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Simon Boccanegra 1 & 2 - La Scala

MessaggioInviato: sab 01 nov 2014, 18:10
da DocFlipperino
Il numero 1 si riferisce alla serata della prima "tranche" con un cast, cui seguirà una seconda tranche con direttore e protagonisti tutti diversi.
Prima di raccontarvi la serata di ieri, lasciatemi ancora una volta dire che amo profondamente quest'opera, i suoi colori scuri, cupi, il profumo e il rumore del mare che fluisce senza sosta, la triste amarezza che la pervade, il dolore paterno, la sofferenza, la politica: insomma un vero capolavoro per il quale mi è ignota la sua scarsa popolarità. Personalmente lo considero un piccolo "Don Carlo". Un'opera che va dunque conosciuta e apprezzata sempre di più. E che ogni volta mi lascia una profonda ricchezza nell'anima.
Inizio dalla regia, totalmente insignificante di Tiezzi. Non ci sono grandi idee, spesso le scene sono confuse, i personaggi sono poco delineati, senza una vera presa di posizione, l'aspetto politico trascurato a favore di un aspetto troppo naturalistico, insomma una "non regia" buona a qualunque opera. Belle alcune luci, che sopperiscono spesso al "vuoto" registico. Insomma non mi piacque alla Scala anni fa, non mi piacque a Berlino, continua a non piacermi nemmeno ora....
Ma c'è la musica.....
Dirige Stefano Ranzani e il massimo che si può dire è che dà una lettura corretta, bei colori, bel suono levigato ma... nessun sobbalzo, nessun contrasto sconvolgente, tutto scivola corretto e un po' anonimo (!). La sensazione è che più che Ranzani che dirige l'Orchestra sia l'Orchestra della Scala - che ha nel suo DNA ben impressa questa opera e che quando vuole la suona meravigliosamente - ad "accompagnare" il Ranzani vecchio compagno di fila.... Una direzione comunque "onesta", ben superiore all'orrendo Zanetti della sgangherata edizione viennese della Decca.
Protagonista è (ancora!!!!!!) Leo Nucci: lo si può criticare quanto vogliamo, oramai vecchio, usurato, ma accidenti ancora in possesso di un fior di voce baritonale, con acuti semplici seppur un po' più faticosi del passato (io lo ascoltai per la prima volta in questo ruolo nel 1988....). Ma appena lo vedi in scena, appena pronuncia "Un amplesso.... che avviene" ecco che Leo Nucci si trasforma nel Doge, totalmente immedesimato nel ruolo. La perorazione della pace tra Genova e Venezia, alcune frasi come "perfin l'acqua del fonte è amara al labbro dell'uom che regna" oppure il dolcissimo "Il mare.... il mare" sono momenti di vero teatro, sostenuti da un vero baritono.
Carmen Giannattasio è Amelia/Maria. Bellissima, ottima in scena, brava vocalmente in alto, un po' meno a fuoco in basso, dotata di bei filati e mezze voci suadenti. Nel complesso molto a suo agio. Tsymbaliuk non è piaciuto molto al pubblico, forse perchè è un basso troppo.... baritono che "slaveggia" per scurire la voce. Privo della regalità che richiederebbe il ruolo, canta un Fiesco sempre e solo cattivo, anche nel finale. Bella la voce di Paolo (secondo me Bilyy potrebbe essere un eccellente Simone), mentre suggerisco di telefonare a "Chi l'ha visto" per informazioni su Ramon Vargas. In un ruolo dove è davvero sufficiente cantare, cantare e cantare, la bella voce di Vargas sparisce e diventa inudibile e stonata. Sovrastato dalla Giannattasio nei duetti, coperto nelle scene corali, un'aria anonima (per essere gentili), insomma una delusione totale.
E ora attendiamo il secondo cast con Daniel Barenboim, Tatiana Serjan, Sartori, Anastassov e apprestiamoci a capire se ancora una volta l'ex tenore mai diventato baritono saprà sulla scena farsi perdonare le orrende mende vocali e sedurre il pubblico con un fascino di cui forse sta da troppo tempo abusando......
Prossimamente la seconda parte....
Intanto esco da teatro con ancora in mente le note de "il mare... il mare" che mi accompagnano durante la gelida passeggiata fino a casa......

Buon sabato a tutti
marco

Re: Simon Boccanegra 1 - La Scala

MessaggioInviato: sab 01 nov 2014, 19:06
da pbagnoli
Nucci...
Non so che dire: non l'ho sentito, per cui mi fido di te. Ma le ultime volte che l'ho visto/sentito mi ha fatto un'impressione decisamente non favorevole.
Capisco l'ascendente che esercita ancora sul pubblico che lo ama, ma:
:arrow: la voce non lo sorreggeva più. Gli acuti c'erano ancora, ma tutto il resto no
:arrow: la recitazione era un disastro
:arrow: l'interpretazione era arroccata sui suoi soliti vezzi da sopracciglio alzato
Non fraintendermi: è un cantante per cui ho sempre avuto stima.
Ma non sarebbe ora di chiudere la sua parabola?
Ogni cantante ha una sua biologia; lui mi sembra a fine corsa da un sacco di tempo (non solo lui: l'amico Roberto ha proposto recentemente su Fb l'ascolto di una pazzia della Gruberova di quest'anno. E' terrificante: mi sono sentito a disagio pensando a quanto ho amato questa geniale Artista. Ma oltre non vado per non andare off topic)

PS Aggiungo che sto riascoltando mentre scrivo la sua registrazione con Solti. Plebe, patrizi, popolo è autoritario comme il faut, ma il finale è veramente troppo pompier e gridato

Re: Simon Boccanegra 1 - La Scala

MessaggioInviato: sab 01 nov 2014, 19:23
da DocFlipperino
Concordo su tutto Pietro. O meglio concordavo fino a ieri sera. Forse la magia di certe serate. Il riposo precedente. O un ruolo che sente particolarmente suo ma credimi ieri era "magnetico". Per il resto - soprattutto sull'opportunità di chiudere la carriera prima che la luce si spenga - sfondi una porta aperta. ☺️

Ps. Se stanotte sei di turno vedo di portarti un "regalino"

Re: Simon Boccanegra 1 - La Scala

MessaggioInviato: sab 01 nov 2014, 19:52
da pbagnoli
DocFlipperino ha scritto:Ps. Se stanotte sei di turno vedo di portarti un "regalino"

Ti ringrazio, ma sono stato sollevato dal PS per raggiunti limiti anagrafici e perché ci sono due o tre nuovi capiturno da "svezzare".
Il responsabile della chirurgia d'urgenza del nostro Istituto mi ha chiesto di fare da balia per necessità maggiori, e io sono ben contento di trasmettere quello che so stando a disposizione.
Tutti i miei casini enormi in urgenza, con particolare riferimento ai primi veri bagni di sangue, li ho affrontati sempre senza nessuno più vecchio ad aiutarmi; se riuscissi io ad aiutare i più giovani sarei felicissimo.
Dico davvero! 8)

Re: Simon Boccanegra 1 - La Scala

MessaggioInviato: sab 01 nov 2014, 21:22
da VGobbi
Sorpreso anch'io della prova positiva di Nucci. Io avrei dovuto andarci domani sera, ma ho disdetto. Francamente il cast mi pare imprendibile, non solo a livello vocale, s'intende.

Certo ... se sento il ricordo del "mare" alitato del Gobbi, mi si apre un mondo. Quello resta un Simone Boccanegra in cui confrontarsi.

Re: Simon Boccanegra 1 - La Scala

MessaggioInviato: dom 02 nov 2014, 6:11
da pbagnoli
Vittorio, proviamo a stare in topic senza tirar fuori Gobbi a ogni piè sospinto?
Stavamo parlando di Nucci, no?
Non è una disamina su chi sia stato il Simone che ti ha emozionato maggiormente (anche perché, a parlare di questo con te, non ci sarebbe nessuna discussione): è una chiacchierata su Nucci.
Ci racconti le tue idee su di lui evitando Gobbi?
Giuro: che ti piaccia Gobbi, l'abbiamo capito tutti! 8)

Re: Simon Boccanegra 1 - La Scala

MessaggioInviato: dom 02 nov 2014, 10:44
da VGobbi
Uff ... ma sicuro che avete capito tutti che mi piace Gobbi? :mrgreen:

Re: Simon Boccanegra 1 & 2 - La Scala

MessaggioInviato: gio 13 nov 2014, 11:37
da DocFlipperino
come promesso parliamo anche del secondo cast di Simone.
alcune cose sono state già anticipate dal grande mattioli in poche righe (la brevità gran pregio.....)
prima di tutto la direzione di Barenboim è finalmente adeguata all'opera. colori intensi e ben delineati, tempi quasi sempre giusti. molto ben riuscito il prologo, soprattutto nel concertato finale. finalmente una direzione verdiana convincente (ora che se ne sta andando......). orchestra molto precisa, attenta al gesto, ai colori, ai tempi, archi setosi e vellutati, bravissimi i violoncelli. coro fighissimo! tre i protagonisti da elogiare senza esitazione. la splendida Amelia/Maria della Serjan: bel colore, timbro scuro e robusto ma capace di bei filati e assottigliamenti seducenti, bella presenza scenica, buon senso della parola. Sartori non ha certo una "bella presenza" ma si muove comunque bene in scena, sicuro, spavaldo e soprattutto dotato di bella voce da "tenore italiano" adattissima al ruolo. ovazione alla fine della sua aria. ottimo il poco noto (a me) Rucinski, bella voce da autentico baritono (l'unico in scena :mrgreen:), bella presenza e ottima recitazione nel non facile ruolo di Paolo. non mi è piaciuto molto Anastassov: grande voce, grande voce, enorme voce ma poi....?. e ora Domingo. se dovessi partire dalla fine dovrei dire semplicemente clamoroso successo come poche volte mi è capitato di vedere, un successo non "organizzato" ma davvero genuino. pubblico letteralmente impazzito e ovazioni da stadio. se volessimo invece approfondire dovremmo parlare dei soliti problemi. domingo non è un baritono, è vecchio, dovrebbe ritirarsi, non rovinare il ricordo di una carriera con pochi paragoni: eppure è ancora lì, intrepido, forse impavido, canta ruoli da baritono con voce sua, non finge, non la scurisce appositamente (e questo forse è ulteriore prova di intelligenza). si affida a due grandi qualità: la musicalità estrema, che gli permette un bel senso della parola, con il suo tipico modo "furbo" di porgere la frase e un carisma scenico che non conosce paragoni. come ha già detto mattioli "come muore in scena domingo, nessuno...."
resta da capire se ci basta questo oppure no. se ce lo facciamo bastare allora Domingo è un eccellente Simone e il pubblico lo apprezza, se non ci basta.... beh abbiamo Nucci :mrgreen:
una breve nota finale benaugurante: in entrambi i cast ho sentito due ottimi baritoni nel ruolo di Paolo: sia Bilyy che Rucinsky potranno essere nel futuro due splendidi protagonisti di questo capolavoro verdiano.
ciao a tutti
marco

Re: Simon Boccanegra 1 & 2 - La Scala

MessaggioInviato: gio 13 nov 2014, 19:33
da DottorMalatesta
DocFlipperino ha scritto:una breve nota finale benaugurante: in entrambi i cast ho sentito due ottimi baritoni nel ruolo di Paolo: sia Bilyy che Rucinsky potranno essere nel futuro due splendidi protagonisti di questo capolavoro verdiano.


Beh... almeno una buona notizia! :mrgreen:

Comunque, il resoconto di Marco è l'ennesima dimostrazione che Nucci & Domingo 1. riescono sempre a portare a casa la serata; 2. sono due cantanti "ruffianissimi" :mrgreen:

Personalmente, trovavo Domingo già pessimo come Gabriele



figurarsi come Simone (e qui siamo 4 anni fa... :mrgreen: )



Ma, tutto sommato, lo preferisco a Nucci : Hurted : :



DM

Re: Simon Boccanegra 1 & 2 - La Scala

MessaggioInviato: ven 14 nov 2014, 10:38
da DocFlipperino
DottorMalatesta ha scritto:figurarsi come Simone (e qui siamo 4 anni fa... :mrgreen: )


secondo me domingo ha cantato molto meglio in queste rappresentazioni rispetto a quattro anni fa.
sicuramente c'è una presa del ruolo maggiore (anche se c'è da lavorare ancora moltissimo)
teniamo presente che il ruolo di simone nel 2010 alla scala venne affrontato dopo 45 giorni dall'intervento al colon (inteso come tratto del digerente, non come teatro :mrgreen: )

flip

Re: Simon Boccanegra 1 & 2 - La Scala

MessaggioInviato: ven 14 nov 2014, 10:44
da vivelaboheme1
Da studente, tenni con amici un banchetto di libri musicali nel foyer dei palchi della Scala. Vidi TUTTE le repliche del Simone Abbado-Strehler-Cappuccilli-Freni (Kabaiwanska-Te Kanawa) - Luchetti - Ghiaurov.
Con tutta la buona volontà e senza "passatismo" ma per un senso di rispetto, non mi pongo neppure il problema di andare ad ascoltare e vedere l'attuale cast e allestimento, che ho sonoramente buato (non ho difficoltà ad ammetterlo, lo rifarei) quattro anni fa. Non riesco a non trovarlo un tradimento di se stesso da parte del Teatro alla Scala. Del resto, questo Simone, pur se fa fa parte ancora della getione Lissner, "introduce" ad una stagione 2014-15 che mi vedrà risparmiar soldi sugli spettacoli della Scala. All'opera, quando possibile, andrò altrove: qui a Milano, per quest'anno, siamo ai minimi sindacali di interesse. Domingo mi è simpatico e mi fa pure piacere che il pubblico gli dimostri affetto: lo stramerita. Ma, molto semplicemente, la proposta di un tal Simone non mi interessa, e risparmio soldi per occasioni più stimolanti.

marco vizzardelli