Lohengrin (Wagner)

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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Maugham » ven 27 set 2013, 9:36

DottorMalatesta ha scritto: E, francamente, a proposito del Rigoletto di Carsen non mi sembra che possa valere l´affermazione di Matteo per cui "se un simbolo non si capisce, vuol dire che non c'è nulla da capire". Qui c´è stato un problema di decodifica del segno/simbolo da parte di... buona parte :mrgreen: del pubblico e della critica, non mi sentirei proprio di dire che in quel Rigoletto non ci fosse nulla da capire...
Fortunatamente noi abbiamo il divino che ci assiste ed illumina!!!!


Caro Malatesta, conoscendoti interpreto in maniera scherzosa la conclusione del tuo brillante post.
Ti prego di aggiungere le faccine altrimenti qualche passante potrebbe caricarmi di una responsabilità che non voglio nè che riuscirei a gestire.
Non sto facendo il civettone, credimi.
Scrivo su OD per divertimento e mi sento libero anche di scrivere cretinate.
Sono molti gli spettacoli che non ho capito e non capirò e che ho liquidato in fretta, in alcuni casi anche con arroganza e presunzione.
Tra l'altro la mia scarsa propensione per il pensiero astratto mi mette subito in una posizione di inferiorità di fronte a spettacoli di alto e complesso contenuto simbolico.
Io cerco sempre il plot.
E quel serpente di Beckmesser me lo fa sempre notare. "A volte forzi il dato per far dire a un regista quello che vuoi tu."
Ti fidi di uno come me? :)


Forse, dico forse, è il caso anche di questo Lohengrin. Lo rivedrò se avrò tempo e voglia. E cercherò di superare l'avversione iniziale.

Questo però non sposta di una virgola quello che Matteo ha scritto e io ho sempre pensato.
Il simbolo deve essere chiaro.
E per chiaro non significa "facile". Ma comprensibile da tutti.
Se io ambiento il Billy Budd in un campo da rugby e gestisco le relazioni di potere e di vessazione e di debolezza tramite le complesse regole del rugby ho scelto un simbolo "facile" (tutti capiscono che si tratta di rugby, basta una palla ovale) ma non ho scelto un simbolo "comprensibile" (in pochi conoscono le regole del rugby e quindi non possono decifrare il mio spettacolo).
In questo Lohengrin il simbolo, anche stando alla recensione da te postata, non mi sembrava così comprensibile da tutti.
Voglio dire, cosa ne sa il wagneriano comune delle gerarchie dei topi da laboratorio? :D
Nel Rigoletto di Aix mi sembrava tutto invece molto leggibile. Realtà e rappresentazione ormai sono concetti digeriti anche dalle signore che vanno a teatro nella pomeridiana prima della canasta con le amiche.
Inoltre il simbolo bisogna anche saperlo gestire.
Nessuno toglie nulla alla grandezza di Neuenfels, ma se vesti da topi i coristi e le coriste e le fai muovere come in una farsa da teatro-ragazzi e ne sottolinei in maniere evidente l'aspetto buffonesco, non puoi pretendere che il tuo pubblico superi l'aspetto dissacratorio e si soffermi sul messaggio "serio" che, per quanto importante sia, tu regista hai volutamente nascosto dietro la buffonata.
Ritorniamo sempre lì. Sulla gestione dei registri narrativi.
Detto questo magari non ho capito niente di quel Lohengrin e, rivedendolo, lo porterò in palmo di mano.
Forse...
Comunque il bello del dibattito è anche questo no? Altrimenti che palle sentirsi dare sempre ragione.... : Nar :

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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda mattioli » ven 27 set 2013, 10:18

Ma tu HAI sempre ragione!
Come quell'altro romagnolo, ricordi? Come si chiamava, puce, tuce, buce?
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda mattioli » ven 27 set 2013, 10:21

PS: io quel Lohengrin l'ho visto almeno tre volte (forse quattro) e l'unica reazione possibile è quella di Fantozzi dopo la Corazata Potiomkin. Sembrava fatto apposta per dare ragione alle anime semplici della "drammaturgia originale".
Peccato perché, per esempio nel duetto Lohengrin-Elsa del terzo atto, senza topi fra i piedi, Neuenfels dimostrava di saper fare il suo mestiere e anche piuttosto bene...
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Maugham » ven 27 set 2013, 11:21

mattioli ha scritto:PS: io quel Lohengrin l'ho visto almeno tre volte (forse quattro) e l'unica reazione possibile è quella di Fantozzi dopo la Corazata Potiomkin. Sembrava fatto apposta per dare ragione alle anime semplici della "drammaturgia originale".
Peccato perché, per esempio nel duetto Lohengrin-Elsa del terzo atto, senza topi fra i piedi, Neuenfels dimostrava di saper fare il suo mestiere e anche piuttosto bene...


verissimo.
Ricordo anch'io il duetto derattizzato come l'unico momento con un senso.
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda DottorMalatesta » ven 27 set 2013, 12:43

Maugham ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto: E, francamente, a proposito del Rigoletto di Carsen non mi sembra che possa valere l´affermazione di Matteo per cui "se un simbolo non si capisce, vuol dire che non c'è nulla da capire". Qui c´è stato un problema di decodifica del segno/simbolo da parte di... buona parte :mrgreen: del pubblico e della critica, non mi sentirei proprio di dire che in quel Rigoletto non ci fosse nulla da capire...
Fortunatamente noi abbiamo il divino che ci assiste ed illumina!!!!


Caro Malatesta, conoscendoti interpreto in maniera scherzosa la conclusione del tuo brillante post.
Ti prego di aggiungere le faccine altrimenti qualche passante potrebbe caricarmi di una responsabilità che non voglio nè che riuscirei a gestire.


Va bene, se costretto aggiungo qualche faccina
: Chessygrin :

Maugham ha scritto:Tra l'altro la mia scarsa propensione per il pensiero astratto mi mette subito in una posizione di inferiorità di fronte a spettacoli di alto e complesso contenuto simbolico.
Io cerco sempre il plot.


Probabilmente anch´io. Mi trovo molto piú a mio agio con un McVicar o un Jones (o un Sellars) che con un Guth, un Carsen o un Konwitschny.

Maugham ha scritto:Forse, dico forse, è il caso anche di questo Lohengrin. Lo rivedrò se avrò tempo e voglia. E cercherò di superare l'avversione iniziale.


Ma che dici del commento sul Wagner Journal? Ti sembra convincente?

Maugham ha scritto:Questo però non sposta di una virgola quello che Matteo ha scritto e io ho sempre pensato.
Il simbolo deve essere chiaro.
E per chiaro non significa "facile". Ma comprensibile da tutti.

...

Inoltre il simbolo bisogna anche saperlo gestire.
Nessuno toglie nulla alla grandezza di Neuenfels, ma se vesti da topi i coristi e le coriste e le fai muovere come in una farsa da teatro-ragazzi e ne sottolinei in maniere evidente l'aspetto buffonesco, non puoi pretendere che il tuo pubblico superi l'aspetto dissacratorio e si soffermi sul messaggio "serio" che, per quanto importante sia, tu regista hai volutamente nascosto dietro la buffonata.
Ritorniamo sempre lì. Sulla gestione dei registri narrativi.



Capisco e ti do ragione.
E in effetti la gestione dei singoli e delle masse (cosí come la cura della recitazione) mi sembrano un aspetto debole dello spettacolo di Neuenfels.

Maugham ha scritto:Comunque il bello del dibattito è anche questo no? Altrimenti che palle sentirsi dare sempre ragione.... : Nar :


Anche se, come dice Alberto, tu hai SEMPRE ragione!
(e se vuoi aggiungo pure la faccina scherzosa!)
: Sailor :

Grazie!

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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda teo.emme » dom 29 set 2013, 22:46

mattioli ha scritto:..Sembrava fatto apposta per dare ragione alle anime semplici della "drammaturgia originale"..

Perché "anime semplici"? Lo chiedo senza polemica...ma perché mai chi apprezza la drammaturgia originale deve essere per forza un sempliciotto?
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Enrico » dom 29 set 2013, 23:45

teo.emme ha scritto:
mattioli ha scritto:..Sembrava fatto apposta per dare ragione alle anime semplici della "drammaturgia originale"..

Perché "anime semplici"? Lo chiedo senza polemica...ma perché mai chi apprezza la drammaturgia originale deve essere per forza un sempliciotto?

Perché Mattioli la pensa così: non sei stanco di tentare di fargli cambiare idea? è una discussione che è stata affrontata più volte, e ognuno di noi è sempre rimasto fermo nelle sue convinzioni: ricominciare mi sembra inutile.
Enrico B.
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Maugham » lun 30 set 2013, 9:46

teo.emme ha scritto:
mattioli ha scritto:..Sembrava fatto apposta per dare ragione alle anime semplici della "drammaturgia originale"..

Perché "anime semplici"? Lo chiedo senza polemica...ma perché mai chi apprezza la drammaturgia originale deve essere per forza un sempliciotto?


ovviamente Teo conosci la risposta.
Alberto ha sintetizzato un concetto.
E tu che ci leggi da tempo dovresti saperlo.
"Anime semplici" sono coloro che pensano e credono e capiscono esclusivamente la drammaturgia originale. Rifiutano tutto quello che si sposti anche di un milliletro dalla didascalia, per cui nell'Opera non esiste nessun sottotesto e sono convinti che, in fondo, la musica poi basti per tutto. Anzi, il regista non serve a niente in quanto pericoloso mediatore culturale.
Ci sono invece persone, tutt'altro che anime semplici, le quali conoscono bene tutte le tendenze attuali in campo di drammaturgia operistica, possono parlare con competenza di questo o di quell'allestimento e seguono spettacoli anche al di là del loro cortile condominiale, tuttavia non apprezzano questi sforzi e continuano a preferire opere allestite alla vecchia maniera.
Il risultato è lo stesso ma le persone no.
E' solo l'apertura mentale il discrimine tra l'anima semplice e quella "complessa".
Che poi sia il telo dipinto o il ratto colorato non è importante....
Ecco, ho interpretato il mattiolipensiero.
Poi magari lui invece voleva dire che tutti sono tonti e solo noi di OD intelligenti e allora lo banno. : Nar : : Nar : : Nar :
WSM
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda mattioli » lun 30 set 2013, 9:59

Perché "anime semplici"? Lo chiedo senza polemica...ma perché mai chi apprezza la drammaturgia originale deve essere per forza un sempliciotto?


Uffa...

ovviamente Teo conosci la risposta.
Alberto ha sintetizzato un concetto.
E tu che ci leggi da tempo dovresti saperlo.
"Anime semplici" sono coloro che pensano e credono e capiscono esclusivamente la drammaturgia originale. Rifiutano tutto quello che si sposti anche di un milliletro dalla didascalia, per cui nell'Opera non esiste nessun sottotesto e sono convinti che, in fondo, la musica poi basti per tutto. Anzi, il regista non serve a niente in quanto pericoloso mediatore culturale.
Ci sono invece persone, tutt'altro che anime semplici, le quali conoscono bene tutte le tendenze attuali in campo di drammaturgia operistica, possono parlare con competenza di questo o di quell'allestimento e seguono spettacoli anche al di là del loro cortile condominiale, tuttavia non apprezzano questi sforzi e continuano a preferire opere allestite alla vecchia maniera.
Il risultato è lo stesso ma le persone no.
E' solo l'apertura mentale il discrimine tra l'anima semplice e quella "complessa".
Che poi sia il telo dipinto o il ratto colorato non è importante....
Ecco, ho interpretato il mattiolipensiero.
Poi magari lui invece voleva dire che tutti sono tonti e solo noi di OD intelligenti e allora lo banno. : Nar : : Nar : : Nar :
WSM


Che bello, avere uno che risponde per te (e che UNO: nientemeno che il Divino : Love : ).
Aggiungerei che quelli cui, per comodità, per sintesi, per fare una battuta, insomma teo.emme perché siamo a caffé a fare due chiacchiere, ho attribuito un'anima semplice sbagliano anche in questo: confondono le didascalie del libretto con la drammaturgia dell'opera. E appunto solo delle anime semplici possono pensare che siano la stessa cosa. Beh, c'è posto per tutti, qui non si vuole convertire nessuno e alla fine di loro è il regno dei cieli, o almeno così mi hanno detto...
Poi, sapete, basta leggere un po' di giornali italiani (per tacer di qualche sito) per rendersi conto che il non pensare è considerata una virtù... e allora più che di anime semplici parlerei davvero di anime sempliciotte (se non fossero spesso anche volgari e offensive, il che, a mio modo di vedere, cambia tutto).
Beh, comunque che barba che noia, come dicevano i miei veri maitres-à-penser...
Buona settimana a tutti

AM

PS: ribadisco la domanda: CHI viene a sentire l'Antonacci che fa Brunilde?
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda VGobbi » lun 30 set 2013, 19:14

L'Antonacci che fa Brunhilde? Mi sono perso qualcosa? :shock:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda teo.emme » lun 30 set 2013, 20:22

VGobbi ha scritto:L'Antonacci che fa Brunhilde? Mi sono perso qualcosa? :shock:

Brunilde nel Sigurd di Reyer...
Matteo Mantica
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda VGobbi » lun 30 set 2013, 20:29

teo.emme ha scritto:
VGobbi ha scritto:L'Antonacci che fa Brunhilde? Mi sono perso qualcosa? :shock:

Brunilde nel Sigurd di Reyer...

Ahhhhh ... mi pareva!!! :mrgreen:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Valentina » sab 29 mar 2014, 20:08

Non so se sto scrivendo nel posto giusto... spero di sì, nel caso avessi sbagliato perdonatemi... :)
ho appena finito di vedere il Lohengrin di Neuenfels e mi ha lasciato con tante domande...
storia bellissima, avvincente, romantica, tragica...musica che colpisce... come tutto quello che ha "creato" Wagner...
mi sono piaciuti i due protagonisti Klaus Florian Vogt e Annette Dasch... vedendola ho trovato dei punti in comune con la storia di Amore e Psiche raccontata da Apuleio: anche qui la bellissima Psiche istigata dall'invidia altrui cede alla curiosità di scoprire chi in realtà sia il suo sposo che non può "vedere" se non di notte... una volta scoperta la sua vera identità è costretta a separarsi dal suo Amore...
bello, a mio parere,il richiamo del contrasto tra cigno nero e cigno bianco quando Ortrude istiga Elsa...
ma proprio non mi è chiara la scelta di ambientare il tutto tra "cavie di laboratorio"... perchè i nobili diventano topi?
Che poi, osservando, mi sono accorta che sono topi all'inizio poi alla fine quando Lohengrin rivela la sua identità e li lascia sono "umani"... forse che sia una rappresentazione simbolica dell'amore e della purezza che eleva l'uomo da animale (topo) a essere Umano?
non so... voi che ne pensate? adesso curioso un po' nei post precedenti... :lol:
Dilegua, o notte!… Tramontate, stelle!… All’alba vincerò!…
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda reysfilip » sab 29 mar 2014, 20:32

Beh quale miglior posto di questo, visto che alcuni forumisti hanno visto questo Lohengrin incriminato alla sua creazione (e so di qualcuno che lo vedrà a breve in loco 8) )
Detto ciò, queste sono state le prime impressioni che ebbi pure io quando vidi quel Lohengrin. Trovai la regia azzeccata in dei punti ed esteticamente assai brutta in altri, anzi molti altri, con sempre questa domanda "Cosa mi stanno a rappresentare questi topi?"
Non so se hai letto il topic, ma alle prime pagine ci sono le recensioni di Matteo, che riporta anche la spiegazione che fa Neuenfelds sul libretto di sala, e il post del Dottore con un'interpretazione presa dal Wagner Journal. Ti consiglio di leggertele.
Tuttavia, a me questo Lohengrin continua veramente a non convincermi. Guardati quello che aprì la stagione 2012/13 della Scala con la regia assai più bella di Claus Guth.
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda mattioli » sab 29 mar 2014, 20:50

No, il Ratthengrin nooo!
Vi prego: il topic dei topi è più lungo della Bibbia...
Tutto quello che si doveva dirne è già stato detto.
In sintesi: fa c... :x
Bello quello di Guth, ma non credo che sia proprio l'ideale per chi si accosta all'opera non avendola mai vista.
Forse meglio una bella tradizionalata, tipo Abbado da Vienna, con le corazze e i cigni (ma c'è il Topone, quindi siamo sempre lì...).
Baci baci

AM
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