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Amarcord....(racconta uno spettacolo rimasto impresso)

MessaggioInviato: ven 26 giu 2009, 16:14
da stecca
Scala gennaio 1987

Stavo facendo il servizio militare come carabiniere alla caserma di via Monti e nevicava di brutto, però quella sera era in programma la prima di Salomè che non avevo mai sentito live, ed era prevista Eva Marton un soprano che avevo sentito nella Arianna a Nasso del 1983 con il fenomeno Gruberova quale Zerbinetta. Arrivo verso le 18.30 tanto essendo in divisa da caramba potevo entrare in loggione in piedi e alcuni loggionisti mi vengono incontro con l'aria trasognata dicendo "la Marton sta male ed al suo posto indovina chi han chiamato di urgenza ??" Entrai in loggione ancora sotto choc mentale dalla incredulità poi si spensero le luci a Teatro stracolmo e dopo poco si vide LEI, immobile sul lato sinistro della scena stupenda e avveniristica di Wilson, silenzio assoluto in sala che faceva percepire il momento storico....due ore di prodigi tanto insperati quanto irripetibili, alla fine, dopo le ultime note del maestro, un momento di silenzio e poi....l'uragano. NON HO MAI PIU' sentito un applauso così, la gente urlava come impazzita e c'erano alcuni amici che piangevano....poi LEI come venne quel pomeriggio stesso e senza prove, se ne andò, e le altre recite le fece la Marton.
Ancora oggi dopo 22 anni e passa chi c'era si ricorda quella serata magica dove Montserrat Caballé fischiata 5 anni prima nella sfortunata Bolena e quindi sostituita nel previsto Ernani di apertura mutiana dalla Freni, venne a ricordare al pubblico di Milano chi era stata la Norma che aveva fatto dimenticare la Callas tra i legni di Ceroli, la Lucrezia e Stuarda dei primi anni settanta, la migliore Amelia del Ballo dopo la Price e la migliore Luisa Miller nella fuggevole recita del 1976 con Pavarotti prima della celeberrima Forza del bicentenario del 1978.
Io c'ero.....gran fortuna

Re: Amarcord....(racconta uno spettacolo rimasto impresso)

MessaggioInviato: ven 26 giu 2009, 20:38
da Tucidide
Matilde di Shabran del 2004 a Pesaro con Florez (STRE-PI-TO-SO) e la Massis.

Capriccio con la Fleming diretta da Philppe Jordan a Vienna nel 2008.
La sera prima avevo ascoltato un Faust con gli Alagnas e la regia di Joel che invece è in fondo alla lista... :evil:

Re: Amarcord....(racconta uno spettacolo rimasto impresso)

MessaggioInviato: sab 27 giu 2009, 19:41
da MatMarazzi
Vi sorprenderò, ma per me indimenticabile è stato un Tannhauser a Orange nel 1986.

Era (quasi) il mio primo Wagner, era (quasi) la mia prima opera fuori dall'Italia.
Cantavano Leonie Rysanek e Grace Bumbry, nomi che associavo a un passato mitico, lontanissimo, adorato nelle vecchie foto di riviste e copertine di dischi.
Quella sera, a sedici anni, è cominciata la mia "seconda carriera" di ascoltatore d'opera.

Salutoni,
Mat

Re: Amarcord....(racconta uno spettacolo rimasto impresso)

MessaggioInviato: sab 27 giu 2009, 21:03
da Maugham
Ormai già detto qui sopra.
Senza dubbio il Ring del centenario a Bayreuth. Visto nel 1979.
Sedicenne, per me andare a Bayreuth era come andare su Marte.
Non sapevo niente di Chereau, niente della Ne-neu-Bayreuth ma ero solo un ragazzetto con un'ossessione wagneriana.
Mi aspettavo elmi con le corna e vidi invece quello spettacolo. :shock: :shock: :shock:
Fu, per me, una rivoluzione.
WSM

Re: Amarcord....(racconta uno spettacolo rimasto impresso)

MessaggioInviato: sab 27 giu 2009, 22:09
da Luca
Roma 1979 Teatro dell'Opera:

Donizetti: Lucrezia Borgia con J. Sutherland, L. Roni, E. Zilio, P. Visconti. Direttore R. Bonynge. Spettacolo molto bello (anche se originario di Londra), interpreti con una primadonna alla quale fu fatto l'applauso d'entrata. Non l'ho visto fare a nessuno, almeno dal vivo. Voce leggermente declinante della Sutherland, ma potente come non mai e con le preziosità ed acrobazie vocali che sappiamo, ma anche brava la Zilio, buono Visconti e molto buono Roni.
Da quella volta se c'è Lucrezia Borgia non ci vado.

Saluti domenicali, Luca.

Re: Amarcord....(racconta uno spettacolo rimasto impresso)

MessaggioInviato: dom 28 giu 2009, 9:55
da VGobbi
MatMarazzi ha scritto:Quella sera, a sedici anni, è cominciata la mia "seconda carriera" di ascoltatore d'opera.

Sarebbe ?

Quanto al mio amarcord, senza ombra di dubbio le tre Jenufe digerite una sera dietra l'altra qualche annetto fa alla Scala con la Silja. Mamma mia, non ho pianto tanto in vita mia all'opera come in quelle indimenticabili occasioni.

Re: Amarcord....(racconta uno spettacolo rimasto impresso)

MessaggioInviato: lun 29 giu 2009, 19:59
da pbagnoli
Per me senza dubbio alcuno i Dialoghi delle Carmelitane alla Scala. Era ancora la prima serie di rappresentazioni (non ricordo esattamente l'anno) per cui non c'era la Silja, bensì la Palmer che fu tuttavia una grandissima Vecchia Priora.
Ma fu soprattutto il mio "primo" Carsen: una rivelazione.
Non avevo mai visto uno spettacolo d'opera così e, grazie indubbiamente anche alla presenza della Vecchia Pantegana Marazzi che mi fece da guida spirituale, rimasi estasiato.
Dopo qualche anno rividi lo spettacolo agli Arcimboldi con il mio amico e collega Vittorio: alla fine piangevamo tutti e due senza ritegno.
Da allora è iniziata la mia seconda vita di spettatore d'opera