Maometto secondo (Rossini)
Inviato: dom 24 ago 2008, 10:12
Spettacolo piuttosto brutto e noioso, quello di ieri a Pesaro... onestamente me la cavo con poche battute.
L'allestimento è polveroso, abbastanza deprimente per come rappresenta i Turchi, con tanto di spadoni mulinanti, e le scenografie, seppure carine, a loro modo, sono davvero banali.
Del cast, solo Pertusi e la Barcellona mi hanno detto qualcosa di interessante, ma non sempre. Il primo ha un magnifico accento, all'occorrenza è ironico, a volte riesce persino a suonare grandioso, seppure con una voce opaca e appesantita (e a mal partito nelle agilità, spianate o rallentate). La cavatina non l'ha visto al massimo, ma ha saputo riprendersi nel II atto. Meli, nei panni di Erisso, ha modi da amoroso, e canta sempre in fortissimo, con rarissime sfumature: d'accordo, ha una bella voce (ma in alto tira al punto che talvolta oscilla), ma la esibisce in una maniera troppo compiaciuta. La Rebeka, come Anna, ha un potenziale molto interessante, è simpatica in scena, sa anche quello che dice, e nel primo atto suggerisce un'adolescenza piuttosto dolce. Nel secondo atto, la grande scena finale la vede però a corto di personalità, tutta concentrata sulle difficoltà della parte. E' stato sicuramente un debutto azzardato, e non credo proprio che sarà lei, con la sua gradevole vocina leggera a risolvere i problemi delle tessiture Colbran per il futuro.
La Barcellona è partita male nel primo atto, con poca voce e diversi problemi nelle zone estreme dell'estensione. Si è parzialmente riscattata negli assieme del I atto, ma è venuta fuori molto bene nell'aria del II atto. Non l'ha eseguita in modo virtuosisticamente impeccabile, ma ha dimostrato di saper accentare in modo aulico e raffinato, di buttarsi a capofitto nelle agilità senza mai rallentare, con una grinta notevolissima, da rossiniana di razza. Chi l'ha trovata "verista" non so cos'abbia sentito... Non un suono verista è uscito dalla sua bocca ieri, anzi, siccome non ha mai sbracato, la voce era un po' fioca in basso.
Postilla: il pubblico notoriamente non capisce una mazza , ma ieri non ha quasi applaudito nessuno, se non lei, e proprio dopo l'aria. Ripeto, non sarà stata l'esecuzione del secolo, ma nel complesso è stato il momento più emozionante della serata.
Ah, dimenticavo Kuhn: atroce, semplicemente! Bandistico, pestone, garibaldino, scollato dal palcoscenico. Pollice verso.
L'allestimento è polveroso, abbastanza deprimente per come rappresenta i Turchi, con tanto di spadoni mulinanti, e le scenografie, seppure carine, a loro modo, sono davvero banali.
Del cast, solo Pertusi e la Barcellona mi hanno detto qualcosa di interessante, ma non sempre. Il primo ha un magnifico accento, all'occorrenza è ironico, a volte riesce persino a suonare grandioso, seppure con una voce opaca e appesantita (e a mal partito nelle agilità, spianate o rallentate). La cavatina non l'ha visto al massimo, ma ha saputo riprendersi nel II atto. Meli, nei panni di Erisso, ha modi da amoroso, e canta sempre in fortissimo, con rarissime sfumature: d'accordo, ha una bella voce (ma in alto tira al punto che talvolta oscilla), ma la esibisce in una maniera troppo compiaciuta. La Rebeka, come Anna, ha un potenziale molto interessante, è simpatica in scena, sa anche quello che dice, e nel primo atto suggerisce un'adolescenza piuttosto dolce. Nel secondo atto, la grande scena finale la vede però a corto di personalità, tutta concentrata sulle difficoltà della parte. E' stato sicuramente un debutto azzardato, e non credo proprio che sarà lei, con la sua gradevole vocina leggera a risolvere i problemi delle tessiture Colbran per il futuro.
La Barcellona è partita male nel primo atto, con poca voce e diversi problemi nelle zone estreme dell'estensione. Si è parzialmente riscattata negli assieme del I atto, ma è venuta fuori molto bene nell'aria del II atto. Non l'ha eseguita in modo virtuosisticamente impeccabile, ma ha dimostrato di saper accentare in modo aulico e raffinato, di buttarsi a capofitto nelle agilità senza mai rallentare, con una grinta notevolissima, da rossiniana di razza. Chi l'ha trovata "verista" non so cos'abbia sentito... Non un suono verista è uscito dalla sua bocca ieri, anzi, siccome non ha mai sbracato, la voce era un po' fioca in basso.
Postilla: il pubblico notoriamente non capisce una mazza , ma ieri non ha quasi applaudito nessuno, se non lei, e proprio dopo l'aria. Ripeto, non sarà stata l'esecuzione del secolo, ma nel complesso è stato il momento più emozionante della serata.
Ah, dimenticavo Kuhn: atroce, semplicemente! Bandistico, pestone, garibaldino, scollato dal palcoscenico. Pollice verso.