Messiah (Haendel)
Inviato: lun 19 nov 2007, 0:43
Oggi pomeriggio (mentre voi facevate il pieno di bollito in quel di Ferrara - ma la prossima volta sarò dei vostri... ) sono andato all'Auditorium di Milano per assistere al Messiah di Handel, con la direzione di Sir Neville Marriner (uno dei miei direttori preferiti). Splendida prova dell'Orchestra Verdi e del Coro, che si confermano le migliori compagini strumentali/vocali di Milano (non voglio aprire polemiche, ma i signori orchestrali della Scala, invece di fare scioperi e ricatti per garantirsi privilegi ingiustificati, dovrebbero fare un giro da quelle parti - Largo Mahler - e imparare come si suona davvero, così eviterebbero certe figure pietose come nelle esibizioni scalcagnate e dilettantesche degli ultimi tempi!). Splendidi, dicevo, coro e orchestra, per precisione, tensione, visione d'assieme. Marriner, da par suo, ci presenta la sua visione di Handel: sontuosa, scolpita, olimpica, di una bellezza assoluta. Il suono è ricco di espressione, caldo, sfumato, pieno di dinamiche. I tempi sono perfetti, nè troppo ampi nè troppo veloci: riuscendo così a far cogliere ogni sfumatura della polifonia e del contrappunto, e senza mai perdere la tensione e il ritmo. Tutto bellissimo.....o quasi. Infatti veniamo alle note dolenti: i solisti. Purtroppo nessuno all'altezza di orchestra/coro/direttore nè della musica di Handel. A parte il basso - un davvero buono David Pittsinger, voce potente e ricca di colore e fraseggio, disinvolta nelle agilità e dal timbro caldo e tornito - e il soprano Elisabeth Atherton, gli altri erano men che mediocri. Il tenore Nathan Vale ha sfoggiato una voce leggera e belante, tremolante e corta, in costante difficoltà con le agilità; il mezzosoprano Anna Stephany è stata semplicemente pessima: quasi inudibile (e per fortuna i solisti erano piazzati davanti all'orchestra, altrimenti pure il cembalo l'avrebbe coperta) dal registro basso inaccettabile, sfiatato, stimbratissimo, e l'acuto sballato. Peccato, visto che il suo ruolo è quello più impiegato! Credo che i cattivi solisti abbiano provocato la scelta di presentare il testo con alcuni tagli (in tutto otto numeri, quasi tutti solistici).
Comunque, a parte i solisti - che più di tanto non hanno rovinato il concerto - gran bello spettacolo, uno splendido pomeriggio "barocco"!
E' proprio vero: a Milano c'è ben altro (e di livello ben superiore) che la Scala e le sue beghe....
Comunque, a parte i solisti - che più di tanto non hanno rovinato il concerto - gran bello spettacolo, uno splendido pomeriggio "barocco"!
E' proprio vero: a Milano c'è ben altro (e di livello ben superiore) che la Scala e le sue beghe....