Sulla base della discussione con Marco Ninci, in questi giorni mi sto riascoltando questo meraviglioso capolavoro che trascuravo da un po' di tempo. A parte la famosissima cellula melodica del secondo movimento, tutta la partitura è intrisa di una spiritualità che appare serena o tumultuosa a seconda degli esecutori. Semplicemente meravigliose le due registrazioni di Karaja, diversissime fra di loro; ma, fra quelle recenti, mi permetto di segnalare l'incisione di Paavo Jarvi, di ordito limpidissimo e di intensa, drammatica teatralità. E, inoltre, il geniale Herreweghe che, come al solito, trasforma in oro tutto quello che tocca
E voi cosa preferite?