Rinaldo (Händel)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Rinaldo (Händel)

Messaggioda Raffaella » dom 28 ago 2011, 14:43

Glyndebourne, agosto 2011

Ho una particolare preferenza per le opere di Handel, dovuta anche a ragioni affettive, conosco i suoi lavori e ritengo che lui possa essere considerato tranquillamente un genio. Lui e J.S.Bach sono i miei due musicisti preferiti. Questa mia passione per l’autore è stata la ragione principale che mi ha portata a Glyndebourne , per assistere, carica di aspettative, al Rinaldo.
Incomincio subito con le note dolenti tra cui brilla purtroppo l’orchestra. Ne avevo sentito parlare molto bene, pur senza aver avuto mai l’occasionedi ascoltarla dal vivo. Sono proprio dispiaciuta nel dire che l’esperienza non è stata delle migliori: hanno suonato in maniera fiacca, senza grinta, a volte anche in maniera monotona. Nel complesso non sono riusciti, purtroppo, a trasmettere la vivacità che la musica di G.F. Handel di solito comunica.
Altra nota dolente sono stati alcuni cantanti.
Rinaldo ha molte altre arie famose, tra cui spicca tra tutte la bellissima “lascia ch’io pianga”, che è stata eseguita con molto trasporto, direi l’unica aria che Almirena abbia cantato veramente bene che le ha fatto meritare giustamente applausi a scena aperta e molto animati. Tra gli altri interpreti, veramente bravo è stato Luca Pisaroni, nella parte di Argante. Ha una bellissima voce e l’ha saputa usare benissimo. Nel “Sibilar gli angui d’Aletto” si è meritato lunghi applausi calorosissimi anche lui scena aperta. Ho rivalutato molto anche la Sonia Prina, che avevo visto a Ferrara nella parte di Giulio Cesare e che non mi era per niente piaciuta. Ha trasmesso molta energia sul palcoscenico, che ha evidenziato le sue buone doti di recitazione. Continuo però ad avere delle perplessità sulla sua voce, ho come l’impressione che non sia completa, come se le mancasse qualche cosa. Nei “venti turbini” è stata bravissima, ha cantato mentre si trovava a cavallo di una bicicletta sospesa a mezz’aria, pedalando attraverso il palcoscenico, come volando. Ha dimostrato di avere anche del bel coraggio…..
Tutti gli altri interpreti sono da passare sotto un pietoso e penoso silenzio, a parte Tim Mead, un discreto Eustazio che emergeva come di solito emerge il guercio in un mondo di ciechi. Sembravano quasi come dei dilettanti capitati lì per caso e senza avere un’idea del perché! Che delusione, alla fine del secondo atto un “Vo a far guerra” cantato svogliato, povera Armida, proprio fuori luogo, una maga senza un po’ di quel che si dice!
Un discorso a parte, invece, merita la regia di Carsen. Ha avuto il coraggio di rischiare ed ha fatto un bel centro pieno!
E’ stato geniale nel riuscire a trasportare ai nostri giorni, in una scuola pubblica inglese, una vicenda ambientata ai tempi delle crociate.
Tutti gli avvenimenti sono stati rappresentati come un sogno di rivincita di un alunno (Orlando) tormentato da compagni di scuola prepotenti. Questa premessa permette al regista di staccarsi dal limite che gli impone la realtà della vera storia e gli da l’opportunità di portare la narrazione in un ambiente onirico, fantastico, volutamente non coerente, e, perché no, anche comico e grottesco, proprio come lo può essere il sogno ad occhi aperti di un ragazzino. Per cui le biciclette diventano i destrieri, per cui i compagni di scuola che gli danno tormento sono i nemici, gli infedeli da combattere, per cui la battaglia viene rappresentata come una partita di calcio nel cortile della scuola.
Per fortuna a regia ha veramente fatto passare in secondo piano tutto il resto non eccelso. Qualche pezzo di buona esecuzione c’è stato, ma non è abbastanza per un palcoscenico come Glyndebourne.
Ho assaporato comunque lo spettacolo e nonostante le critiche rifarei l’esperienza!
Raffaella
 
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Re: Rinaldo Glyndebourne, agosto 2011

Messaggioda Enrico » dom 28 ago 2011, 15:22

Ho sentito alcune parti della trasmissione radiofonica da Londra in forma di concerto, non abbastanza per giudicare (anche a me è sembrato molto bravo Pisaroni). Essendoci la regia di Carsen spero che si possa presto vedere lo spettacolo in video.
Enrico B.
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Re: Rinaldo Glyndebourne, agosto 2011

Messaggioda Riccardo » dom 28 ago 2011, 18:35

Dal racconto di Raffaella, lo spettacolo sembra interessatissimo!! :D
Ich habe eine italienische Technik von meiner Mutter bekommen.
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Re: Rinaldo Glyndebourne, agosto 2011

Messaggioda pbagnoli » dom 28 ago 2011, 18:54

Riccardo ha scritto:Dal racconto di Raffaella, lo spettacolo sembra interessatissimo!! :D

Davvero!
Raffaella, sarà il caso che ci racconti qualcosa di più su di te, non credi?
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Rinaldo Glyndebourne, agosto 2011

Messaggioda Raffaella » dom 28 ago 2011, 19:08

Che cosa posso dire di me... sono iscritta ai Wanderer da qualche anno. Purtroppo il fatto che vivo a Verona mi impedisce di frequentare i martedì e altre iniziative su Ferrara.Faccio l'abbonamento alla stagione lirica di Ferrara ogni anno e spero che anche il prossimo abbia qualche cosa di interessante. Quando posso viaggio e quest'anno mi sono regalata un biglietto per il Rinaldo. Amo la musica classica da quando ho ricordi. Il mio vecchissimo zio, quando ero piccola per farmi stare brava mi suonava al pianoforte pezzi di JS Bach, e faccio risalire a quel periodo la mia passione.
Da qualche anno, grazie ad un amico, ho esteso la mia passione all'opera e, piano piano mi sto facendo una cultura.
Vi leggo spesso con piacere e vedo, da quello che scrivete che siete dei veri appassionati, soprattutto molto preparati. Mi piace come scrivete, il vostro senso critico.
Grazie
Raffaella
 
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Re: Rinaldo Glyndebourne, agosto 2011

Messaggioda MatMarazzi » lun 29 ago 2011, 17:33

Ciao Raffaella!
E' un grandissimo piacere leggerti qui! E soprattutto è stato un piacere leggere la tua recensione su quel Rinaldo che (almeno a livello scenico) era uno dei grandi avvenimenti dell'estate e che solo tu hai avuto l'onore di vedere.
Da un certo punto di vista, mi aspettavo che l'attesissimo ritorno a Haendel di Robert Carsen non avrebbe deluso.
Devo purtroppo aggiungere che anche le perplessità musicali non mi sono giunte del tutto inaspettate.
Specie sul fronte del cast, che - stranamente per Glyndebourne - esibiva nomi tutt'altro che promettenti.

Una cosa sulla tua rivalutazione della Prina in questo ruolo rispetto al Giulio Cesare (io l'ho sentita dal vivo in Orlando, che comuque è sempre un ruolo Senesino).
Sono anni che vado dicendo che i ruoli scritti per il Senesino sono più gravi di ciò che intendiamo per contralto.
Non esiste una donna, per quanto profonda sia la sua voce, che possa veramente "risuonare" in tessiture simili.
Persino i coltraltisti maschi ci lasciano quasi sempre le penne, finendo per mancare di sonorità e presenza.
Che non sia arrivato il momento di affidare queste parti a un vero e proprio tenore dotato di buon falsetto (lo stesso a cui si dovrebbero affidare i ruoli Nourrit, per inciso)?

Io non ritengo che la Prina sia un genio; in tutti i casi quando canto un ruolo come Rinaldo (scrittura assai più comoda pensata per il castrato Nicolini) è certamente più a sua agio di quando deve violentare il suo registro di petto per restare a gallo in un ruolo Senesino.
Potrebbe essere questa la ragione per cui ti è piaciuta più qui che nel Cesare.

Spero di leggerti molto, molto di frequente! :)
E ancora mille grazie di averci informati su questa importantissima produzione.

Salutoni,
Matteo
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Re: Rinaldo Glyndebourne, agosto 2011

Messaggioda Raffaella » lun 29 ago 2011, 19:05

Refuso!
Intendevo dire Rinaldo, e non Orlando, come ho scritto!
Perdono!
Matteo, scriverò molto volentieri, perchè significherà che avrò visto molte opere.. :P
Ho dato un'occhiata per Acis e Galatea. Ci sono biglietti economici, ma sospetto che siano quelli appesi al lampadario... Ci rifletterò e poi ti farò sapere!
Ciao a tutti
Raffaella
 
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