso, un naso adunco...e si ripropongono i più vecchi stereotipi. Nel caso del film di Gibson lamento la sostanziale superficialità dell'operazione, l'estetica da videoclip (nelle riprese e negli effetti), il sangue e il dolore vissuti come trovate sensazionalistiche, l'uso di un latino discutibile (e di un reinventato aramaico), un finto naturalismo del tutto artificioso. A questo si aggiunga la pessima performance di attori men che mediocri (a cominciare da quelli nostrani: imbarazzanti). Insomma tra stereotipi e spettacolarizzazione Gibson non coglie, da credente quale lui si reclamizza, l'essenza di una vicenda che vorrebbe essere il fondamento di una religione. L'ho trovato un lungo e noioso messaggio promozionale per un veterocattolicesimo intransigente e estremista.

teo.emme ha scritto:credo che la frase "il film è la trascrizione cinematografica dei Vangeli" voglia dire tutto e niente

E poi che significa "i Vangeli"? Lo sanno tutti quelli che hanno letto il NT che i quattro Vangeli descrivono in modo diverso fra loro la Passione di Gesù. Dire "i Vangeli" è forviante.
Io non ho visto il film in questione, quindi non entro nel merito.

Potresti vederlo...

Enrico ha scritto:Potresti vederlo...

Se mi capita... Devo dire, però, che dai commenti che ho sentito e letto, ovviamente non solo qui su OD, non mi attira granché...

Mi è capittato di vedere quel film due volte. Citerei Fantozzi, ma non vorrei dare troppo peso ad un prodotto di serie F. Una cosa che sottolineerei, al massimo, è come anche le produzioni internazionali, quando vengono in Italia, si trovano a lavorare con attori pessimi.
E non starei neanche a disquisire di interpretazioni dei vangeli.
Invece: bellissimo l'ascolto!