La Rondine (Puccini)
Inviato: dom 07 ott 2007, 23:42
MatMarazzi ha scritto:fadecas ha scritto:un’interprete “ideale” del ruolo di Magda dovrebbe avere nel canto di conversazione la sottigliezza e il disincanto di una grande Marschallin..
E non di una Salome? Lo dico perchè esiste l'edizione (in tedesco) cantata da Ljuba Welitsch.
Io ho i brividi tutte le volte che penso a questa monumentale interprete straussiana, Donna Anna per Fuertwangler, Amelia del Ballo con Gui, Salome per lo stesso Strauss... che fa di Musetta e Magda dei capisaldi del suo repertorio.
La conosci?
Salutoni
Matteo
Sono grato a Matteo per lo spunto, che mi ha indotto a procurarmi l’edizione di Rondine in lingua tedesca ripresa dal vivo nel ’55 (dir. Meinhard von Zallinger) e avente Ljuba Welitsch per protagonista.
La trasposizione della Rondine in clima e in gusto danubiano conferisce molto a quel sapore asburgico cui accennavo nel mio intervento. Anzitutto, per la direzione scintillante e vivacissima, nonché per il lusso del cast di contorno (Dorothea Siebert come Lisette, Anton Dermota come Ruggero, Waldermar Kmentt come Prunier, Walter Berry come Rambaldo).
Sottolineo in particolare la prova di Dermota, che rende benissimo con il suo timbro un po’ raggelato e avaro di sensualità l’atipicità di questa figura, così borghesemente legnosa e perbenista, nella galleria dei ruoli tenorili pucciniani. Come da antologia è il felpato cinismo che Berry fa trapelare dalle poche battute di Rambaldo.
Quanto alla Welitsch, siamo certo agli antipodi di ogni tentazione di “puccinismo”. Lievità ed ironia non fanno certo difetto, le sottolineature del declamato sono sempre maliziosamente pertinenti, compensando le emissioni talvolta sfocate e la relativa inadeguatezza del corpo vocale nei momenti in cui le frasi più roventi richiederebbero un’espansione lirico dall’appoggio più sostenuto. Una Magda, la sua, che nel complesso aleggia piuttosto nella sensualità e nell’ebbrezza giovanile che non nel ripiegamento del crepuscolo … ma che, senza polemica, avrebbe molto, molto da insegnare alle interpreti odierne che nel 2008 si accingono a far rivivere il ruolo su più di un palcoscenico nostrano, in particolare penso alle credenziali della levigatissima quanto rotonda e matronale vocalità di Fiorenza Cedolins …
Saluti a tutti, Fabrizio