Voce verdiana?

Complice la vicinanza con l'anniversario della nascita - e scusandomi in anticipo se la cosa appare un po' puerile - trovo il coraggio di formulare pubblicamente il quesito che da un bel po' mi ronza dentro: Cos'è la voce verdiana? Domanda che fa il paio con l'altra questione: Cosa si intende per accento verdiano?
Molto spesso mi capita di leggere o di sentire frasi come: "Il tenore xy, cui temerariamente la direzione ha affidato il ruolo di Radames, non sa nemmeno cosa sia l'accento verdiano!" o viceversa: "Il soprano yz - splendida Leonora al Comunale di Roccacannuccia nella stagione 1939-40 era dotata di tutte le risorse tecniche della vera voce verdiana!" Ebbene, non ho ancora capito se si parla di caratteristiche in qualche modo "oggettive" o di aspetti sostanzialmente legati gusto personale (e allora c'è poco da fare).
Per quanto mi riguarda, faccio fatica a riconoscere dei requisiti ad hoc del cantante verdiano a meno che non siano quelli, per me del tutto ovvi, di essere in grado di soddisfare le esigenze dello spartito e di rispettare la drammaturgia sottesa al ruolo. Ma sono esigenze che mutatis mutandis sono sottese a tutti gli autori, non certo un'esclusiva verdiana.Oltretutto stiamo parlando di un compositore che "copre" sessant'anni di vita musicale: è mai possibile - se non a costo di astrazioni spericolate - che sussistano requisiti costantemente validi per un arco che da Oberto giunge a Falstaff? Va a finire, forse dirò una bestemmia, che è molto più facile definire il cantante rossiniano o il cantante belliniano. In verità almeno a me riesce più semplice tracciarne l'identikit!
In "negativo", poi, mi sento di dire questo (ma anche qui con un certo senso di insoddisfazione).
1) E' di per se indispensabile avere "una voce grossa così" per cantare bene Verdi? NO!
2) Per cantare Verdi è necessario un timbro privilegiato? Non credo!
2) E' necessaria un'estensione fenomenale con coloratura funambolica e acuti al fulmicotone? Nemmeno!
Saluti a tutti e buon compleanno Maestro Verdi!

Molto spesso mi capita di leggere o di sentire frasi come: "Il tenore xy, cui temerariamente la direzione ha affidato il ruolo di Radames, non sa nemmeno cosa sia l'accento verdiano!" o viceversa: "Il soprano yz - splendida Leonora al Comunale di Roccacannuccia nella stagione 1939-40 era dotata di tutte le risorse tecniche della vera voce verdiana!" Ebbene, non ho ancora capito se si parla di caratteristiche in qualche modo "oggettive" o di aspetti sostanzialmente legati gusto personale (e allora c'è poco da fare).
Per quanto mi riguarda, faccio fatica a riconoscere dei requisiti ad hoc del cantante verdiano a meno che non siano quelli, per me del tutto ovvi, di essere in grado di soddisfare le esigenze dello spartito e di rispettare la drammaturgia sottesa al ruolo. Ma sono esigenze che mutatis mutandis sono sottese a tutti gli autori, non certo un'esclusiva verdiana.Oltretutto stiamo parlando di un compositore che "copre" sessant'anni di vita musicale: è mai possibile - se non a costo di astrazioni spericolate - che sussistano requisiti costantemente validi per un arco che da Oberto giunge a Falstaff? Va a finire, forse dirò una bestemmia, che è molto più facile definire il cantante rossiniano o il cantante belliniano. In verità almeno a me riesce più semplice tracciarne l'identikit!
In "negativo", poi, mi sento di dire questo (ma anche qui con un certo senso di insoddisfazione).
1) E' di per se indispensabile avere "una voce grossa così" per cantare bene Verdi? NO!
2) Per cantare Verdi è necessario un timbro privilegiato? Non credo!
2) E' necessaria un'estensione fenomenale con coloratura funambolica e acuti al fulmicotone? Nemmeno!
Saluti a tutti e buon compleanno Maestro Verdi!


