Beh, adoro Haendel! E' uno dei più grandi geni della storia della musica in generale e dell'opera in particolare. Ci si potrebbe dilungare all'infinito nell'analisi della sua musica, ma non credo sia questa la sede. Ti voglio però - prima di passare al
Serse - consigliare una bella lettura che riguarda non solo il Caro Sassone, ma tutto l'ambiente culturale e musicale di quello scorcio di XVIII secolo: si tratta di due opere di Charles Burney (
storico inglese contemporaneo di Haendel e suo grande ammiratore ) facilmente reperibili in libreria e molto piacevoli anche nella lettura (
non solo, quindi, per le preziose testimonianze), i titoli, "Viaggio musicale in Italia" e "Viaggio musicale in Germania e Paesi Bassi". Fidati! Sono un'introduzione i n d i s p e n s a b i l e.
Torniamo a
Serse: opera splendida, non solo per la meravigliosa "Ombra mai fu" (
cavallo di battaglia di tante dive, ti consiglio di ascoltare la versione della Horne). Purtroppo la discografia non è stata molto generosa (
come non lo è per nessun'opera di Haendel purtroppo), le edizioni disponibili, infatti, sono poche e dai risultati alterni. Io poi, che non apprezzo per nulla le manie barocchiste di strumenti originali etc.. (
ma che giocoforza ho dovuto ascoltare innumerevoli volte: per molte opere non ci sono, ahimè, alternative), soffro ancora di più la situazione. Facendo qualche esempio: l'edizione diretta da Bellugi (
un live del '62 dalla Scala), ha sì elementi positivi quali la Romilda della Freni, ma, in ossequio al modo esecutivo di quegli anni, presenta molti tagli e spostamenti, oltre alla sostituzione di voci maschili ove Handel prescrive voce femminile o di castrato (
lo stesso protagonista è trascritto in chiave tenorile, Arsamene addirittura è in chiave di baritono) e questo, al di là dei risultati immediati e della bravura degli interpreti, snatura innegabilmente l'opera. Non resta molto altro: Malgoire nel 1979, McGegan nel 1997 e Christie nel 2003 (
la versione che trovo più convincente). Non conosco le edizioni in dvd dirette da Mackerras nell'88 e da Rousset nel 2000. Quella che mi piace meno (
anzi, direi, che trovo semplicemente inascoltabile) è proprio quella di Malgoire, a causa della pessima direzione e dei cantanti assolutamente insoddisfacenti. Ma il peggio è proprio la concezione che della musica barocca ha Malgoire che ritengo non solo sbagliata e sgradevole, ma financo dannosa. Per i motivi forse questa non è la sede opportuna..oltretutto non voglio scatenare polemiche...
Ps: l'edizione diretta da Bellugi è edita da Opera d'Oro e la puoi trovare abbastanza facilmente in negozi specializzati (
quindi non Ricordi o Fnac etc....) oppure in fornitissimi store on line, in particolare tedeschi e americani, con notevoli risparmi....