Dopo molte delusioni liriche dovute a regie a dir poco oscene, finalmente ho assistito ad una Carmen veramente interessante. Cominciamo col dire che il direttore Emmanuel Villaume (debuttante sulla piazza di Roma ha diretto con tempi veloci e molto incisivi che hanno subito riscaldato l'attenzione degli spettatori. Durante l'ouverture una bella trovata è stata un telo rosso sul boccascena simbolo della passione dell'amore ardente e se vogliamo anche del sangue. Personalmente non sono molto propenso per le grandi innovazioni e trasposizioni, tuttavia questa idea mi è piaciuta. Per quanto riguarda la regia, le luci ed i costumi ed i colori in genere direi uno spettacolo veramente stupendo.
Venendo ai cantanti questa recita era nata sotto cattivi auspici: prima è stato sostituito il tenore Antonenko (non si sa perché) poi il mezzosoprano Rachvelishvili una specialista di quest'opera per motivi di salute, ebbene per quanto riguarda Carmen (Clementine Margaine) una voce omogenea in tutti i registri; ottima anche Eleonora Buratto che ha impersonato Micaela che ha riscosso molti applausi finali. Invece per quanto riguarda il tenore Dmytro Popov mi aspettavo di più avendo letto il suo curriculum.
In due o tre circostanze, ha abbassato il tono e sinceramente non mi ha entusiasmato molto. Certo riconosco che io quest'opera in passato l'ho ascoltata da Di Stefano e Del Monaco e non si possono fare paragoni con chi non c'è più però quegli acuti sono molto, ma molto lontani. Ad ogni modo nel complesso una esecuzione veramernte bella!!!