Pagina 1 di 3
Andrea Chénier (Giordano)
Inviato:
dom 17 giu 2007, 18:49
da pbagnoli
Lo Chénier di Ben Heppner
Qualcuno lo ha ascoltato? Cosa ne pensate?
Io l'ho trovato su Rapidshare ma non me ne sono ancora fatto un'idea ben precisa...
Re: Lo Chènier di Heppner
Inviato:
dom 17 giu 2007, 20:55
da dottorcajus
pbagnoli ha scritto:Qualcuno lo ha ascoltato? Cosa ne pensate?
Io l'ho trovato su Rapidshare ma non me ne sono ancora fatto un'idea ben precisa...
Se è quello recente dal Met trasmesso per radio o internet ricordo che non mi piacque affatto tanto da smettere di ascoltarlo. Non solo lui ma anche il resto del cast.
Roberto
Inviato:
dom 17 giu 2007, 21:03
da pbagnoli
Delavan (il baritono) è un disastro: sembra che imiti Milnes, ma senza averne le peculiarità. La Urmana invece non l'ho ancora ascoltata.
Lui... Boh, non capisco. Mi sembra in grosse difficoltà. Mi sembra preoccupatissimo delle note per cercare di dare loro un senso...
Andrea Chenier
Inviato:
dom 07 giu 2009, 18:18
da Luca
Ho riletto con attenzione la recensione dell'edizione Pavarotti-Caballé. Inutile dire che sono sostanzialmente d'accordo specialmente per tenore e soprano lì impiegati. Pavarotti non è uno Chenier storico e la Caballé quando si produceva in opere veriste era da "no comment" !!! Intervengo perché guardando/sentendo in Youtube non solo i vari Del Monaco-Corelli ecc., sono rimasto molto ben impressionato da un cantante che personalmente apprezzo, ossia da Ben Heppner che nello stesso anno 1996, quando Pavarotti cantava al MET il personaggio di Giordano, a Seattle volava molto più in alto. Esiste un video con la Soviero in cui Heppner oltre ad essere molto più vario interpretativamente di Pavarotti è vocalmente abilissimo. Grandissima prestazione !
Saluti, Luca.
Re: Andrea Chenier
Inviato:
dom 07 giu 2009, 18:26
da pbagnoli
Una sera, a casa di Matteo Marazzi, ho ascoltato da un recital della RCA (o BMG) la più trascinante interpretazione della cabaletta di Manrico che ricordi: e il tenore era appunto il già citato Heppner.
Si è un po' perso, purtroppo.
Matteo lo ha ascoltato qualche mese fa in Siegfried, ricavandone un'impressione non propriamente lusinghiera. Ma in astratto sono d'accordo con te: è stato un grande
Re: Andrea Chenier
Inviato:
dom 07 giu 2009, 18:30
da Tucidide
pbagnoli ha scritto:Una sera, a casa di Matteo Marazzi, ho ascoltato da un recital della RCA (o BMG) la più trascinante interpretazione della cabaletta di Manrico che ricordi: e il tenore era appunto il già citato Heppner.
Si è un po' perso, purtroppo.
Matteo lo ha ascoltato qualche mese fa in Siegfried, ricavandone un'impressione non propriamente lusinghiera. Ma in astratto sono d'accordo con te: è stato un grande
Quel recital della RCA è in effetti notevole! Oltre alla
Pira, è bellissima "Ch'ella mi creda", con un fraseggio sobrio ma vario, e un registro acuto svettante e facilissimo.
Re: Andrea Chenier
Inviato:
dom 07 giu 2009, 21:19
da Luca
Torno volentieri sull'argomento posto all'attenzione: Andea Chenier non è un'opera 'facile' (né vocalmente, né interpretativamente) per il tenore, e guardando/sentendo i due artisti citati Pavarotti al MET è visivamente inguardabile, perché pare l'orco di Pollicino senza un briciolo di eleganza e vocalmente molto lontano da quella padronanza di suono che Heppner sfoggia ad esempio, all'attacco di "Ora soave, ecc." preso in pp all'unisono con la Soviero e successivamente rinforzato, mentre Pavarotti, manco ci pensa e aspetta che la Guleghina finisca la frase. Il tenore italiano, poi, anche in altre parti dell'opera non solo è vocalmente uniforme, ma non ha neppure quel portamento-scatto aristocratico che il personaggio chiede: basta ascoltarsi la perorazione del "Si fui soldato...".
Nemmeno Heppner è aiutato dalla figura (non tutti sono Corelli o Florez), però si gestisce meglio in tutto e per tutto ed in sostanza prevale. Che poi si sia deteriorato credo sia dovuto al repertorio oneroso, però resta un singolare artista: nel campo dei tenori uno dei migliori che il Canada ci ha dato dopo J. Vickers.
Saluti, Luca.
Re: Andrea Chenier
Inviato:
dom 07 giu 2009, 23:25
da stecca
E' straordinario come io non sia mai d'accordo con Luca....abbiamo proprio due orecchie diverse, bello anche questo, non mi era mai successo prima....
Re: Andrea Chenier
Inviato:
lun 08 giu 2009, 0:10
da Tucidide
stecca ha scritto:E' straordinario come io non sia mai d'accordo con Luca....abbiamo proprio due orecchie diverse, bello anche questo, non mi era mai successo prima....
Secondo me, come sempre accade, non sono le orecchie ad essere diverse, ma le sensibilità.
Come diceva quella pubblicità, "la vita è fatta di priorità".
Ognuno ha le sue, anche nel valutare una prova artistica.
Re: Andrea Chenier
Inviato:
lun 08 giu 2009, 21:33
da Luca
Il saggio Tucidide ha colto nel segno parlando di sensibilità, ma io aggiungerei anche di obiettività che, personalmente, mi pare aver mostrato nel descrivere il comportamento dei due tenori raffrontati nell'opera di Giordano, mentre "chi ha orecchie diverse dalle mie" ha solo puntualizzato questo: che le possiede.... Sarà anche "bello", ma è privo di elementi sui quali appoggiarsi. In una parola: intervento gratuito.
Saluti, Luca.
Re: Andrea Chenier
Inviato:
sab 13 giu 2009, 12:15
da MatMarazzi
Luca ha scritto: nel campo dei tenori uno dei migliori che il Canada ci ha dato dopo J. Vickers.
Prendo spunto dalla citazione di Vickers, da parte di Luca, per chiedere se qualcuno ha ascoltato il live dello Chenier con Vickers e la Ligabue.
Io ce l'ho e vi assicuro che Vickers è grandioso in questa parte: nessun acuto sfolgorante (anche perché siamo negli anni '70) ma una profondità umana e musicale incredibile. Non nuoce al personaggio nemmeno il ben noto egocentrismo del tenore canadese: spesso dimentichiamo che Chénier è non solo un poeta, ma un intellettuale orgoglioso, con diverse sfumature di primadonnismo.
Salutoni,
Mat
Re: Andrea Chenier
Inviato:
sab 13 giu 2009, 18:29
da Luca
Non conosco questo 'live' e non stento a credere a quanto scrive Matteo. Aggiungo però anche la sua prova in un Otello dal MET con la Scotto e Mc Neil posteriore di qualche anno: esiste un video che ho, un pò funestato, ma tutto sommato godibile. La voce è quella che è, ma la prova interpretativa è maiuscola. Inoltre di Vickers (molto giovane stavolta) segnalo in b/n alcuni frammenti in Youtube de Il Trovatore: opera inspiegabilmente mai incisa in studio.
Saluti, Luca.
Re: Andrea Chenier
Inviato:
sab 13 giu 2009, 19:38
da pbagnoli
Qual'è? Quella in cui è vestito da paggetto?
La parte visiva è spaventosa, ma sull'audio concordo con Luca
OT: vedendo questi video del passato, viene proprio da dire che si sono fatti passi da gigante negli allestimenti delle opere negli ultimi anni, eh?...
Re: Andrea Chenier
Inviato:
sab 13 giu 2009, 21:25
da Luca
Ritorniamo per non sforare all'opera di Giordano: che pensate dell'edizione 'live' con Roswaenge del '55 e chi ce l'ha ? Non la conosco personalmente ma c'è la Zadek come Maddalena e la Höngen come Contessa: due canti a loro tempo famose.
Conductor Rudolf Moralt - 1955(LI)
Orchestra - Wiener Staatsoper
Chorus - Wiener Staatsoper
Andrea Chénier - Helge Roswaenge
Carlo Gérard - Theo Baylé
Madeleine di Coigny - Hilde Zadek
La mulatta Bersi - Martha Rohs
La Contessa di Coigny - Elisabeth Höngen
Roucher - Ljubomir Pantscheff
Il sanculotto Mathieu - Harald Pröglhoff
Fouquier Tinville - Adolf Vogel
Un Incredible - Erich Majkut
Pietro Fléville - Hans Schweiger
L'abate - Fritz Sperlbauer
Dumas - Frederick Guthrie
Schmidt - Franz Bierbach
Il maestro di casa - Wilhelm Lenninger
Saluti domenicali.
Luca
Re: Andrea Chenier
Inviato:
dom 14 giu 2009, 12:23
da pbagnoli
Non lo conosco. Bisognerebbe trovarla. Qualcuno ce l'ha?