Gli Anni Settanta sono stati quelli che hanno maggiormente caratterizzato le preferenze esecutive di quelli della nostra generazione, grazie anche e soprattutto all'industria discografica che vedeva il massimo impulso. Karajan, la Deutsche Grammophone, Domingo, la Ricciarelli; ma anche Pavarotti, Sutherland, Milnes (che in Italia abbiamo conosciuto praticamente solo grazie ai dischi) sono tutti elementi fortemente caratterizzanti che hanno segnato la prassi esecutiva di quegli anni permettendo la formazione del gusto di tutti gli ascoltatori di quegli anni che, ancora adesso, devono confrontarsi con quei modelli estetici.
Minimalismo vocale e musicale da un lato, ed edonismo esecutivo dall'altro: se ci pensiamo, ancora oggi ci confrontiamo con questi criteri e siamo ancora lì a chiederci se il "Parsifal" Deutsche Grammophone di Karajan (per il vero, non più Anni Settanta, ma figlio di quell'epoca) sia o no la migliore incisione operistica di sempre.
Voi cosa ne dite?