Il Prigioniero di Dallapiccola non lo conoscevo affatto. L'opera mi è parsa molto interessante. Magari non è un capolavoro assoluto, ma la musica scorre bene, non dà l'impressione di minestra riscaldata tipica di molte composizioni novecentesce e il testo è ricco di spunti, seppure magari un po' ingenui.
L'esecuzione è stata buona (anche se essendo un primissimo ascolto, mi riservo di scrivere stupidaggini

Regia un po' troppo didascalica per i miei gusti, ma efficace. Accoglienza caldissima.
L'esecuzione del Castello del Duca Barbablù mi è sembrata molto inferiore. I due protagonisti (Gabor Bretz, Elena Zhidkova) erano legnosetti e non particolarmente espressivi. La direzione di Harding non ha brillato. Va detto che pezzi come la quinta e la sesta porta sarebbero belli anche se suonati dalla suoneria di un cellulare.
Regia didascalica tanto quanto l'altra, con alcune belle trovate tanto quanto l'altra. Accoglienza straordinaria da parte dello scarso* pubblico.
Regia di Peter Stein, scene divise: Ferdinand Wögerbauer per il Prigioniero, Gianni Dessì per Barbablù.
Da sottolineare che l'intervallo invece che 35' è durato più di 50'. Credo che abbiano avuto problemi con le scene, anche perchè in mezzo alle scene del Castello si vedevano dei pezzi di nastro adesivo palesemente dimenticati...

*difficile dire: sarà stata la programmazione fuori dai canoni a tenere la gente a casa? Sarà stato il nubifragio scoppiato due ore prima dello spettacolo? Saranno stati gli interisti festanti ad essere rimasti a casa? Oppure i cugini codardi hanno preferito nascondersi?

(o magari stanno cercando sul mappamondo se esistono davvero le città dove si svolgerà la prossima coppa UEFA...)