Opera Disc

pbagnoli ha scritto:Continuano le recensioni dei nostri viaggiatori.
In home trovate qui le impressioni di Matteo sulla Turandot di Carsen

Per renderne più semplice la comprensione ho pensato di postare alcune immagini dello spettacolo.
Per quanto impegno ci possa mettere, non è semplice raccontare una regia che sulla forza emozionale delle immagini si fonda, assai più che sui concetti.

Salutoni

Sfuma l´unico reale motivo di interesse della Turandot in Arena quest´anno. Scompare il nome di Evelyn Herlitzius sostituita da Iréne Theorin.



DM

Come togliere l'unico vero elemento di interesse praticamente di tutto il festival. Almeno la Theorin non è proprio la prima che passa per strada.
A questo punto la salti?

reysfilip ha scritto:Come togliere l'unico vero elemento di interesse praticamente di tutto il festival. Almeno la Theorin non è proprio la prima che passa per strada.
A questo punto la salti?

Improbabile. Ma mai dire mai. Ma certo che ascoltare (e vedere!!!) la Herlitzius nella Turandot di Zeffirelli in Arena sarebbe stato un vero e proprio... Evento!!!
Ci rifaremo con Meli in Pizzi. By the way, al "petit clan" dei Verdurin la regia del ballo pizziano è piaciuta assai. Vedremo venerdì...


DM

Segnalo che l´1 maggio verrà videotrasmessa su rai5 la Turandot dal Teatro alla Scala.
Penso in diretta.
Occhio al palinsesto TV.

DM

scopriamo cosa racconta Chailly di questa produzione.

DocFlipperino ha scritto:scopriamo cosa racconta Chailly di questa produzione.

Grazie, molto interessante, davvero.
Per fortuna l'intervistatore alla fine si e' accorto che Turandot non e' una parola francese.
Irina

ecco il finale di Berio, eseguito dallo stesso Chailly con la Verdi
Turandot è Eva Urbanova, Calaf è Dario Volontè

http://www.lucianoberio.org/turandot-prova?757140404=1

Nessuno sta seguendo la diretta televisiva?

Comunque regia mi è piaciuta molto, funzionale e dopo tutto tradizionale. Chailly con Puccini ha un ottimo feeling. Agresta la migliore in campo. Antonenko buono per me, ma "spezza" troppo le frasi. Stemme fuoriclasse, ma meglio in Wagner.

Mi resta ultimo atto da vedere. Comunque nel complesso decisamente un'ottima Turandot.

Ricapitolando, un'ottima Turandot che merita di essere vista, nonostante ci sia il finale di Berio.

Io l'ho trovata di uno scarso imbarazzante. Antonenko tremendo. Stemme ormai ai limiti per una parte del genere. Agresta e Tsymbalyuk bene, ma nessuno decreta la riuscita di una Turandot per Liù e Timur.
Ottimo Chailly, per me perfetto per un'opera del genere.
La regia mi è sembrata orribile

Nel mio piccolo, sottoscrivo quanto affermato dal nostro grande Pietro.
Non c'è limite al peggio !
Buon futuro!
Michele

Guardato a spizzichi e bocconi e in modo piuttosto svogliato.
Che dire? La solita Turandot. La Stemme resta la fuoriclasse di sempre, ma come Turandot siamo fuori tempo massimo. Antonenko fa il solito Calaf noiosamente delmonacheggiante (ma con acuti legnosi ed espressività zero). Agresta brava nel delineare una Liù diversa dalla solita anemica piagnona, ma non vi nascondo che mi aspettavo qualcosina di più dal punto di vista vocale. Bene anche Tsymbalyuk. Direzione di Chailly, da quel che ho potuto sentire, nel complesso ottima, orchestra bene e coro spesso allo sbaraglio.
Dalla regia di Lehnhoff non è che ci si potesse aspettare chissá mai che. E in effetti… Comunque Turandot noiosamente funzionale, abbastanza spettacolare (ma anche molto tradizionale: e allora, tradizionale per tradizionale e spettacolare per spettacolare meglio Zeffirelli ), con alcune cadute di gusto e scenografia e costumi vagamente simbolisti ma che in realtà sono la fiera della vacuità e del decoro radical-chic assolutamente fine a se stesso (terrificante il boomerang rosso brandito da una dark-Turandot mantide religiosa).

Comunque, alla fine, spettacolo di livello assolutamente accettabile.

Qui Mattioli sulla stampa:
http://www.lastampa.it/2015/05/01/spett ... agina.html

DM

Sposo Mattioli in tutto. Forse un filo meno di entusiasmo per la stemme.
Chailly e orchestra finalmente straordinari.
A presto
Marco

Anch'io sposo Mattioli, tranne sul giudizio en tranchante su Antonenko (a me non e' affatto dispiaicuto) e sul finale (mille volte meglio quello di Alfano).