Devo dormire qualche ora (per viaggio e lavoro domenicale a Brigo-city, alias Merano) e per adesso riassumo solo brevemente la sconvolgente esperienza vissuta dell'ultimo concerto e ultimo atto del "mese Salonen" a Milano. Lo Zarathustra di Strauss.
Lui - Salonen - riassume due epoche della direzione d'orchestra: l'immersione nel suono di Karajan, la nettezza di struttura e frase di Abbado, e le trasforma in una terza cosa totalmente originale e nuova, che è... se stesso: Esa-Pekka Salonen, pietra miliare nell'evoluzione della direzione d'orchestra.
E per ora qui mi fermo... travolto da un mese di delirante bellezza musicale!
marco vizzardelli