melomane ha scritto:però anni fa ho seguito una trasmissione radiofonica in cui si rileggevano frammenti e passaggi insistendo sul ritmo percussivo ad essi associato nelle rappresentazioni classiche.
Sapessi come ti capisco...
Giusto in paio di anni fa, feci un lavoro per un liceo coreutico sulla lettura delle Baccanti con ragazzi di 14/15 anni di età....beh, applicando semplicemente il senso della ritmica con la quale veniva "declamata" la parola, e dopo aver provato e riprovato pause e accenti prefissi, il risultato fù a dir poco "STRABILIANTE".
Senza voler con questo peccare di immodestia, vi posso garantire che avevamo ottenuto una vera e propria "interpretazione".
Nel canto (provato pure sulla mia pelle) si può impostare, pur con le dovute differenze, lo stesso concetto per vedere già fin dalle prime prove un risultato inaspettato.
Purtroppo l'interpretazione viene troppo spesso relegata alla sola "immedesimazione del personaggio" senza tener conto che la costruzione della frase e di ogni singola battuta, verte innanzitutto su concetti prevalentemente tecnico-musicali (ovvero pause, accenti, dinamiche, metriche, ecc...).
Peccato che questo sempre meno frequentemente venga insegnato e trasmesso dagli addetti ai lavori (insegnanti, conservatori, direttori, ecc. ecc.).
Salutissimi.
Teo