Zarevich ha scritto:Di recente ho scritto dell’apertura della stagione teatrale del Bolshoj con la nuova messinscena di Mikhail Pletnev dell’opera “La Dama di Picche”. Nessuno se n’è interessato e nessuno mi ha chiesto come è andata. Però vedo che il minestrone austriaco della seconda freschezza attira l’attenzione particolare. Giuro di non farvi più paura con le notizie dal Bolshoj
E' vero pure io me ne sono dimenticato...mi spiace perchè ho visto il post da te inserito nel forum e ti avevo risposto chiedendoti se saresti andato a vedere quella Dama del Bolshoj...però Mikhail tu mi avevi risposto dicendo che "certamente avresti scritto sul forum" dopo aver assistito allo spettacolo...
Secondo me carissimo Mikhail, non devi averne a male se ci si dimentica di intervenire su un argomento, pure io avevo promesso di dire la mia sugli ascolti della Jenufa tempo fa, ma come potrai vedere non ho più risposto...a volte manca il tempo, a volte ci si concentra su altre cose, a volte si perde anche la voglia.....capita, ma per questo nessuno si deve sentire offeso, io non credo che nessuno di noi intenda offendere nessuno, anzi, tu sai benissimo che i tuoi interventi, così come la tua conoscenza diretta della russia e della sua grande tradizione culturale e musicale è apprezzata tantissimo da tutti noi...
Per quanto riguarda questa Dama di Vienna, premetto che non l'ho vista, quindi sul piano visivo non ho nessun riferimento alla sua messa in scena o quant'altro; l'ho ascoltata in diretta e, sul piano strettamente interpretativo ed esecutivo mi è parsa decisamente interessante.
Certo le pecche non mancano, ma non si può certo considerare una Dama di Halloween...
A tale proposito, vorrei rispondere al post iniziale del simpaticissimo PQYD
Mi spiace contraddire le tue orecchie, ma probabilmente abbiamo ascoltato due cose completamente differenti...
Innanzitutto la Silja, davvero non riesco a capire come si possa cassare in maniera così totalitaria un interpretazione come quella della Silja che, al contrario di quanto tu scrivi, a mio avviso è riuscita benissimo a tratteggiare un vero e proprio personaggio inquietante...e poi trovo del tutto limitato il solo giudizio radiofonico per questo personaggio, qualsiasi grande interprete di questo ruolo si è sopratutto avvalsa della sua personalità mimico-fisica per far emergere questo particolarissimo personaggio...
Quello che scrivi di Shicoff poi ha dell'incredibile...stonato, urlatore e dai suoni bianchicci...certo l'età non è quella adatta per un ruolo come Hermann e la voce a volte gli balla, probabilmente a causa di un diaframma che non tiene più (vista l'età), l'andare a tempo poi non è mai stata una sua prerogativa ne probabilmente un suo particolare interesse (sicuramente un suo vecchio difetto), ma signori miei da qui a descriverlo come hai fatto tu ce ne passa....a mio avviso, Shicoff domenica sera ha superato più che degnamente la parte...nella bellissima aria dove dichiara il suo amore a Liza (forgive me) è struggente e nello stesso tempo inquietante (si comincia già ad avvertire la sua frenesia)
E di Liza che dire? tu scrivi "diligente e noiosetta"...scusa ma non posso fare a meno di sorridere...Martina Serafin ha dato prova convincente con voce robusta, emozionante, sostenuta da una buona tecnica e interpretativamente esauriente...per me la migliore della serata (insieme ad Ozawa).
Leggo inoltre che Dohmen (Tomski) sarebbe stato un Orco, mentre Markus Eiche, sarebbe stato l'unico personaggio per te convincente e la celebre aria di Jeletzki secondo il tuo avviso "non è stata risolta male"...scusa ma sorrido nuovamente, con tutto il rispetto parlando, il baritono Markus Eiche (che francamente non conosco affatto) come Principe Jeletzki non è stato per nulla all'altezza, tenuto conto poi che la grande e bellissima aria di Jeletzki esalta qualità interpretative quali legatura, colore e calore, fiati, note tenute, insomma, un aria nella quale vengono esaltate le maggiori qualità vocali del registro baritonale, beh, il signor Eiche, purtroppo per lui, ha mostrato tutti i suoi limiti e l'aria così come è stata interpretata, è stata il classico esempio di cosa non si dovrebbe fare....
Se consideriamo Ozawa quale unica eccezione della serata, direi proprio che io e te abbiamo ascoltato due opere diverse, forse eravamo sintonizzati su canali differenti
Scherzi a parte, ognuno è libero ovviamente di vedere le cose come crede e come le sente, rimango allibito però dal fatto che i toni da te espressi siano così "negativi" e che l'unica perla bianca sia stata invece proprio un aria che a mio avviso, mi ha causato un momento di cattiva digestione...
Salutissimi.
Teo