beckmesser ha scritto:Poi, la Messa: mi riservo un altro paio di ascolti, ma temo che il mio amatissimo Minkowski dovrà tornare al secondo posto. La precedente incisione di Gardiner era eccezionale, ma lasciava quel vago retrogusto di “sperimentalismo dimostrativo” che era tipico di tutte le incisioni del Gardiner degli anni 80 e 90. Nella nuova incisione tutto si scioglie in pura poesia e pensiero.
È tutta prodigiosa, ma si ascolti almeno (dall’ora 1,21 più o meno) il momento magico del passaggio dal Confiteor all’et expecto (momento sul quale, per inciso, nel libro sono dedicate riflessioni molto interessanti) e tutto il coro fino alla fine del Credo. Il senso di scatenamento dionisiaco eppur controllatissimo è prodigioso.
Mi ha abbastanza colpito che abbia eliminato dall'organico i controtenori; se non ricordo male, nella prima incisione c'era Chance.
Io comunque credo che la pulsione interna di Minkowski sia tuttora senza rivali, anche se anch'io ho apprezzato immensamente questa recente incisione di JEG
Grandissimo personaggio, comunque