Candide (Bernstein)
Inviato: gio 04 giu 2015, 21:09
FIRENZE 2015
Sarò breve.
Possibile che in uno spettacolo che si prospettava vagamente interessante su più fronti, alla fine ti colpiscono solo due vecchie glorie in ruoli parecchio maturi ma in parti (o in toto) veramente azzeccate?
Perché alla fine di tutto la regia di Micheli si è rivelata tra il noioso e vagamente interessante che si può riassumere con tante scatole rotanti, la direzione di Axelrod è talmente trascinata da coprire i cantanti per metà opera, e la Claycomb non riesce a spumeggiare nemmeno in "Glitter and be gay".
E poi entrano loro. Prima la Silja, che per metà opera è inudibile, ma quando trova le note a lei congeniali, gli altri spariscono. Disegna così una Old Lady con un accento berlinese che ricorda Marlene Dietrich a fine carriera. E in scena è strepitosa, nonostante l'età avanzata.
E poi arriva il governatore di Merritt, che lancia una serie di acuti da fare impallidire cantanti ben più giovani e aitanti di lui, in un personaggio davvero centrato per lui.
Grande successo, io ero veramente stanco, ma quest'opera è un vero gioiellino.
PS: Ora capisco come mai Vittorio impazzisce per le vecchie glorie
Sarò breve.
Possibile che in uno spettacolo che si prospettava vagamente interessante su più fronti, alla fine ti colpiscono solo due vecchie glorie in ruoli parecchio maturi ma in parti (o in toto) veramente azzeccate?
Perché alla fine di tutto la regia di Micheli si è rivelata tra il noioso e vagamente interessante che si può riassumere con tante scatole rotanti, la direzione di Axelrod è talmente trascinata da coprire i cantanti per metà opera, e la Claycomb non riesce a spumeggiare nemmeno in "Glitter and be gay".
E poi entrano loro. Prima la Silja, che per metà opera è inudibile, ma quando trova le note a lei congeniali, gli altri spariscono. Disegna così una Old Lady con un accento berlinese che ricorda Marlene Dietrich a fine carriera. E in scena è strepitosa, nonostante l'età avanzata.
E poi arriva il governatore di Merritt, che lancia una serie di acuti da fare impallidire cantanti ben più giovani e aitanti di lui, in un personaggio davvero centrato per lui.
Grande successo, io ero veramente stanco, ma quest'opera è un vero gioiellino.
PS: Ora capisco come mai Vittorio impazzisce per le vecchie glorie