L'Olandese Volante alla Scala
Inviato: lun 04 mar 2013, 13:57
Ieri, dopo tanto tempo (l'ultima volta alla Scala e' stata la Walkiria con Tomlinson nei panni di Hunding ed afono ), sono tornato alla Scala ad assistere quest'Olandese, sopra tutto per sentire/vedere Terfel dal vivo.
Che dire? Il cast ha fornito un'eccellente prova, direzione routinier ed in certi frangenti fracassona (ma l'ouverture e' stata ottima) e regia, in non pochi frangenti, incongruente.
Terfel, dicevo, e' stato un Olandese titanico per stazza fisica e per peso vocale. Certe sue esplosioni sonore sono state di grandissimo impatto, oltre che dotato di grande carisma. Un declamato cosi' incisivo, dettagliato, possente ed altrettanto sfumato non l'ascoltavo da parecchio tempo. Personalmente me l'aspettavo più usurato vocalmente, così non e' stato per fortuna.
Felicissima sorpresa e' stata la Senta di una vogliosa, volitiva, focosa Kampe, dotata di un registro acuto invidiabile (impagabile la sua Ballata) e degna di tenere testa nel duetto con un certo Terfel!
Bravissimo pure l'Erik di Florian Voigt. Un Erik dolce, trasognato (un balsamo per le orecchie il suo canto spassionato nel duetto con Senta). Le ottime impressioni, lo stesso tenore, ce li aveva lasciate nel suo Lohengrin scaligero di qualche annetto fa con Gatti sul podio.
Anger nei panni di Daland ci mostra un canto forse poco regale, ma assai funzionale al personaggio. Buona prova pure la sua.
Wortig (Steurmann) fa il suo compitino, mentre inudibile e' la Marie della veterana (ma fu vera gloria?) Plowright.
Che dire? Il cast ha fornito un'eccellente prova, direzione routinier ed in certi frangenti fracassona (ma l'ouverture e' stata ottima) e regia, in non pochi frangenti, incongruente.
Terfel, dicevo, e' stato un Olandese titanico per stazza fisica e per peso vocale. Certe sue esplosioni sonore sono state di grandissimo impatto, oltre che dotato di grande carisma. Un declamato cosi' incisivo, dettagliato, possente ed altrettanto sfumato non l'ascoltavo da parecchio tempo. Personalmente me l'aspettavo più usurato vocalmente, così non e' stato per fortuna.
Felicissima sorpresa e' stata la Senta di una vogliosa, volitiva, focosa Kampe, dotata di un registro acuto invidiabile (impagabile la sua Ballata) e degna di tenere testa nel duetto con un certo Terfel!
Bravissimo pure l'Erik di Florian Voigt. Un Erik dolce, trasognato (un balsamo per le orecchie il suo canto spassionato nel duetto con Senta). Le ottime impressioni, lo stesso tenore, ce li aveva lasciate nel suo Lohengrin scaligero di qualche annetto fa con Gatti sul podio.
Anger nei panni di Daland ci mostra un canto forse poco regale, ma assai funzionale al personaggio. Buona prova pure la sua.
Wortig (Steurmann) fa il suo compitino, mentre inudibile e' la Marie della veterana (ma fu vera gloria?) Plowright.