La forza del destino - Monaco di Baviera

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda DottorMalatesta » sab 28 dic 2013, 22:56

Vista questa sera in streaming sul sito dell'Opera di Stato di Monaco.



Magari vi dirò la mia domani. Ora sono davvero cotto : Hurted :
Vi anticipo solo che IMHO lo spettacolo in generale (e Kaufmann in particolare) è stato molto meglio del Trovatore di luglio.

Magari se qualcuno ha visto/vedrà questa produzione dal vivo potrà commentare :roll: ...

Ciao,

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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda DottorMalatesta » dom 29 dic 2013, 12:44

Provo a buttar giù due righe su questo spettacolo, precisando comunque di averlo visto solo online (peraltro con un video di qualità tecnica fenomenale, con buona pace delle schifezze proposte recentemente su Rai5).

Rispetto ad altre sue precedenti prove registiche, questo spettacolo di Martin Kusej si pone su un livello ben superiore. Certo, siamo sempre ancorati in una lettura molto “ideologica”, vincolata ad un Konzept piuttosto “pesante” (le solite ossessioni per il sesso, la violenza e la morte), e tradotta visivamente nelle solite immagini da filomne splatter. Però, complessivamente, lo spettacolo funziona.
Per Kusej l’opera è la storia dell’autodistruzione di una famiglia determinata dal senso di colpa della ribelle Leonora, innescato dal suo desiderio di libertà. Una famiglia borghese, retta da un padre-padrone, in cui l’educazione rigidamente cattolica esclude ogni tipo di affetto e alimenta un’atmosfera di soffocante repressione (molto efficace la scena iniziale, con la famiglia riunita attorno alla tavola per la benedizione e la cena),

Immagine

dando ragione dei sensi di colpa che perseguiteranno Leonora nel corso dell’intera vicenda. Così anche l’amore (ma è vero amore? O piuttosto solo un disperato tentativo di evasione?) per un giovane scapestrato, anti-borghese, dai capelli rasta, amante del vino e delle belle donne, diventa per Leonora una via di fuga da questa realtà opprimente. Poi si verifica l’uccisione involontaria del padre-padrone da parte di Alvaro. E questo innesta in Leonora un senso di colpa che la accompagnerà fino alla fine dell’opera. Si ha l’impressione che – in realtà – l’uccisione del padre non sia altro che la proiezione del senso di colpa di Leonora, che freudianamente “uccide” il padre nel suo inane tentativo di liberarsi dalle costrizioni imposte da un’educazione eccessivamente rigida e di trovare autonomia e libertà. Autonomia e libertà che si riveleranno illusorie: Leonora non riuscirà mai a liberarsi dall’immagine paterna, che ritroverà nella figura del Padre Guardiano (un altro padre!), che Kusej fa interpretare dallo stesso cantante (il bravo Vitalij Kowaljow). Anche la stessa scenografia suggerisce questa ricerca impossibile di libertà. Il tavolo (simbolo fortissimo del legame alla “famiglia”) è un elemento sempre presente in scena. E la stessa casa paterna ritorna nei vari atti: nel secondo essa appare corrosa e disfatta (il deformante senso di colpa di Leonora),

Immagine

nel terzo (scenicamente impressionante) la parete di fondo rappresenta la pianta dell’abitazione paterna sventrata da quella che potrebbe essere la deflagrazione di una bomba, ma anche (soprattutto?) la rappresentazione della ferita mortale inflitta da Alvaro/Leonora sul corpo del padre e sull'intera famiglia.

Immagine

E poi l’ultimo atto, in cui la casa paterna è letteralmente invasa di bianche croci, ad indicare il fallimento di Leonora nel trovare pace e libertà in un Dio in cui la giovane donna ritrova la figura del padre che schiaccia ed opprime.

Immagine

Tutto ciò che si vede sulla scena è proiezione del senso di colpa di Leonora per l’uccisione (vera o “simbolica” del padre): agli occhi velati dall’allucinata psicosi di Leonora, dopo la morte del Marchese di Calatrava il fratello Carlo si trasforma, da innocuo bambino in divisa da scolaretto, in adulto violento e vendicatore, vera e propria macchina da guerra (alla Full Metal Jacket), e ulteriore proiezione del senso di colpa della donna. E anche il sesso, immaginato e desiderato dalla giovane come naturale espressione di libertà e spontaneità, diventa – deformato dal senso di colpa di Leonora – una mostruosa, orrenda espressione di morte, e la scena con Preziosilla al III atto un’orgia fetish che ha il fetore insopportabile dei cadaveri dilaniati dalla guerra. Così, freudianamente, la pulsione di vita si annulla nella pulsione di morte.

Immagine

Nel ruolo di Alvaro, Jonas Kaufmann si dimostra molto più convicente rispetto al recente Manrico debuttato sempre a Monaco lo scorso luglio. Pure, si avverte una certa qual estraneità al personaggio, che viene affrontato in modo piuttosto prevedibile, e senza quel lavoro di scavo interpretativo cui il grande tenore ha dato prova in altri ruoli. Anja Harteros è dal punto di vista vocale piuttosto in difficoltà, ma si riscatta con una grande presenza scenica. Lo stesso si può dire per Ludovic Tézier, il cui canto da autentico declamatore si sposa però benissimo con l’interpretazione aggressiva del personaggio voluta da Kusej. Molto bravi Vitalij Kowaljow, nel doppio ruolo del Marchese di Calatrava e del Padre Guardiano, e Renato Girolami come Fra Melitone, e francamente pessima la Preziosilla di Nadia Krasteva. L’orchestra e il coro (eccellenti!) sono guidati piuttosto maluccio da Asher Fisch, in una direzione imprecisa e schizofrenica per tempi e sonorità.

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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda dollarius@libero.it » dom 29 dic 2013, 15:10

Ciao Francesco!
Devo dire che apprezzo sempre di piu' la tua capacita' di analisi sulle regie. Io non ce l'ho. Per una mente "semplice" come la mia sono necessari giorni di riflessione su cio' che ho visto, devo sedimentare, riflettere, capire.
Infatti e' dal giorno di Natale che sono "ossessionata" da questa Forza. Ero in teatro a Monaco di Baviera. Credo la tua analisi sia piuttosto precisa, pero' ti segnalo che sulle note di regia presenti in sala, purtroppo solo in tedesco, ma corredate da tantissime fotografie, sono citate la tragedia delle torri gemelle, la guerra in Afganisthan ed il carcere di Guantanamo. Quindi l'edificio sventrato che hai visto sono le Twin Towers.
Il motivo per cui ho fatto 500 km il giorno di Natale e' stata soltanto la sconfinata ammirazione che provo per il mio cantante preferito: JK. Posso testimoniare che il successo e' stato enorme, soprattutto dopo Oh tu che in seno agli angeli e dopo il duettone con il baritono. E' un privilegio per me sentire in teatro simili voci.
Sono stati davvero tutti bravi. Il regista a fine spettacolo non si e' presentato sul palco, ma quando si e' aperta la scena della casa bombardata vista dall'alto, uno spettatore e' scoppiato in una sonora risata.
Io ci sto ancora riflettendo, ma, nonostante alcune cadute di stile, alcune cose che toglierei di netto, nel complesso e' uno spettacolo che mi ha colpita e che rivedrei volentieri, non e' andata cosi' per mio marito, che non ha apprezzato. Ognuno "filtra" attraverso la sua sensibilita'.
Approfitto per salutarti e per augurare a tutti ogni bene.
Irina
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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda DottorMalatesta » dom 29 dic 2013, 19:21

Ciao Irina,
sono felice di sentirti!
Ammetto di essere un po' invidioso: questo era uno spettacolo da vedere assolutamente! E sono convinto che Kaufmann sia stato, prevedibilmente, il "pezzo forte" della serata. Pure, a fronte di una linea vocale solida (di certo molto più a suo agio qui che nel Trovatore; certe sfumature vorrei ben vedere oggi come oggi chi le saprebbe fare), continuo ad avvertire una certa "estraneità" al repertorio verdiano che, tanto per dire, non sento nel suo Puccini (Cavaradossi e Pinkerton). Forse c'è la percezione, anche da parte sua, di una certa lontananza stilistica da un repertorio vocalistico come questo, per cui certe durezze, certe "rigidità" rischiano di imbrigliare il suo geniale talento interpretativo. Che c'è, è ovvio. Come c'è la grande personalità. E di certo si è ascoltato un grande Alvaro. Forse non il migliore di sempre (come ogni ammiratore di JK avrebbe sperato di ascoltare). Devo dire che, dal punto di vista scenico, certi sguardi di questo Alvaro avevano avevano una forza tale da bucare lo schermo. Immagino che pelle d'oca dal vivo!!!



dollarius@libero.it ha scritto:Credo la tua analisi sia piuttosto precisa, pero' ti segnalo che sulle note di regia presenti in sala, purtroppo solo in tedesco, ma corredate da tantissime fotografie, sono citate la tragedia delle torri gemelle, la guerra in Afganisthan ed il carcere di Guantanamo. Quindi l'edificio sventrato che hai visto sono le Twin Towers.


E' indubbio che questa Leonora sia una donna d'oggi. I riferimenti visivi della regia di Kusej sono quelli della contemporaneità. Ed è quindi probabile che il senso di colpa di questa allucinata Leonora si confonda con la realtà, alimentandosi di essa. E' la psicosi di una donna d'oggi. In un cortocircuito logico-razionale, questi potrebbero essere i suoi pensieri: "Volevo fuggire da mio padre, ribellarmi a lui. Sesso prima del matrimonio... Ribellione. Libertà. L'ho ucciso... L'ho ucciso... La mia colpa mi sta sempre dinnanzi. E' colpa mia... E' tutta colpa mia... Io, il suo angelo, mi sono macchiata di una colpa che mai potrò lavare. Dovrò essere punita. Dovrò espiare la mia colpa. L'uomo è sozzo. L'umanità non è che lordume. Dio ne ha ribrezzo. Dio mi annienterà, come quegli uomini alle torri gemelle. E mio fratello, come angelo vendicatore mi troverà, e mi colpirà, e il mio corpo ne porterà i segni, come quello di mio padre, come quei corpi dilaniati dalle bombe..." Come vedi per un neurologo a volte è divertente giocare a fare lo psichiatra! :oops: :mrgreen:
Del resto il mondo ri-creato da Kusej è tutto tranne che iper-realista. Anzi, l'impianto scenico (un vero pugno allo stomaco!) del terzo atto o il ritorno ossessivo del tavolo o della figura paterna dimostrano l'esatto contrario: questo è un mondo allucinato, deformato. Quand'anche i riferimenti visivi fossero quelli del mondo di Guantanamo o dell'Afganisthan o di Ground Zero, i personaggi che lo abitano e la vicenda narrata sono il frutto di una mente malata.

Sono rimasto molto "indietro" sull'interpretazione registica della Forza (sono fermo al video dal Met, a quello dal Comunale di Firenze, a quello della Scala, e al video con l'edizione "russa" di Gergiev: nessuna davvero in grado di "scardinare" una concezione "illustrativa" dell'opera come, ma non l'ho visto, nello spettacolo di Pountney). Quindi non so quanto di quello proposto da Kusej fosse "trovarobato". Tuttavia, dal punto di vista dei contenuti questo spettacolo mi sembra sia coerente e, soprattutto, sappia far "risuonare" alcune corde nascoste del capolavoro verdiano. Il che non significa ipso facto condividere le ossessioni o le paure o le convinzioni di Kusej. Nè ritenere che questo sia l'unico modo di mettere in scena Verdi. Assolutamente.

Ricambio con affetto i saluti, e colgo l'occasione per augurare a te e a tuo marito buone festività natalizie e buon 2014.
Fatti viva più spesso!!!

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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda DottorMalatesta » lun 30 dic 2013, 19:33

Ancora qualche altro spezzone:





Ciao,

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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda pbagnoli » mar 31 dic 2013, 12:54

Leggo solo oggi, scusatemi, sono al mare e il collegamento è scarso...
Bravissimo, come al solito, a Francesco Brigo che è riuscito a decifrare splendidamente lo spettacolo.
Grande Irina che segue dappertutto il suo divo!

Ragazzi, altrove si sono sprecati gli insulti verso questo spettacolo e i suoi interpreti che non seguono i dettami della TUC (Tecnica Unica di Canto).
Naturalmente non c'è verso che altrove si sprechi un attimo di tempo a capire...
Un abbraccio a tutti
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda DottorMalatesta » mar 31 dic 2013, 13:35

pbagnoli ha scritto:Ragazzi, altrove si sono sprecati gli insulti verso questo spettacolo e i suoi interpreti che non seguono i dettami della TUC (Tecnica Unica di Canto).


Già...
In uno di questi "altrove" non si sono neppure accorti che il Marchese di Calatrava e il Padre Guardiano erano cantati dallo stesso cantante. :lol: :lol:
Chi popola questo "altrove" si comporta come le tre scimmiette: non vedo, non sento, ma... (stra)parlo! :mrgreen:
Buon anno anche a loro e tante di queste stroncature (così sappiamo come metterci di buon umore!)...

Esiste comunque anche un altro "altrove":

http://www.ft.com/cms/s/2/c7a6b8c2-6ee0 ... z2p3E1nO5n

http://www.br.de/radio/br-klassik/sendu ... r-100.html

http://kurier.at/kultur/buehne/letzter- ... 42.345.138

:roll:

Ciao e auguri!

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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda michele cesareo » mar 31 dic 2013, 20:25

Che gran " bella " testa quella di DM.... ( cosi non rischio di alterare il Patronimico )....
Che spasso !! ( stiamo comunque parlando di cose serie, terribilmente serie....!!, Niente equivoci )
Nel frattempo io ho sforato i tempi ( per due volte mia moglie, alle prese col cenone, mi aveva incaricato di cronometrare i minuti del forno .....ma io seguivo la Forza..... Il Destino mi ha comunque provvidenzialmente aiutato e tutto è finito bene. Ringrazio Euterpe ? ).Buona serata in allegria e serenità a Tutti.
Michele
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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda VGobbi » mar 31 dic 2013, 21:18

Ma daiii ... come si fa a perdere tempo dietro a questa Forza di Kusej con il divastro Kaufmann?

Io mi sono seguito quella trasmessa su Sky Classica diretta da Gelmetti con Machado, Theodossiou, Stoyanova, Scandiuzzi e la regia di Stefano Poda. Volete mettere?
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda michele cesareo » mer 01 gen 2014, 9:27

Caro VGOBBI,
ricorderai certamente una bizzarra "sparata " di Giorgio Streler, allora imperante sulle regie Scaligere .
Mio sogno, disse, è di mettere in scena un Rigoletto con un baritono...naturalmente gobbo.
Erano tempi nei quali una già completata scenografia del Simone ( se non vado errato ) venne sostituita, per evoluzione
di pensiero , ( così si disse !) con una nuova creazione.
Quella sostituita era costata 600 milioni di vecchie lire....( così di disse !)
Sia detto, per carità, senza manco un briciolo di malizia o polemica.
Lo giuro con la mano sul cuore !
Buon inizio d'anno.
Michele
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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda michele cesareo » mer 01 gen 2014, 9:42

Ho cominciato a scorrere dall'inizio..... ( non si sa dove mettere occhi e/o orecchie )
Ringraziamenti e ammirazione per Tutti Voi che avete partecipato/contribuito a questo evento.
Siete come i Pompieri: capaci di Tutto...!!!
Bravissimi !
Michele

PS.: ogni volta che entro nel Sito scopro cose nuove e ragguardevili. Siete tutti Marziani !
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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda michele cesareo » mer 01 gen 2014, 12:42

O tu che in seno agli angeli.....L' ho appena ascoltata !
Che Vi devo dire : JK, a me, mi piace. Sempre, pure quando sbaglia l'ortografia o la sintassi...
Niente segno bleu o rosso, Prof, mi raccomando.
Gli è che, quando canta, JK mi...illumina d'immenso. Scaglia la sua voce nello spazio, " come per raccogliere in un supremo anelito l'anima sua "
Retorica d'altri tempi ? Embè, mi piace lo stesso, come questa forma "apocopata"...
Avrei tante cose da ridire.... su quel suo " lussurioso" modo di "porgere " ,,,,la sua voce, ma è al primo posto nelle mie cliccate. Come la mettiamo ?.....
Non ho il garbo, il vezzo , l'eleganza di Irina ( lieto della conoscenza ) quando invoca ( o impone, con impareggiabile fair play )
l'appartenenza alle " quote rosa " ( in punta di tasto, poiché io scrivo con sola la prima falange del dito indice della mano destra ) mi sovviene la replica del nostro Dottore Enciclopedico a Donna Ebe....altrettanto piacevolissima come quella di Irina ) ma, non ditemi che sono esagerato e non lapidatemi.
Del resto, il nostro" Guaglione", è ancora "criaturo " e quindi avrà tempo e modo di.... ( non sono Napoletano. Sono concittadino di Umberto Giordano.... Inchino ! )
J K è la VOCE allo stato puro. Quando "esubera" mi fa venire in mente Albertone Tomba !
Ho fatto l' en plein in queste due giornate di festa.
Buon pranzo ( come dice quel popò di Francescone che ci ha mandato lo Spirito Santo )e buon pomeriggio musicale.

Michele
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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda marika » mer 01 gen 2014, 15:38

Aiutatemiiii! ....come mai a me Kaufmann non piace?...non mi emoziona???.... eppure dovrebbe avere tutto a posto! bah! peggio per me!
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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda DottorMalatesta » mer 01 gen 2014, 22:00

michele cesareo ha scritto:Che Vi devo dire : JK, a me, mi piace. Sempre, pure quando sbaglia l'ortografia o la sintassi...
Niente segno bleu o rosso, Prof, mi raccomando.

...

Quando "esubera" mi fa venire in mente Albertone Tomba !


Caro Michele,
l'hai detto in effetti in un tono piuttosto desueto... ma è quello che provo anch'io ascoltando JK!
: Thumbup :

marika ha scritto:Aiutatemiiii! ....come mai a me Kaufmann non piace?...non mi emoziona???.... eppure dovrebbe avere tutto a posto! bah! peggio per me!


Ciao Marika,
perché innanzitutto non ci dici cosa non ti piace di Kaufmann? E' il timbro della voce? Il modo con cui canta? Il tipo di recitazione? La dizione? Poi, tranquilla, non è che... devi essere aiutata perché JK non ti emoziona! Qui ad un sacco di gente non piacciono gente come la Caballé, Domingo, Pavarotti, o la Devia... Cantanti che altrove vengono divinizzati. L'importante è discuterne insieme e cercare di confrontarsi sul perché di un dato giudizio.
Un sacco di gente è convinta che dal punto di vista vocale Kaufmann sia pessimo, che sia il "re delle pagliacciate" (relata refero). Personalmente ti posso assicurare che, avendolo ascoltato dal vivo (recital liederistico alla Scala e Lohengrin scaligero) è un cantante sopraffino e un interprete di quelli che ne nascono uno ogni secolo. Però sono il primo a riconoscere (ma altri prima me l'avevano detto e io avevo fatto orecchie da mercante, salvo poi rendermene conto di persona) che il suo Verdi non è all'altezza del suo Wagner.
Non so quanta dimestichezza tu abbia con il repertorio tedesco. Se comunque sei interessata, ti consiglierei comunque di recuperare il suo CD -imperdibile- dedicato a Wagner, o quello -splendido- intitolato "Sehsucht" (tra l'altro diretto da Abbado), oppure la sua incisione della Schoene Muellerin. O i video del suo Lohengrin da Monaco o del Fidelio diretto da Harnoncourt. Oppure il video del suo Lohengrin scaligero (anche su youtube).

In alternativa, prova a paragonare il suo Lohengrin con quello del "grande rivale" (in questo ruolo): Florian Vogt.

Anche a prescindere dal gioco scenico di ben diverso livello, da un lato hai un canto che è una miniera di colori e di inflessioni, espressa da una voce con risonanze bronzee



dall'altro una voce splendida, luminosissima, ma ben più "monotona" e "monocroma"



Si tratta comunque dei due massimi Lohengrin in circolazione, sia chiaro. Però forse il confronto aiuta a capire meglio peculiarità e differenze. Mi sembra che Vogt si rifaccia un po' alla tradizione del Lohengrin "angelo dalla voce d'argento" di un Konya, mentre Kaufmann scavi nel personaggio per far emergere le contraddizioni, la profondità, la complessità interiore del misterioso eroe wagneriano. Sarebbe interessante a tal proposito sentire il parere dell'amico Luca (il massimo esperto italiano, e con pochi rivali al mondo, della storia interpretativa del capolavoro wagneriano)!

In Verdi il discorso è diverso. Molto diverso. Io non sono ferratissimo nella storia dei grandi "don Alvaro". Sarebbe interessante confrontare qualche interprete "storico" di questo ruolo con JK e riparlarne...

Ciao!

DM

P.S.: tieni presente però che io non sono molto titolato a difendere il Kaufamnn cantante verdiano, dal momento che in questo brano io sono uno di quelli che (pur riconoscendo l'indiscutibile, assoluta superiorità vocale di Bergonzi) apprezza un'interpretazione come questa qui sotto. E questo nonostante il fatto che Di Stefano sbagli le parole, gigioneggi, se ne infischi dei tempi, canti con le tonsille al vento e via discorrendo... :mrgreen:
Buon 2014!!!

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Re: La forza del destino - Monaco di Baviera

Messaggioda flipperinodoc » gio 02 gen 2014, 13:29

torniamo al problema di sempre....
fatta salva la regia interessantissima di kusej (resa ancora più interessante dalle note del nostro grande francesco), non si possono nascondere i limiti pesantissimi di questa edizione. mi spiego: per la Harteros (ormai lanciata verso una polifagia verdiana che non porterà a nulla di buono) il problema non è la TUC, che sappiamo non esistere. semplicemente il ruolo di Leonora è scritto per altre voci. il temperamento e la presenza sono eccezionali (soprattutto rispetto ad altre prove) ma... se non ce la fa... non ce la fa. viene semplicemente soverchiata. e quel fisch non la aiuta di certo, scatenando sonorità telluriche quando avrebbe bisogno di un cuscino sonoro ben più delicato (ah.... la differenza tra un battisolfa e un concertatore.....).
quello che mi spaventa è la ovazione alla Harteros dopo un imbarazzante "pace mio dio.....", aria dove avrebbe dovuto giocare le sue carte migliore, ma alla quale è arrivata stremata.... e costretta a prendere fiato ad ogni nota, come un paziente in epa.... :x
anche tezier a mio parere non è certo adeguato al ruolo.
resta JK, finalmente grande in un ruolo verdiano e l'ottimo Kowaljow! sulla krasteva mi censuro.... (tappo le orecchie e lascio che siano gli occhi a decidere) :oops:
quindi? se una grande opera come forza del destino può navigare senza un direttore decente (giammai), senza leonora e senza carlo..... allora abbiamo la migliore edizione degli ultimi 30 anni.....
se la risposta è no.... allora dobbiamo riflettere :oops:

il tutto imhhhhho!
flip polemico ma non troppo
non respira! .... sarà all'ottavo piano!
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