Opera Disc

Oggi ho acquistato questo DVD del Don Carlos diretto da Antonio Pappano.
Il cast vede Alagna, Hampson, la Mattila, Van Dam e la Meier...
Qualcuno lo ha visto? Se si, che ne pensate?

E' molto famoso.
Scelte editoriali abbastanza curiose - commistione di varie edizioni - che non si riferiscono a nessuna versione ben precisa.
Interpreti complessivamente molto interessanti.
Regia emozionante

per il momento ho visto il primo atto (quello di fontainebleau per intenderci).
ne conservavo un bellissimo ricordo grazie all'allestimento viscontiano riproposto a firenze 2 anni fa sotto le magnifiche cure di metha e con le smaglianti voci di barbara frittoli e di fabio armiliato in serata decisamente ottimale.

pappano è appassionato, elegantissimo, cura ogni dettaglio con amore e narra tutto il duetto con energia e malizia mozartiana.
alagna inizia in sordina con una voce bianchiccia ed anemica, ma all'arrivo di elisabetta diventa tutto un fuoco e si lascia accompagnare da pappano.
carto la voce non è portentosa ed onnipotente e gli acuti sono sempre schiacciati e piccini, ma l'interprete ha fantasia è fascino.
la mattila è una strana artista che non mi ha mai convinto;
aiutata dalla regia e dal suo timbro chiaro interpreta elisabetta come un'adolescente alle prime cotte (giustamente tra l'altro); anche per lei vale lo stesso discorso di alagna: voce non enorme, ma nemmeno troppo piccola, chiara e un pò generica che sgomita tra lo smielato ed il frigido, ma buona interprete.
regia intelligentissima, atemporale, ghiacciata ma grondante passione!
non vedo l'ora di proseguire e di ascoltare e vedere in azione la mia amata waltraud meier!!!

walpurgys ha scritto:Mattila, voce non enorme, ma nemmeno troppo piccola, chiara e un pò generica che sgomita tra lo smielato ed il frigido,

Fermo restando che i gusti sempre rispettabili pur nella loro diversità (io personalmente trovo pochissime Elisabette in tutta la storia discografica in grado di reggere il confronto con la Mattila), sono sorpreso a sentirla definire "non enorme, ma nemmeno troppo piccola" ...
Non ho certo avuto questa impressione quando l'ho sentita dal vivo nello sconfinato palco della Bastille sovrastare l'orchestra e i colleghi nella Salome di Strauss...
Non so quante Elisabette (soprattutto quelle "miniature" seguite alla Freni, tra cui - lei sì minuscola - la Frittoli) potessero fare altrettanto.

Concordo sullo splendore della regia di Bondy, meno sulla Meier.
Salutoni
Matteo

So che qui non si dovrebbe ma mi sorge spontanea una domanda: Come si può giudicare il volume, le dimensioni di una voce attraverso la visione di un dvd, visto che tutti subiscono un abile lavoro di equalizzazione?
Roberto

la mattila l'ho sentita a firenze nel ''simon boccanegra'' ed aveva confermato le mie perplessità dopo l'ascolto del ''fierrabras'' diretto da abbado e la stessa cosa per alagna quando fu chiamato a fare ''il trovatore''(anche se lui sinceramente mi piacque molto).
sia in radio che a teatro mi fecero entrambi questa impressione.
è vero, post freni grandi interpreti di elisabetta non ce ne sono state (azzardo; forse la millo? non l'ho ascoltata però) e per il momento il mio giudizio si ferma all'ascolto del solo 1 atto e sono curioso dopo i vostri interventi di sentire come si evolve sia la mattila sia tutto il cast!

la frittoli non avrà una voce enorme verissimo, eppure nel ''don carlo'' diede una bella prova, da maturare certo visto che era il suo esordio, ma da ricordare con piacere.

sono anche incuriosito dalla ''salome'' della mattila...la troverò
grazie!

Di quel Don Carlo ho visto solo il "Qui me rendra ce mort?" e l'ho trovato veramente toccante.

Alberich ha scritto:Di quel Don Carlo ho visto solo il "Qui me rendra ce mort?" e l'ho trovato veramente toccante.

Ecco, secondo me questo è uno dei brani più incredibilmente belli che Verdi abbia scritto...spiace davvero che l'abbia "cassato" in sede di revisione alla partitura (salvo poi riprenderlo per il Lacrymosa del Requiem)...

Sull'edizione in DVD l'unica cosa che contesto è la scelta editoriale (una commistione arbitraria delle varie revisioni). Ma poi ciò che vince su tutto è la musica di Verdi: secondo me Don Carlos è il suo capolavoro!

il secondo atto è assolutamente splendido.
alagna ombroso e tormentato quando sta nel registro centrale è davvero bravo, hampson è stato una grande sorpresa:
a parte la validità di attore di presenza calamitante, ha voce suggestiva, fascinosa e vellutata e l'interprete è nervoso, emaciato ma non privo di ironia.
stesso discorso per l'eleganza di van dam.
la meier mi ha un pò deluso.
timbro sempre bello, anche buone agilità, interprete intelligente, attrice strepitosa, ma la voce in alto balla un pò ed in basso diventa un pò gutturale.
la canzone del velo non è resa bene purtroppo.
la mattila mi è sembrata meglio sopratutto nel duetto con alagna e nel saluto all'amica.
timbro luminoso e interpretazione dimessa.
vedremo in seguito

walpurgys ha scritto:hampson è stato una grande sorpresa:

E perché è stata una sorpresa?
L'avevi sentito in altre cose e non ti era piaciuto?
Io ammetto che Hampson è molto divo e molto dandy, e che gli capita spesso di uscire dal seminato, però lo ritengo uno dei grandi del panorama attuale.
L'ho visto a teatro spesso (tanti concerti, Mandrika dell'Arabella, Don Giovanni, Macbeth, Ballo in Maschera, Traviata) e devo dire che - in tutti i casi - sa farsi rispettare!
Nel Ballo in Maschera, a Londra, mi aveva convinto particolarmente.

la mattila mi è sembrata meglio sopratutto nel duetto con alagna e nel saluto all'amica.
timbro luminoso e interpretazione dimessa.

Proprio in quel Ballo in Maschera di Londra cantava, Amelia superstar, la Mattila.
Caspiterina... che Amelia!
Che razza di temperamento.
Peccato solo che a quel punto (eravamo nel 2005) i do naturali fossero già divenuti tesi; a parte questo una personalità divorante.

Sono curioso di sapere che impressione ti fa nel resto dell'opera.

Salutoni
Matteo

Hampson l'ho ascoltato come Germont nella ''Traviata'' con la Netrebko e Villazon e nel ''Simon Boccanegra'' in diretta radiofonica dal MET con la Gheorghiu e Giordani...e non mi aveva fatto una buona impressione sinceramente perchè duro nella voce e sembrava non capire quello che stesse dicendo.
In pratica sembrava fuori parte.
Qui si sente che è più a suo agio e può giocare di più con i colori del suo timbro sensuale e raffinato un pò come ha saputo fare con il ruolo sognante ed appassionato di Wolfram nel ''Tannhauser'' di Barenboim.

Avevi ragione;
la Mattila è una grande ''Salome''.
Nel live del MET (una delle poche cose belle che il MET ha regalato negli ultimi anni) attorniaia da un bellissimo cast gronda vero carisma e ammalia vocalmente!
Grazie del suggerimento!

Buongiorno a tutti. Sono a richiedervi un aiuto per risolvere un piccolo giallo operistico. Mi è arrivata una copia di quella che dovrebbe essere l'edizione Melodija di Don Carlo ,che mi risulterebbe in studio e in russo con Petrov, Milashkina, Arkhipova, Andzhaparidze, Valajtis, ecc. diretta da Najdenov. In questa c'è qualcosa che non torna.....E' in russo fatta eccezione per il ruolo di Filippo II che canta in italiano ed è un inconfondibile Ghiaurov; inoltre è dal vivo. Riconosco la Arkhipova e, mi sembra, la Milashkina. Gli altri non saprei dire. Qualcuno mi sa dare delucidazioni in proposito?
Grazie a chi mi vorrà rispondere. Un saluto a tutti.
Silvano.

Non la conosco.
Tra l'altro, di solito le edizioni Melodija non erano fatte in studio?
Quando è stata fatta?
Poi, il direttore: di solito erano i soliti Nebolsin, Samosud, Khaikin; questo Najdenovnon l'ho mai sentito nominare, ma magari è ignoranza mia.
E poi Ghiaurov in un cast tutto russo! Strano, no?
Bel mistero. Io non riesco ad esserti utile, ma sono curioso di seguire l'evoluzione dell'indagine...

Calaf ha scritto: Sono a richiedervi un aiuto per risolvere un piccolo giallo operistico. Mi è arrivata una copia di quella che dovrebbe essere l'edizione Melodija di Don Carlo ,che mi risulterebbe in studio e in russo con Petrov, Milashkina, Arkhipova, Andzhaparidze, Valajtis, ecc. diretta da Najdenov. In questa c'è qualcosa che non torna.....E' in russo fatta eccezione per il ruolo di Filippo II che canta in italiano ed è un inconfondibile Ghiaurov; inoltre è dal vivo. Riconosco la Arkhipova e, mi sembra, la Milashkina. Gli altri non saprei dire. Qualcuno mi sa dare delucidazioni in proposito?
Grazie a chi mi vorrà rispondere.

L'edizione Melodya del 1965, che io sappia, dovrebbe essere in studio con il seguente cast.

Don Carlo - Zurab Andzhaparidzye
Filippo II - Ivan Petrov
Rodrigo - Vlasimir Valaitis
Il Grande Inquisitore - Valery Yaroslavtsev
Elisabetta di Valois - Tamara Milashkina
La principessa Eboli - Irina Arkhipova
Tebaldo - Maria Zvenzdina
Il Conte di Lerma - Nikolai Zakharov
Un Araldo Reale - Nikolai Zakharov

Ciao
WSM

pbagnoli ha scritto:Non la conosco.
Tra l'altro, di solito le edizioni Melodija non erano fatte in studio?
Quando è stata fatta?
Poi, il direttore: di solito erano i soliti Nebolsin, Samosud, Khaikin; questo Najdenovnon l'ho mai sentito nominare, ma magari è ignoranza mia.
E poi Ghiaurov in un cast tutto russo! Strano, no?
Bel mistero. Io non riesco ad esserti utile, ma sono curioso di seguire l'evoluzione dell'indagine...

Infatti l'edizione Melodija mi risulterebbe essere in studio e diretta da questo Najdenov, del quale non ho altre notizie. Il direttore di questa registrazione misteriosa appare piuttosto burocratico nelle migliori occasioni, mentre nella scena dell'auto-da-fé combina dei bei pastrocchi (per non parlare dei tagli che pongono questa versione sicuramente ai vertici della classifica del Don Carlo più breve tra quelli documentati).