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Samson et Dalila a Roma

MessaggioInviato: mer 10 apr 2013, 16:03
da Luca
Ho assistito ieri alla rappresentazione del Samson di Sainst-Saens qui all'Opera con la regia de Fura del Baus. Spettacolo attraente e diciamolo anche
contro-corrente come avviene spesso con questa compagnia: molte proiezioni filmate anche crude specie nel Baccanale. Pochi colori limtati all'entrata di Dalila con enormi fiori danzanti su fondale blu-celeste, mentre il rosso del fondale e del pavimento era riservato per la grande scena della pseudo-seduzione del II atto. Baccanale (con scene di tortura sado-maso) e tutto il III atto molto lugubre e ad effetto il finale con le colonne di fiori sovrapposti che rovinavano su coro e danzatori. La direzione di Dutoit molto buona: a tratti misticheggiante nei vari passaggi corali del I atto e languida quanto basta nella scena Dalila-Sansone del II. Frenetica ed incalzante nel sostenere le battute tra Le Grand Pretre e Dalila all'inizio del II atto. Malinconica a tratti la scena della macina che accompagnava un Antonenko davvero bravo in tutta l'opera salvo un infortunio al secondo "Dalila" in acuto, dopo "Mon coeur s'ouvre a ta voix". Bene il coro.
Aleksandrs Antonenko è stato un buon Sansone: certo lontano dall'approfondimento visionario di un Vickers, ma anche - e questo è positivo - dalla monotonia di Domingo, oppure da atteggiamenti divistici di un Del Monaco. La voce del tenore mostrava buon settore acuto e anche all'occorrenza una certa grinta, ma soprattutto ripiegamento e comprensione del ruolo come eroe perseguitato (bella l'esecuzione della macina): non bellissima la sua presenza scenica che dava l'idea di un bambinone cresciutello. Olga Borodina - esperta ormai del ruolo - aveva gran presenza scenica, ma la voce in alto accusava qualche tensione, mentre in basso si udivano suoni tendenti al verismo (se ne sono accorti anche due spettatori che stavano davanti a me che hanno sogghignato silenziosamente) e ciò specie nella scena con Sansone del II atto. Un buon e voluminoso centro faceva il resto. Dario Russo era un buon vecchio ebreo, mentre Eichin Azizov era un Grand Pretre efficiente, ma non efferato come si dovrebbe. Uno spettacolo, a mio avviso, di livello medio-alto.
Per la storia e cronaca era un'opera che mancava da Roma dal 1962/63 con Del Monaco e la Simionato e, ancor più indietro, la prima esecuzione assoluta nella capitale si è avuta addirittura nel 36/37 con Stignani-Merli-Granforte-Autori e dirigeva De Fabritiis. Si vede che a Roma... i Filistei non sono molto amati...


Saluti, Luca.

Re: Samson et Dalila a Roma

MessaggioInviato: mer 10 apr 2013, 23:30
da DottorMalatesta
Grazie dell'interessante recensione!
Se ho ben capito la Fura ha realizzato un (prevedibile) spettacolo pieno di "effetti speciali" e tecnologia all'avanguardia (vedi il Ring fiorentino e spagnolo)... Confermi?
Secondo te si sposava con l'opera?
Un caro saluto,
DM

Re: Samson et Dalila a Roma

MessaggioInviato: gio 11 apr 2013, 8:03
da Luca
Secondo te si sposava con l'opera?
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Sul piano del contesto storico no, perché erano evitati i riferimenti al Medio Oriente dove si svolge la vicenda, mentre se ne esasperavano tanto la dimensione sensuale-primaverile quanto le passioni e la brutalità della vicenda (il Baccanale era portato avanti con pochi figuranti che, a coppie, si davano ad esperimenti sadici fino ad issare su corde persone come capretti da macelleria, mentre sul fondale venivano proiettate altre scene di violenza). Tuttavia la brutalità era attutita, se così si può dire, dal fatto che filmati e, sostanzialmente, la scena erano in b/n.

Saluti, Luca.

Re: Samson et Dalila a Roma

MessaggioInviato: sab 07 set 2013, 11:48
da roberto
Buongiorno a tutti. Sono un nuovo iscritto amante dell'opera. Ho visto anch'io quest'opera a Roma e sono uscito profondamente deluso. Premetto che non sono più giovanissimo e forse non sono ancora preparato a queste regie che nulla hanno a che vedere con il dramma che si sta rappresentando. Ho apprezzato molto la direzione, e tutto sommato anche l'interpretazione dei cantanti salvo qualche neo della Borodina. Ritengo che si possa discutere sulle qualità dei vari interpreti che possono essere più o meno bravi, ma sinceramente vedere la scena d'amore più importante dell'opera con delle manine che gesticolavano al di sotto degli amanti beh questa proprio non l'ho capita!!! e mi limito solo a questo particolare. Chiedo scusa agli ammiratori di Fura dels Baus, ma quando sono uscito non sapevo se ero stato a teatro o al cinema.

Re: Samson et Dalila a Roma

MessaggioInviato: sab 07 set 2013, 12:16
da pbagnoli
roberto ha scritto:Buongiorno a tutti. Sono un nuovo iscritto amante dell'opera. Ho visto anch'io quest'opera a Roma e sono uscito profondamente deluso.

Ciao e benvenuto.
Io non l'ho vista, per cui non saprei dire.
Forse l'unico che può risponderti è Luca, che c'è stato.
Io solitamente non sono un amante della Fura, ma questo non vuol dire...
Grazie del contributo!

Re: Samson et Dalila a Roma

MessaggioInviato: dom 08 set 2013, 17:41
da Luca
Benvenuto, Roberto. Anche a me non ha soddisfatto al 100%: l'ho definito attraente come richiamo, ma nella realtà meno provocatorio di quanto la Fura solitamente è capace. Ne ho fatto una breve recensione nella quale ho sottolineato alcuni aspetti che mi parevano singolari. Sapendo che c'era Padrissa e la Fura sono andato a teatro pensando di trovare chissà cosa, ma l'unica cosa che si poteva dire 'dilagante' era il Baccanale 'sado-maso'. Ma non è un'edizione che ricorderò a memoria. Peccato perché l'opera è bella e può suggerire molti spunti scenici da non limitare, come è stato fatto, alle proiezioni.

Saluti, Luca.