La Dama di Picche (Cajkovskij)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Messaggioda MatMarazzi » gio 01 nov 2007, 23:51

Zarevich ha scritto:Di recente ho scritto dell’apertura della stagione teatrale del Bolshoj con la nuova messinscena di Mikhail Pletnev dell’opera “La Dama di Picche”. Nessuno se n’è interessato e nessuno mi ha chiesto come è andata. Però vedo che il minestrone austriaco della seconda freschezza attira l’attenzione particolare. Giuro di non farvi più paura con le notizie dal Bolshoj


Scusa Michail, ma questo continuo lamentarsi è un po' tedioso! :)
Perché non ne hai parlato tu, di quello spettacolo?
Se ritieni che sia interessante perché non hai affrontato tu l'argomento?

E comunque io personalmente, scusami tanto se bestemmio, non mi vergogno di essere più interessato a una nuova produzione di Dama di Picche diretta da un genio come Ozawa, con due debutti di interesse internazionale come quello di Shicoff e della Silja.
Francamente non so se la produzione del Bolchoi sia stata meglio, ma a me questa interessava moltissimo.

Come tutti qua dentro, ti sono molto grato di tutto quello che ci dici della Russia, ma mi interessa anche quello che (di russo o di tedesco o di italiano) viene fatto a Vienna, a Parigi, a Londra.

E poi lo dici tu che quello di vienna era un "minestrone" (così come hai definito "incubo ordinario" quella Lady macbeth nella regia di Jones che è stato uno spettacolo inarrivabile).
De gustibus...
Per me la Dama di Vienna è stata un'interpretazione musicalmente grandiosa.

Detto questo, sono anche io curioso di sapere come l'opera è stata affrontata al Bolchoi.

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Re: La DAMA dei Morti viventi

Messaggioda PQYD » ven 02 nov 2007, 0:51

Non discuto che sia possibile bearsi col balletto della Silja... anche se non mi pare una grande novità, visto che Madame i balletti li fa da almeno 10 anni (vedi Salome al Covent Garden), evidentemente perché poco altro le resta da esibire.

Apprendo inoltre che far ballare il minuetto a una signora anziana di fine XX secolo è un "infinitesimo dettaglio". Allora perché non farle ballare una furlana o una polka? Dettagli... Ma disgrazia ( :roll: ) vuole che la musica di Čajkovskij evochi esattamente il mondo del minuetto... e allora perché trasportare l'azione ai giorni nostri? Forse nella San Pietroburgo di Caterina il denaro non era l'unico metro di giudizio, esattamente come lo è nella Pietroburgo di oggi? Forse un regista non dovrebbe essere in grado di dare nuova vita a un testo senza "barare" in maniera spesso scema (penso alla Lucia andata da poco in scena a Cremona, una Lucia ottocentesca con i famigli di Enrico che brindano all'arrivo di Arturo stile primo quadro di Traviata - fra le risate del pubblico - e le spade rimpiazzate dalle pistole) o insignificante? Ben vengano le trasposizioni, ma che abbiano un senso e non servano solo a ingannare l'occhio proponendo in effetti il solito tritume, altrimenti torniamo a Pizzi & Co, ché l'occhio ne guadagna.

Dimenticavo: la Contessa perfetta, per età e per voce, si chiama Magda Olivero. La Devia deve mettersi a studiare Norma e Straniera... figuriamoci se ha tempo da perdere con la Dama!
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Messaggioda Teo » ven 02 nov 2007, 12:46

Zarevich ha scritto:Di recente ho scritto dell’apertura della stagione teatrale del Bolshoj con la nuova messinscena di Mikhail Pletnev dell’opera “La Dama di Picche”. Nessuno se n’è interessato e nessuno mi ha chiesto come è andata. Però vedo che il minestrone austriaco della seconda freschezza attira l’attenzione particolare. Giuro di non farvi più paura con le notizie dal Bolshoj


E' vero pure io me ne sono dimenticato...mi spiace perchè ho visto il post da te inserito nel forum e ti avevo risposto chiedendoti se saresti andato a vedere quella Dama del Bolshoj...però Mikhail tu mi avevi risposto dicendo che "certamente avresti scritto sul forum" dopo aver assistito allo spettacolo...
Secondo me carissimo Mikhail, non devi averne a male se ci si dimentica di intervenire su un argomento, pure io avevo promesso di dire la mia sugli ascolti della Jenufa tempo fa, ma come potrai vedere non ho più risposto...a volte manca il tempo, a volte ci si concentra su altre cose, a volte si perde anche la voglia.....capita, ma per questo nessuno si deve sentire offeso, io non credo che nessuno di noi intenda offendere nessuno, anzi, tu sai benissimo che i tuoi interventi, così come la tua conoscenza diretta della russia e della sua grande tradizione culturale e musicale è apprezzata tantissimo da tutti noi...

Per quanto riguarda questa Dama di Vienna, premetto che non l'ho vista, quindi sul piano visivo non ho nessun riferimento alla sua messa in scena o quant'altro; l'ho ascoltata in diretta e, sul piano strettamente interpretativo ed esecutivo mi è parsa decisamente interessante.
Certo le pecche non mancano, ma non si può certo considerare una Dama di Halloween...

A tale proposito, vorrei rispondere al post iniziale del simpaticissimo PQYD
Mi spiace contraddire le tue orecchie, ma probabilmente abbiamo ascoltato due cose completamente differenti...

Innanzitutto la Silja, davvero non riesco a capire come si possa cassare in maniera così totalitaria un interpretazione come quella della Silja che, al contrario di quanto tu scrivi, a mio avviso è riuscita benissimo a tratteggiare un vero e proprio personaggio inquietante...e poi trovo del tutto limitato il solo giudizio radiofonico per questo personaggio, qualsiasi grande interprete di questo ruolo si è sopratutto avvalsa della sua personalità mimico-fisica per far emergere questo particolarissimo personaggio...

Quello che scrivi di Shicoff poi ha dell'incredibile...stonato, urlatore e dai suoni bianchicci...certo l'età non è quella adatta per un ruolo come Hermann e la voce a volte gli balla, probabilmente a causa di un diaframma che non tiene più (vista l'età), l'andare a tempo poi non è mai stata una sua prerogativa ne probabilmente un suo particolare interesse (sicuramente un suo vecchio difetto), ma signori miei da qui a descriverlo come hai fatto tu ce ne passa....a mio avviso, Shicoff domenica sera ha superato più che degnamente la parte...nella bellissima aria dove dichiara il suo amore a Liza (forgive me) è struggente e nello stesso tempo inquietante (si comincia già ad avvertire la sua frenesia)

E di Liza che dire? tu scrivi "diligente e noiosetta"...scusa ma non posso fare a meno di sorridere...Martina Serafin ha dato prova convincente con voce robusta, emozionante, sostenuta da una buona tecnica e interpretativamente esauriente...per me la migliore della serata (insieme ad Ozawa).

Leggo inoltre che Dohmen (Tomski) sarebbe stato un Orco, mentre Markus Eiche, sarebbe stato l'unico personaggio per te convincente e la celebre aria di Jeletzki secondo il tuo avviso "non è stata risolta male"...scusa ma sorrido nuovamente, con tutto il rispetto parlando, il baritono Markus Eiche (che francamente non conosco affatto) come Principe Jeletzki non è stato per nulla all'altezza, tenuto conto poi che la grande e bellissima aria di Jeletzki esalta qualità interpretative quali legatura, colore e calore, fiati, note tenute, insomma, un aria nella quale vengono esaltate le maggiori qualità vocali del registro baritonale, beh, il signor Eiche, purtroppo per lui, ha mostrato tutti i suoi limiti e l'aria così come è stata interpretata, è stata il classico esempio di cosa non si dovrebbe fare....

Se consideriamo Ozawa quale unica eccezione della serata, direi proprio che io e te abbiamo ascoltato due opere diverse, forse eravamo sintonizzati su canali differenti :lol:

Scherzi a parte, ognuno è libero ovviamente di vedere le cose come crede e come le sente, rimango allibito però dal fatto che i toni da te espressi siano così "negativi" e che l'unica perla bianca sia stata invece proprio un aria che a mio avviso, mi ha causato un momento di cattiva digestione...

Salutissimi.

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Re: La DAMA dei Morti viventi

Messaggioda Rossiniano » ven 02 nov 2007, 13:26

MatMarazzi ha scritto:
Non piangete sulla nostra sorte ria!
prima o poi la Devia farà una contessa come Dio comanda! :)
...piena di filatini e legatini!
Certo... non a Vienna!
Forse al Filarmonico di Verona!

Salutoni
Matteo


Sul perchè la Silja abbia spesso cantato a Wien non mi soffermo, dovremmo indagare la vita privata della signora e non sarebbe molto bello...

Quanto ad una Contessa cantata e non parlata e pur sempre interprete, ci ha già pensato Magda Olivero a Firenze nel 1974, all'età di 64 anni...prima di debuttare al Metropolitan come Tosca (l'anno dopo).

Certo la Silja è un'interprete, non come quelle sciagurate che pretendono di fare le cantanti d'opera sapendo cantare...che artisti inutili costoro :roll:
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Messaggioda PQYD » ven 02 nov 2007, 14:33

Teo ha scritto:A tale proposito, vorrei rispondere al post iniziale del simpaticissimo PQYD

Salutissimi.

Teo


Mica ho scritto che il baritono mi ha fatto impazzire (l'ho trovato piatto nel fraseggio e schiacciato in acuto) ma per essere un rimpiazzo dell'ultima ora era passabile. A ogni modo cantava meglio degli altri, forse anche per naturale freschezza (dovrebbe essere il più giovane del cast, forse con l'eccezione della Serafin).

Vorrei inoltre far notare che Shicoff ha solo 58 anni... se gli ha ceduto il diaframma, evidentemente la tecnica non era poi così solida. E mi spiace ribadire, ma dall'inizio alla fine e segnatamente nel secondo quadro del secondo atto il buon Neil ha berciato come un matto. Strano che ti abbia disturbato qualche suono non proprio a fuoco del baritono e ti siano sfuggite le urla del tenore.

Quanto alla necessità di vedere la Silja per farsi un'idea sulla sua interpretazione, mi pare che la grandezza di Contesse come l'Olivero e la Pederzini emerga benissimo anche senza il supporto del video. Come sono sicuro del fatto che una Bumbry, oggi, sarebbe memorabile anche solo col supporto radiofonico.

Oh! meraviglia di alcuni cantanti di oggi, che solo dal vivo o con supporti visivi spandono appieno la propria Arte!
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Re: La DAMA dei Morti viventi

Messaggioda Pruun » ven 02 nov 2007, 14:59

MatMarazzi ha scritto:Su coraggio, del mare audaci figli! :)
Non piangete sulla nostra sorte ria!
prima o poi la Devia farà una contessa come Dio comanda! :)
...piena di filatini e legatini!
Certo... non a Vienna!
Forse al Filarmonico di Verona!


Avresti forse qualcosa in contrario a una Contessa della Devia? 8) 8) 8)
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Vienna - 22 giugno 2008

Messaggioda VGobbi » mar 08 lug 2008, 9:18

Chi e' andato alla recita, cosa ci racconta di questa Dama viennese?

Sono assai curioso.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: La dama di Picche - 22 giugno 2008

Messaggioda MatMarazzi » mer 16 lug 2008, 13:12

VGobbi ha scritto:Chi e' andato alla recita, cosa ci racconta di questa Dama viennese?
Sono assai curioso.


Eccoti accontentato, Vit.
Ho messo qualche appunto in backstage.

salutoni,
Mat
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Re: La dama di Picche - 22 giugno 2008

Messaggioda VGobbi » mer 16 lug 2008, 18:27

MatMarazzi ha scritto:
VGobbi ha scritto:Chi e' andato alla recita, cosa ci racconta di questa Dama viennese?
Sono assai curioso.


Eccoti accontentato, Vit.
Ho messo qualche appunto in backstage.

Grazie mille, Mat. Letto d'un fiato (era ora che tornavi a scrivere :evil: ).

Alcune mie considerazioni, sopra tutto sul lato vocale che resta il mio interesse maggiore (anche se ho letto con avidita' e voglia di imparare, le tue impressioni sulla regia innovativa - motivo catalizzatore la Contessa, a scapito della coppia di amanti Hermann e Lisa - e quasi stomachevole - sesso di Hermann con la vecchia morente) della Nimerova. A parte la gravissima perdita dell'assenza di Ozawa (piu' che comprensibile la delusione), avevo sollevato l'impossibilita' della Silja di poter affrontare il personaggio proprio per la richiesta di una vocalita' troppo grave per la cantante. Davvero un peccato ... forse e' stata penalizzata da un teatro grande come quello di Vienna (io non ci sono mai stato). Puo' darsi che a Torino (dove la Silja, a tuo dispetto, riportera' il personaggio della Contessa) riesca a farsi sentire meglio.

Un'ultima cosa. Nella sezione audio hai detto di aver inserito un brano di un registrazione della Dama diretta da Ozawa. Non c'e' nulla!
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Re: La dama di Picche - 22 giugno 2008

Messaggioda Teo » mer 16 lug 2008, 19:17

VGobbi ha scritto:Un'ultima cosa. Nella sezione audio hai detto di aver inserito un brano di un registrazione della Dama diretta da Ozawa. Non c'e' nulla!


Vittorio, Vittorio, non ti smentisci mai...il file audio di Vienna non è nella sezione "Audio" ma nella sezione "Backstage" :evil:
D'altronde bastava solo leggere "bene" l'editoriale del Marazzi per sapere che stava giusto lì e non nella sezione audio, ma del resto tu stesso dici che la recensione di Mat l'hai letta..."tutto d'un fiato"... :twisted:

A proposito della recensione, Mat, correggimi se sbaglio, ma il tono e l'esposizione del tuo scritto, bastano da soli a commentare le sensazioni e quello che ti è rimasto di questa Dama viennese... :lol:

Salutissimi.

Teo
l'idea è creatrice di vocalità...
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Re: La dama di Picche - 22 giugno 2008

Messaggioda Alberich » mer 16 lug 2008, 20:02

Teo ha scritto:Vittorio, Vittorio, non ti smentisci mai...il file audio di Vienna non è nella sezione "Audio" ma nella sezione "Backstage" :evil:

Giuro che non lo vedo :shock:
Mi daresti il link?
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Re: La dama di Picche - 22 giugno 2008

Messaggioda VGobbi » gio 17 lug 2008, 0:22

Teo ha scritto:
VGobbi ha scritto:Un'ultima cosa. Nella sezione audio hai detto di aver inserito un brano di un registrazione della Dama diretta da Ozawa. Non c'e' nulla!


Vittorio, Vittorio, non ti smentisci mai...il file audio di Vienna non è nella sezione "Audio" ma nella sezione "Backstage" :evil:
D'altronde bastava solo leggere "bene" l'editoriale del Marazzi per sapere che stava giusto lì e non nella sezione audio, ma del resto tu stesso dici che la recensione di Mat l'hai letta..."tutto d'un fiato"... :twisted:

Teo, sei troppo stressato. Hai bisogno di un po' di riposo ...
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Re: La dama di Picche - 22 giugno 2008

Messaggioda MatMarazzi » gio 17 lug 2008, 0:29

Alberich ha scritto:Giuro che non lo vedo :shock:
Mi daresti il link?


:oops: hanno ragione Vit e Alberich.
L'intenzione era di inserire il brano nella sezione audio. Purtroppo, per una ragione che ancora non ho capito, l'inserimento non è riuscito.
Forse perché l'mp3 (che dura una decina di minuti) è troppo grosso...
Non so. Proverò a mandarlo a Pietro e vedere se almeno lui ci riesce.

Per quanto riguarda la domanda di Teo...

Teo ha scritto:correggimi se sbaglio, ma il tono e l'esposizione del tuo scritto, bastano da soli a commentare le sensazioni e quello che ti è rimasto di questa Dama viennese...


Be'... forse ho dato un'impressione sbagliata.
Lo spettacolo mi è parso globalmente straordinario: molto buono musicalmente, nonostante la mancanza di Ozawa, e avvincentissimo visivamente.
Certo, mi resta la sensazione di aver visto una replica non particolarmente fedele rispetto a quello che sarebbe dovuto essere lo spettacolo, specialmente per la mancanza di Ozawa.
Comunque... avercene!

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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda Tucidide » mar 14 ott 2008, 20:58

Ho visto ieri sera questa Dama di Picche a Vienna.
Diversamente dal Mat, ho avuto la fortuna di trovare sia Ozawa (grandioso) e Shicoff. Dico fortuna, perché per conto mio Shicoff è stato un Herman straordinario, vocalmente piuttosto sicuro in una parte massacrante, prodigo di spunti di fraseggfio di bell'impatto, nevrastenico e allucinato in maniera per niente scontata, ma al contrario profondamente teatrale. Ho invece trovato Eiche piuttosto noioso come Yeletsky, mentre Dohmen mi è piaciuto abbastanza. La Serafin ha una voce della madonna, e sui primi acuti ti spettina. Però, negli estremi alti urla, strilla proprio, e perde la bella pasta della voce. La sua Liza è comunque stata di bell'impatto, anche scenico (quando ha sceso di corsa la scalinata per accostarsi al cadavere della Contessa, ho potuto apprezzare un ballonzolamento di tutto rispetto... :mrgreen: Ok... fine della nota pittoresca).
La Silja... mi chiedo: perché???? Certo, scenicamente è stata perfetta, e di certo la sua risatazza alla richiesta di Herman è raggelante, ma non c'era un suono a posto in tutta la recita... insomma, non ha le note della parte. Nulla di male: ma perché cantare questa parte?
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda Tucidide » gio 23 ott 2008, 11:00

MatMarazzi ha scritto:talmente contento che non andrò nemmeno a vederla quella Dama...
Come ho scritto in sede di recensione, non credo che quel tipo di tessitura esalti le straordinarie risorse tecniche e vocali di cui ancora la Silja dispone.
Non sarà stata "imbarazzante" (come l'amico Tuc ha scritto... strano per uno che ha trovato superbo nientemeno che "urletto-Joe" Shicoff), però certo nemmeno all'altezza della sua grandezza.

Me lo hai detto tu stesso di persona, Mat: se non si hanno le note per cantare una parte, è meglio non cantarla proprio. Lo dico e lo ribadisco, la Silja è stata imbarazzante perché non riusciva ad esprimere nulla causa una tessitura che non riusciva a gestire.
Non devo essere stato il solo a pensarla così, comunque, visto che il pubblico (che va detto non si è mostrato elettrico) non le ha tributato chissà quali applausi - e occorre sempre fare la tara agli applausi quando si parla di mostri sacri: un Florez riceverà sempre applausi al ROF, un Domingo al Met, una Silja a Vienna: tutto sta a vedere... quanto scroscianti. :wink:

Su Urletto-Joe :D confermo la grande impressione. Sinceramente trovo che la parte di Herman valorizzi appieno le sue qualità, che per l'età che ha non sono affatto poche. Non so come potrebbe affrontare ruoli più cantabili, come se la caverebbe alle prese con scritture più legate (in effetti il fiato non sembra essere più al massimo, e l'emissione è comunque molto tesa), ma per quel ruolo credo che abbia molto da dire.
Io poi non condivido le tue perplessità sulla mancata corrispendenza tra la visione registica di Herman e la realizzazione di Shicoff. Secondo me Shicoff, da grande artista, si è impossessato del personaggio, e l'ha realizzato secondo quelle che erano le sue caratteristiche. Non so se fosse così il personaggio che aveva in mente la regista. Di certo ho ancora negli occhi quella camminata sbilenca ed insicura, e nelle orecchie il tono quasi infantile, puerile, con cui si dichiara a Liza.
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