pbagnoli ha scritto:
Non so, sono perplesso. E tanto, anche.
Voi cosa ne pensate?
Perplesso? Tristissimo e immalinconito.
Di base non sopporto le petizioni (inutili) e ancor più ritengo fastidiose quelle scritte da quegli artisti che parlando della voce tirano in ballo il dono di Dio, la lontananza da casa e dagli affetti (perchè, gli animatori nei villaggi turistici? Tra l'altro sottopagati?), che invocano la salvezza dell'Opera facendo riferimento al luogo in cui è nata, alla Patria, magari anche alla bandiera, alla madre... come Maurizio di Sassonia.
L'Opera non è in crisi.
E' in crisi il sistema gestionale dei Teatri d'Opera in Italia.
Ovvero, in un quadro globale, è in crisi si e no il cinque per cento dell'opera nel mondo.
L'Opera, fuori dall'Italia, se la passa benissimo.
All'estero i teatri sono pieni, le produzioni girano, girano i soldi e gira la qualità. Con alti e bassi, ovviamente, ma l'Opera è ben lungi dall'essere moribonda.
Il nostro sitema gestionale è invece al collasso perchè semplicemente ammorbato da una valanga di costi fissi non giustificati da un'attivà produttiva di tale importanza.
Questo lo capisce anche uno studente del primo anno di economia nemmeno particolarmente brillante.
Quando le vacche sono grasse, certi sprechi (seppur eticamente discutibili) te li puoi permettere. In tempi di vacche magre, no.
Stiamo attraversando una crisi che, per certi aspetti, è molto vicina a quella del 1929. Non lo dico io, lo dicono gli economisti.
Eppure troviamo -faccio un'esempio- la Cgil scaligera (gli altri sindacati si sono detti contrari) che ha rivendicato la settiamana scorsa il pagamento di una quota aggiuntiva allo stipendio concordata nel 2008 sollecitando il sindaco Moratti a trovare i quattrini per ripianare il buco nel bilancio che rende impossibile il pagamento di questa somma. Sapete a quanto ammonta il buco? 100.000 euro? No, QUATTRO MILIONI!
http://delteatro.it/news/2011-01/scala-rischio-sciopero-il-16-per-la-prima-di-cavalleria-e-pagliacci.phpOviamente non c'è stato nessun ripiano e quindi è saltata la prima di Cav e Pag. Si restituisce l'incasso, si pagano lo stesso i cachet, si paga il personale RAI che era lì per la diretta radio, si paga il personale audio-video per la diretta in alta definizione nei cinema, e così il buco magari è cresciuto del 10 o del 20%.
Trovo la cosa, di questi tempi, imbarazzante.
Ed è più che giustificato, per usare le parole del Sig. Antoniozzi, l'atteggiamento dei media che "distillano accuse velenose, talvolta volgari."
Che altro c'è da fare?
E, soprattutto, cosa può fare, di concreto, Napolitano se non vendere un pezzo di Quirinale per pagare l'aggiunta allo stipendio che gli scaligeri reclamano?
Ovviamente esagero per amor di forum... ma neanche tanto.
WSM