allestimenti storici. Che ne pensate?

problemi estetici, storici, tecnici sull'opera

Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham

Re: allestimenti storici. Che ne pensate?

Messaggioda TaO » mar 10 apr 2012, 20:46

pbagnoli ha scritto:

Ti sei spiegata benissimo, ma... sai che c'è?
Se non hai niente da dire.
Se hai stabilito che la tua missione nel mondo è redimere geovisticamente l'umanità che non capisce.
Se hai capito che a distruggere fai meno fatica che a costruire (anche perché non hai uno straccio di argomento utile per costruire).
Se hai realizzato che muovere le chiappe in giro per il mondo è molto più difficile che sintonizzare la radio a galena.
Se hai postulato che tanto a prescindere (come si diceva quand'ero giovane) hai ragione tu, e gli altri non contano.
...ecco che hai automaticamente in mano il biglietto dello spettacolo sbagliato, quello che ti fa dire "haivistocheciavevoragioneio", perché se prendessi il biglietto di quello giusto dopo saresti costretto ad ammettere - se fossi onesto, cosa che raramente è - che forse non avevi capito un c***o.
Il che, probabilmente, è la diagnosi corretta, tanto per rimanere a metafore di area medica.

Che dirti, amica nostra?
Diffida di chi usa i paroloni.
Oppure sfidalo a spiegarteli.
Non ne sarà capace, oppure ti insulterà :lol:


Ho capito credo il perchè della mia avversione in merito:((, grazie :roll:

A proposito di allestimenti/recuperi, m'è venuto in mente un altro allestimento/investimento che mi incuriosì talmente tanto da avvicinarmi verso quell'opera..che sconoscevo se non per le scene-cardine (io ho un limite serio con le opere in lingua diversa dall'italiano..ma questo è un MIO limite che riesco a smussare solo se mossa da grande curiosità..e quello fu il caso..): m'incuriosì, lessi notizie su autore, trama travagliata, edizioni varie..con o senza atto polacco... e blablabla vari e poi quando uscì in versione-studio coi Berliner comprai il cd in questione ...: sto parlando del B. Godunov di una trentina d'anni fa in scena a Londra...direzione Abbado, regia Tarkovski ..

Su youtube si trovano i video di una edizione S.Pietroburgo che uscì in dvd..

E a proposito di critica-recensione costruttiva, metto il link di quella dell'edizione a Vienna anni dopo, del musicologo Sablich...

http://www.sergiosablich.org/dettaglio.asp?L1=55&L2=228&L3=233&id_inf=635&cerca=ek
Quel sito, in memoria, per esempio per me è una specie di piazzetta-appuntamento dove ripassare-spulciare sempre volentieri.
TaO
 
Messaggi: 60
Iscritto il: lun 19 mar 2012, 17:06
Località: Siciliana

Re: allestimenti storici. Che ne pensate?

Messaggioda Alberich » sab 05 mag 2012, 20:58

Un Rinaldo rimesso in scena seguendo bozzetti, illuminazione ecc d'epoca...a occhio, è una roba più "fondamentalista" rispetto ai maestri riportati sopra.
Certo che in video non ha molto senso, ma forse ci si riesce a fare un'idea.
http://www.youtube.com/playlist?list=PL88A39C016E0297C8
Visto che non ho avuto tempo di intervenire, vi giro almeno questo link.
Avatar utente
Alberich
 
Messaggi: 693
Iscritto il: gio 12 apr 2007, 19:09

Re: allestimenti storici. Che ne pensate?

Messaggioda MatMarazzi » lun 07 mag 2012, 21:38

Alberich ha scritto:Un Rinaldo rimesso in scena seguendo bozzetti, illuminazione ecc d'epoca...a occhio, è una roba più "fondamentalista" rispetto ai maestri riportati sopra.
Certo che in video non ha molto senso, ma forse ci si riesce a fare un'idea.


L'esempio è calzantissimo! :)
E' proprio il suo fondamentalismo a renderlo interessante (a proposito, grazie mille dei link).
Dobbiamo però premettere che in questo tipo di fondamentalismo... siamo ai primi passettini.
Siamo ancora alla fase in cui ci si muove come manichini cercando di imitare un linguaggio che non ci appartiene più.
L'effetto e il risultato ricorda i primi tentativi di eseguire la musica antica su strumenti "originali"... Anche allora poteva sembrare che la cosa non avesse molto senso (e meglio quindi tornare ai Gluck sull'orchestra brahmsiana diretti da Solti).
Poi però, se queste operazioni (che dunque già esistono e non sono il semplice frutto delle mie farneticazioni) doessero continuare, si arriverebbe sicuramente a rendere vivi e moderni anche questi gesti, proprio come ci siamo arrivati con gli effetti e le sonorità che abbiamo recuperato dalla prassi secentesca.
Che... è quel che mi auguro io.

Grazie infinite, Alby, di aver arricchito il dibattito con questo esempio che rende benissimo l'idea.
Salutoni,
Mat
Avatar utente
MatMarazzi
 
Messaggi: 3182
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 12:34
Località: Ferrara

Re: allestimenti storici. Che ne pensate?

Messaggioda doncarlos » mar 08 mag 2012, 12:49

È il mio primo intervento, e mi sembra ci voglia un minimo di presentazione: :D
Genovese, medico in pensione, 65 anni, dall'età di 10 agganciato dall'opera che, come dice mia moglie, è la sua rivale, noto (o famigerato?) ad alcuno tra voi.
Amo alcune voci storiche, amo alcune voci di oggi, ma anche amo il teatro d'opera di regia. Per dire, il Parsifal di Herheim cui ho avuto la fortuna di aqssistere a Bayreuth è uno dei cinque/dieci spettacoli più belli che mi sia capitato di vedere.
Dopo la (per me funesta) parentesi Muti mi sono riabbonato alla Scala, e così mi è toccato soffrire alla Tosca (dico qui che ho trovato la direzione di Luisotti di un clangore insostenibile e la regia di Bondy antidiluviana).

Nonostante la ormai :cry: cinquantennale esperienza, vado all'opera sempre come fosse la prima volta, con animo aperto all'emozione e al divertimento: che poi questi mi possano arrivare dai cantanti, dal direttore, dalla messa in scena, li accetto: ma se poi mi arrivano da tutti questi elementi , allora c'è il vero, purtroppo raro, godimento. Devo dire che recentemente alcuni spettacoli (per esempio Onegin di Tcherniakov o Contes di Carsen) mi hanno fatto superare gli oggettivi limiti di alcuni cantanti e della direzione.

Vengo al punto.
Confesso che spesso mi perdo nelle vostre discussioni e quindi mi scuserete in anticipo se ripeto cose già dette :oops:

Allestimenti storici? E perchè no? Qualche tentativo è già stato fatto. Ricordo un Tannhäuser a Firenze che riprendeva una delle prime messe scene ottocentesche. Cantanti così così, direzione idem: ma la regia era del compianto Klaus Michael Grüber, cioè di uno che sapeva il fatto suo. Perché riproporre, come fa la Scala, Aida o Nozze di Figaro con le ancora splendide scenografie di Lila De Nobili e Ezio Frigerio, affidandone poi la riproposta della regia a modesti mestieranti che seguono pedissequamente il libro di regia? Io dico, usiamo queste scene, ma affidiamo la regia a qualcuno che sia in grado di effettuare una ricostruzione filologica o di partire da quelle e creare una cosa nuova.

E poi, rimane il problema canto. Siamo così sicuri che un allestimento di Wieland Wagner, in cui a suo tempo agivano le Mödl e Varnay, i Windgassen, gli Hotter farebbe lo stesso effetto con, poniamo, una Dalayman o una Watson, un Gould, un Pape? Forse con l'Herlytzius... (visto che la Denoke ha dato forfait...) Perché lo mspazio scenico bisogna comunque abitarlo.

Mi sono dilungato anche troppo per le mie abitudini

Un saluto a tutti
doncarlos
 
Messaggi: 13
Iscritto il: gio 03 mag 2012, 12:24

Re: allestimenti storici. Che ne pensate?

Messaggioda MatMarazzi » mer 09 mag 2012, 0:42

doncarlos ha scritto:Genovese, medico in pensione, 65 anni, dall'età di 10 agganciato dall'opera che, come dice mia moglie, è la sua rivale, noto (o famigerato?) ad alcuno tra voi.


Ma sei Maurizio? :)
Se sì, Signori vi presento uno dei maggiori collezionisti e dei più illuminati cultori che ci siano in Italia.
Davvero un superbo acquisto per la notra comunità.
Se non sei lui, ti rivolgiamo ugualmente un benvenuto affettuoso tra noi.

Per dire, il Parsifal di Herheim cui ho avuto la fortuna di aqssistere a Bayreuth è uno dei cinque/dieci spettacoli più belli che mi sia capitato di vedere.


E ti assicuro che la Salome a Salisburgo (festival di Pasqua) era addirittura meglio, mille volte più coerente, compatta e pazzesca! :)
Gli Americani (che io adoro anche per il loro senso della sintesi) hanno definito Herheim "the fucking genius". :)
Quest'anno riprendono la Salome a Copenhagen: certo... non ci saranno più i Berliner e Rattle, ma consiglierei a tutti di prendere un aereo e andare a vedersela, anche perché (ahimé) non esistono video.

Allestimenti storici? E perchè no? Qualche tentativo è già stato fatto. Ricordo un Tannhäuser a Firenze che riprendeva una delle prime messe scene ottocentesche. Cantanti così così, direzione idem: ma la regia era del compianto Klaus Michael Grüber, cioè di uno che sapeva il fatto suo. Perché riproporre, come fa la Scala, Aida o Nozze di Figaro con le ancora splendide scenografie di Lila De Nobili e Ezio Frigerio, affidandone poi la riproposta della regia a modesti mestieranti che seguono pedissequamente il libro di regia? Io dico, usiamo queste scene, ma affidiamo la regia a qualcuno che sia in grado di effettuare una ricostruzione filologica o di partire da quelle e creare una cosa nuova.


O meglio, entrambe le cose...
Come ho cercato di dire fin dall'inizio di questo thread, noi non dobbiamo inventarci dal nulla l'ipotesi di questa nuova (io spero) tendenza: cosa succederebbe ce lo ha già detto la storia il giorno in cui abbiamo cominciato a ricostruire le prassi musicali antiche.
Ciò a cui abbiamo assistito è stata appunto una stranissima ed esaltante sintesi di archeologia e invenzione.
A mano a mano che si penetravano i segreti delle musiche più lontane da noi, contemporamente se ne ricavano stimoli sconvolgentemente moderni: non a caso negli anni 70-90, i giovani che snobbavano la grande tradizione ottocentesca (che sentivano vecchia) si esaltavano sui nuovi haendeliani (che sentivano attualissimi).

Per ora l'idea di riallestire regie storiche e riscoprire l'immagine drammatico-musicale di secoli fa ci fa venire in mente solo un gesticolare artefatto e manierato... ma la storia della filologia musicale ci ha dimostrato che questa sarebbe solo la prima fase.
Al traguardo finale troveremmo invece registi corrispondenti a ciò che Jacobs e Gardiner sono per la musica antica.
Filologi? Studiosi del passato? sì certo, ma allo stesso immensi "creatori".

E poi, rimane il problema canto. Siamo così sicuri che un allestimento di Wieland Wagner, in cui a suo tempo agivano le Mödl e Varnay, i Windgassen, gli Hotter farebbe lo stesso effetto con, poniamo, una Dalayman o una Watson, un Gould, un Pape? Forse con l'Herlytzius... (visto che la Denoke ha dato forfait...) Perché lo mspazio scenico bisogna comunque abitarlo.


Anche questa è un'obiezione legittima (e che infatti già altri nel corso del thread hanno sollevato) ma che non tiene conto dell'esperienza storica.
Se infatti fosse vera (che senso ha fare Wieland senza la Moedl), dovremmo anche chiederci come si possa fare la Norma e la Sonnambula senza Giuditta Pasta.
La Callas ha insegnato al suo secolo quale fosse la verità di Vincenzo Bellini, di Felice Romani e persino di Giuditta Pasta; grazie a lei tutti ora sappiamo qual'è il misterioso "quid" che collega Amina a Norma.
In questo senso è stata una filologa, ovvero l'elaboratrice di un linguaggio sonoro, musicale e poetico finalmente in grado di valorizzare le specificità del Romanticismo belliniano.
Ma allo stesso tempo (proprio come Gardiner e Jacobs) è stata la più geniale delle "creatrici": non era un clone della Pasta, sicuramente non cantava e non recitava come lei; ancora più sicuramente non ne condivideva l'orizzone storico e culturale.
Eppure anche lei - come Gardiner e Jacobs - ci ha dimostrato che più si scava alla ricerca di segreti passati, sepolti nei secoli, più si portano alla luce verità del presente.

Ecco perché si può recuperare Wieland anche senza la Moedl, almeno secondo me.

Un salutone e ancora benvenuto tra noi.
Matteo
Avatar utente
MatMarazzi
 
Messaggi: 3182
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 12:34
Località: Ferrara

Re: allestimenti storici. Che ne pensate?

Messaggioda doncarlos » gio 10 mag 2012, 17:27

Ma sei Maurizio? :)
Se sì, Signori vi presento uno dei maggiori collezionisti e dei più illuminati cultori che ci siano in Italia.
Davvero un superbo acquisto per la notra comunità.
Se non sei lui, ti rivolgiamo ugualmente un benvenuto affettuoso tra noi.


Ebbene, sì, son quel desso: grazie per le belle parole.

O meglio, entrambe le cose...

Sono del tutto d'accordo, hai chiarito meglio il mio pensiero.

Anche questa è un'obiezione legittima (e che infatti già altri nel corso del thread hanno sollevato) ma che non tiene conto dell'esperienza storica.
Se infatti fosse vera (che senso ha fare Wieland senza la Moedl), dovremmo anche chiederci come si possa fare la Norma e la Sonnambula senza Giuditta Pasta.
Ecco perché si può recuperare Wieland anche senza la Moedl, almeno secondo me.

Io non ho detto che non si possa: solo penso che, come la Callas era evocativa di una Pasta, così oggi dovremmo poter disporre di cantanti in grado di evocare una Moedl, un Hotter e via dicendo. Gli allestimenti di Wieland presupponevano quel tipo di personalità, in grado di riempire lo spazio scenico e vocale (questo non dobbiamo domenticarlo) con prepotenza. Esattamente come oggi vediamo una Rusalka affidata a una Papatanasiù, a un White, modestissimi cantanti ma nelle mani di Herheim, grandi interpreti perché consustanziali alla sua visione.

A presto e saluti a tutti

Maurizio
doncarlos
 
Messaggi: 13
Iscritto il: gio 03 mag 2012, 12:24

Re: allestimenti storici. Che ne pensate?

Messaggioda TaO » gio 10 mag 2012, 18:45

Lo spunto "Rinaldo" di Alberich lo trovo pertinentissimo anch'io : Thumbup : perchè è un buon esempio di cosa significhi offrire accesso ad un ampio repertorio/nicchia senza avere come mira un successo di pubblico indistinto/disabituato a usare i cinque sensi disponibili a mò di radar a caccia di "ciò che non si è già sentito/assimilato".
Io penso ci si trovi davanti ad un doppio bivio :shock:

- Recupero d'allestimento di opera "arcinota" e "arciassimilata" ben inquadrata in una cornice rigida?
Con tutti i vari "come la suonava caius o la cantava sempronias o la costumizzava tizius..o la messinscenava altercajus...)

- Recupero d'allestimento di opera "semi-ignota" in cui mettersi alla prova proprio nell'intento di esplorare-riscoprire-innovare un'ala-repertorio che NON coincide con alcuna cornice rigida già percorsa-codificata o convenzionata come scriverebbe Marazzi?

In entrambi i casi, in sintesissima, occorre un mix-cast in cui ci siano pionieri-temerari inconscienti e consapevoli insieme (aaa. manicomino artistico cercasi)...insomma delle bande disarmate pronte a far arte (e poco pronte a seguire la moda)...
sulla differenza tra Arte(maiuscolo) e moda (microscoppico) poi ci scrivo su la prox :oops:

ps. Benvenuto a DonCarlo : Thumbup :
TaO
 
Messaggi: 60
Iscritto il: lun 19 mar 2012, 17:06
Località: Siciliana

Precedente

Torna a questioni generali

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron