Opera Disc

Buongiorno amici.
Più che visto a teatro, dovrei scrivere..... sentito da un uccellino, caro amico.

Io andrò settimana prossima ma qualcuno mi ha raccontato che....

- la regia di Hermanis è un verdicidio.....
- la direzione di Mariotti assolutamente da sentire
- Meli bene ma non benissimo
- Pirozzi male e buata
- Domingo in forma.... Non è un baritono, è vecchio ma.... è incredibile che la voce sia così fresca..... non balla, non trema..... chapeau!

Naturalmente non rivelerò il nome del mio informatore nemmeno sotto tortura ma la chicca che vi racconto vale davvero la pena.....

Esce Hermanis, contestatissimo e buatissimo dal loggione....
Peccato che quell'uomo non fosse Hermanis ma..... Bruno Casoni, maestro del coro scaligero....
(hihihihihihihi)

Esce Hermanis, contestatissimo e buatissimo dal loggione....
Peccato che quell'uomo non fosse Hermanis ma..... Bruno Casoni, maestro del coro scaligero....
(hihihihihihihi)

DM

Adesso salterà fuori qualche loggionista revisionista e dirà che le contestazioni a Kleiber erano in realtà rivolte a Zeffirelli!





DM

hihihihihihi,
qui comunque la registrazione dello spettacolo di ieri

http://www.servustv.com/at/Medien/I-due-Foscari-Live-aus-der-Mailaender-Scala

DottorMalatesta ha scritto:Adesso salterà fuori qualche loggionista revisionista e dirà che le contestazioni a Kleiber erano in realtà rivolte a Zeffirelli!





DM

Idioti.
Idioti agghiaccianti.
Cos'è la tanto sbandierata indipendenza di giudizio del loggione milanese?
Una manifestazione di crassa ignoranza di fronte a uno degli eventi musicali più elettrizzanti degli ultimi cinquant'anni, ecco cos'è.
Questa, peraltro, è sempre stata una triste prerogativa del cosiddetto pubblico colto del loggione: gente che notoriamente non capisce un cazzo di niente, guidata da bagarini ladri e incivili (come il Gianni che chiamava i giapponesi "limoncini", sentito ovviamente con le mie orecchie più volte).
Esemplare la serena indifferenza di Carlos Kleiber.
La Milano musicale era già la vergogna d'Italia sin dagli Anni Settanta

pbagnoli ha scritto:Idioti.
Idioti agghiaccianti.
Cos'è la tanto sbandierata indipendenza di giudizio del loggione milanese?
Una manifestazione di crassa ignoranza di fronte a uno degli eventi musicali più elettrizzanti degli ultimi cinquant'anni, ecco cos'è.
Questa, peraltro, è sempre stata una triste prerogativa del cosiddetto pubblico colto del loggione: gente che notoriamente non capisce un cazzo di niente, guidata da bagarini ladri e incivili (come il Gianni che chiamava i giapponesi "limoncini", sentito ovviamente con le mie orecchie più volte).
Esemplare la serena indifferenza di Carlos Kleiber.
La Milano musicale era già la vergogna d'Italia sin dagli Anni Settanta

Sottoscrivo ogni singola sillaba.

DM

DottorMalatesta ha scritto:

pbagnoli ha scritto:Idioti.
Idioti agghiaccianti.
Cos'è la tanto sbandierata indipendenza di giudizio del loggione milanese?
Una manifestazione di crassa ignoranza di fronte a uno degli eventi musicali più elettrizzanti degli ultimi cinquant'anni, ecco cos'è.
Questa, peraltro, è sempre stata una triste prerogativa del cosiddetto pubblico colto del loggione: gente che notoriamente non capisce un cazzo di niente, guidata da bagarini ladri e incivili (come il Gianni che chiamava i giapponesi "limoncini", sentito ovviamente con le mie orecchie più volte).
Esemplare la serena indifferenza di Carlos Kleiber.
La Milano musicale era già la vergogna d'Italia sin dagli Anni Settanta

Sottoscrivo ogni singola sillaba.

DM

Anche io sottoscrivo.....
Aggiungo che queste persone a me mettono un'ansia....Odio i conflitti, la maleducazione, gli insulti, le urla; mi mettono a disagio, mi fanno agitare. Questo non mi aiuta nella decisione se andare o no a Milano per la Fanciulla. Non saro' certo in platea, e lassu'......ho un po' paura.
Non ho paura di loro, ho paura delle sensazioni che potrei provare. Ma forse non mi spiego. Boh...
Iri

dollarius@libero.it ha scritto:
Anche io sottoscrivo.....
Aggiungo che queste persone a me mettono un'ansia....Odio i conflitti, la maleducazione, gli insulti, le urla; mi mettono a disagio, mi fanno agitare. Questo non mi aiuta nella decisione se andare o no a Milano per la Fanciulla. Non saro' certo in platea, e lassu'......ho un po' paura.
Non ho paura di loro, ho paura delle sensazioni che potrei provare. Ma forse non mi spiego. Boh...
Iri

No, no, ti spieghi benissimo. Anch´io sono come te: io son uomo di pace e duelli non fo se non a mensa...


DM

Finalmente ho visto lo spettacolo la sera del 22 marzo.
Lo spettacolo è bello sicuramente dal punto visivo, mai stancante, solare, il che forse è un po’ in contrasto con i Piombi veneziani. La ho apprezzata nella sua traslucida raffinatezza, escludendo i banali interventi del consiglio dei Dieci, che Hermanis affida a veri e propri “burattini” umani, con scatti a tempo di musica che spesso infastidiscono lo spettacolo. Scena memorabile è stata la sortita di Jacopo: veramente si percepiva il mare, l’amore per la laguna e per la patria. Però il punto forza della scena come di tutto lo spettacolo è stata come era da aspettarselo la magistrale prova direttoriale di Michele Mariotti. Dopo la Giovanna d’Arco inaugurale si è sentito un altro Verdi magnificamente diretto, pulito, non una sbavatura da parte di un’orchestra in forma smagliante. Tutti i colori della partitura, non solo quelli teatri, sono emersi con vigore e cangianze, assecondando gli stati d’animo dei protagonisti. E che protagonisti! Ancora una stupenda prova di Meli, ma forse leggermente meglio Luca Salsi, vero baritono verdiano. Un piacere sono i suoi colori e la sua interpretazione, e in palco si muove egregiamente. Punto un po’ dolente è stata Anna Pirozzi, voce non perfettamente calibrata nel ruolo, tende spesso a esibire lo stesso volume e le stesse dinamiche per situazioni varie fra loro. Non che sia andata malissimo, ma effettivamente c’è da chiedersi quale soprano oggi possa andare bene per il ruolo.
Ottimo Andrea Concetti come Loredano, buoni i comprimari.
Un spettacolo che avrei rivisto volentieri e che mi fa sperare: spero infatti che la Scala rispolveri titoli verdiani di gioventù, creando grandi produzioni come le due della stagione corrente e non mettendo in produzioni spettacoli di dubbio valore e di proposte di cast assurdi; spero Mariotti ritorni frequentemente sul repertorio verdiano, magari con titoli di maturità; spero Meli torni più spesso alla Scala; spero facciano un DVD di questi Due Foscari.

LeProphete ha scritto:spero Meli torni più spesso alla Scala

Scusate l'autocitazione ma attendo con impazienza il suo debutto come Don Carlo...