Modest Mùssorgskij non poté orchestrare «Khovànscina» («Хованщина»), solo nel 1886, al Teatro Konovov di Mosca, nella versione di Rimskij-Korsakov, e dovette attendere fino al 1911 per essere ripresa pubblicamente al Teatro Imperiale, grazie all’interessamento di Fiodor Scialapin, che interpretava la parte di Dossifej. Nel 1913, Serghej Diàghilev inserì “Khovànscina” nella sua “Stagione russa” a Parigi con alcune parti orchestrate da Igor Stravinskij e Maurice Ravel e, ancora, Scialapin nei panni di Dossifej. Nell’anno 1960 andò in scena al Teatro Kirov di Leningrado l’orchestrazione-ricostruzione di Shostakovich. “Khovànscina” si svolge nel contesto storico degli anni 1682-1689. L'opera narra della congiura ordita dai due principi Khovànskij contro lo zar Pietro I e conclusasi con un fallimento.
DISCOGRAFIA
1. “Khovànscina” 1946, “Melodia”
(La versione di Rimskij-Korsakov)
Coro ed Orchestra del Teatro Kirov (Mariinskij)
Direttore: Boris Khajkin
Personaggi e Interpreti:
Il principe Ivan Khovànskij (Basso) – B. Frejdkòv
Andrej Khovànskij (Tenore) – I. Neciàev
Marfa (mezzosoprano) – Sofia Preobrazhènskaja
Il principe Golitzyn (Tenore) – V. Uljànov
Shaklovìtyj, boiaro (Baritono) – I. Shashkòv
Dossifej (Basso) – Mark Reizen
A suo tempo il “suono” di quest’incisione era pienamente accettabile, però, malgrado la partecipazione di tre "giganti" dell’opera russa - direttore Boris Khajkin, il basso Mark Reizen e il contralto Sofia Preobrazhènskaja – l’incisione in modo evidente non arriva al livello alto delle altre incisioni degli anni 40.
Sofia Preobrazhènskaja (Marfa) in vita è stata una leggenda. Molti critici, musicisti e musicologi la considerano la migliore Marfa, però, secondo me la sua immagine è nettamente priva di femminilità e di dolcezza, senza di che Marfa facilmente diventa "La perfida raskòlnika”. Ambedue i tenori Andrej Khovànskij – I. Neciajaev e Il principe Golìtzyn – V. Uljànov cantano con le voci tipiche per i teatri sovietici provinciali. In ogni frase si sente “il profondo ripensamento” su tema: "Io sono tenore lirico o drammatico?”
Il confondimento vocale. Diletta le orecchie Mark Reizen (Dossifej - capo dei Vecchi Credenti). Nessun problema con il volume della voce. Ottima concezione del personaggio. Non c’è nessuna pretesa verso l’orchestra di Boris Khajkin, però, nella sua incisione più tarda, al direttore riesce meglio di fare l’atmosfera della musica di Mussorgskij/Rimskij-Korsakov.
2. “Khovànscina” 1951, “Melodia”
(La versione di Rimskij-Korsakov)
Coro ed Orchestra del Teatro Bolshoj
Direttore: Vassilij Nebolssìn
Personaggi e Interpreti:
Il principe Ivan Khovànskij (Basso) – Aleksej Krivcènia
Andrej Khovànskij (Tenore) – Gheòrghij Bolshakòv
Marfa (mezzosoprano) – Maria Maksàkova
Il principe Golitzyn (Tenore) – Nikandr Khanàjev
Shaklovìtyj, boiaro (Baritono) – Aleksej Ivanòv
Dossifej (Basso) – Mark Reizen
Si stenta a dire perché quest’incisione goda immensa popolarità. Dei ritmi lenti di Vassilij Nebolssìn si sparevano varie leggende, ma qui il maestro detiene il proprio record. A volte l’incisione suona non solo tristemente, noiosamente. Tanto più fa dispiacere perché, tutto calcolato, tutti i colori orchestrali Nebolssìn trasmette alla lettera meravigliosamente. E’ sempre quel Mark Reizen. Un’esecuzione fantastica! Nella prima incisione c’era di più di Reizen, nell’altra – di Dossifej. Il cantante qui non già fa “onda sonora” nella frase “Padre! Il mio cuore è aperto a te!”, però in alcuni momenti Reizen è sopra a tutti e sopra a sé. Che c'e da meravigliarsi? Reizen è formidabile!
Boiaro Shaklovìtyj (Baritono) – Aleksej Ivanòv. Fortissimo baritono drammatico. L’artista del profondo psicologismo. Aleksej Ivanòv è un cantante degno d'invidia. La qualità degli altri varia fra “benino” (Il principe Ivan Khovànskij – Aleksej Krivcènia – Basso) e “spaventoso” (tutti gli altri). Marfa (mezzosoprano) – Maria Maksàkova con la sua voce “femminesca” e con insufficienza di comprensione della parte di Marfa. Da notare come Preobrazhènskaja su Marfa modella una zitellona, la megera. Ma se Preobrazhenskaja ci rallegra del bel vocale, Maksakova invece ha molte forzature. Andrej Khovànskij (Tenore) – Gheòrghij Bolshakòv fa una figura barbina. Dopo il suo Vaudemont (“Iolanta” direttore S. Samossùd), qui lui canta la parte di Andrei Khovànskij con la voce assolutamente rallentata e asciutta come erba appassita. Il più orribile dei solisti è Nikandr Khanajev - Il principe Golìtzyn. Il tenore anziano, non è carico di intelletto e di gusto. La sua forte voce è rimasta negli anni 30. Ha perso la traccia del furbo Golitzyn. Una particolare menzione merita la scena, di solito eseguita raramente, di Golìtzyn e Pastore (Orchestrazione di Nikolaj Golovànov). La parte di Pastore esegue Serghej Krassòvskij. È un cantante eccezionale, basso profondo di quegli anni.
3. “Khovànscina” 1954, DECCA
(La versione di Rimskij-Korsakov)
Coro ed Orchestra del Teatro Lirico di Belgrad
Direttore: Barànovich
Personaggi e Interpreti:
Il principe Ivan Khovànskij (Basso) – N. Zveich
Andrej Khovànskij (Tenore) – A. Marinkovich
Marfa (mezzosoprano) – M. Bugarìnovich
Shaklovìtyj, boiaro (Baritono) – D. Popòvich
Il principe Golitzyn (Tenore) – D. Starz
Dossifej (Basso) – Miroslav Ciangàlovich
E’ una vera bruttura. Tutti i cantanti, ad eccezione dell’accettabile Dossifej – Miroslav Ciangàlovich, suonano come una parodia. Lo stridulo gemito dei tenori, il crepito di N. Zveich e di D. Popòvich, il canto fuori note di Melania Bugarìnovich (Marfa). Per un buon tratto di tempo quest’incisione era l’unica per l’ascoltatore occidentale e mi dispiace che quell’ascoltatore non avesse potuto scegliere. Spero che tali incubi non si presentino più!
4. “Khovànscina” 1958
(La versione di Rimskij-Korsakov)
Coro ed Orchestra RAI
Direttore: Artur Rodzinsky
Personaggi e Interpreti:
Il principe Ivan Khovànskij (Basso) – Mario Petri
Andrej Khovànskij (Tenore) – A. Berdini
Marfa (mezzosoprano) – I. Kompaneetz
Shaklovìtyj, boiaro (Baritono) – G. Malaspina
Il principe Golitzyn (Tenore) – Mirto Picchi
Dossifej (Basso) – Boris Christov
Nessuno ha fatto così tanto per la divulgazione dell’opera russa all’estero come Artur Rodzinsky. Quest’incisione di radio dell’opera “Khovanscina” è un ricordo del grande direttore d’orchestra, ma purtroppo quasi dimenticato. La risposta a una domanda: “Perché amano così Boris Christov?” È probabile che la risposta rimanga un segreto. La “brusca” voce di gola, un mucchio di sospiri e gemiti soverchi, i quali sarebbero potuti essere adatti per Boris, ma non sono buoni a nulla per il fanatico duro Dossifej. Mario Petri, allora il giovane e prospettico basso, si maneggia facilmente con il diapason della parte di Ivan Khovanskij, però non ha affatto né psicologia né gusto. La parte più indovinata, senza dubbio, si può nominare di gran sentimento Mirto Picchi (Golitzyn). Picchi possedeva la voce forte e bella. Gli altri cantanti non meritano attenzione.
5. “Khovànscina” 1973, “Melodia”
(La versione di Rimskij-Korsakov)
Coro ed Orchestra del Teatro Bolshoj
Direttore: Boris Khajkin
Personaggi e Interpreti:
Il principe Ivan Khovànskij (Basso) – Aleksej Krivcènia
Andrej Khovànskij (Tenore) – Vladislàv Piavkò
Marfa (mezzosoprano) – Irina Archìpova
Shaklovìtyj, boiaro (Baritono) – Victor Necipajlo
Il principe Golitzyn (Tenore) – Aleksej Màslennikov
Dossifej (Basso) – Aleksandr Ognivtsev
Senza dubbio è una delle migliori incisioni. Boris Khajkin allora (1973) era il più vecchio e il più onorario direttore dell’orchestra del Bolshoj. Boris Khajkin fa tutte le sfumature e tutte le nuance orchestrali con arte perfetta. La maggioranza dei cantanti lavoravano con il maestro da molti anni. In quest’incisione c’è l’affiatamento fra il direttore e i cantanti. Quello che canta Aleksandr Ognivtsev (Dossifej) è una cannonata! Però nell’ultimo quadro canta in un ritmo troppo accelerato. Nel medesimo tempo bisognerebbe essere pronto a capire una cosa! Oltre alla voce meravigliosa, Aleksandr Ognivtsev non mette l'anima nella parte di Dossifej. E’ diamante della più bell'acqua, senz’anima. La voce di Aleksej Krivcènia (Il principe Ivan Khovànskij - Basso) cascò a pezzi col tempo della sua prima incisione (1951). Il cantante aveva già 60 anni. Ma il vecchio Ivan Khovanskij, uomo rapace, non deve essere bravo nel bel canto. In complesso, Aleksej Krivcenia qui non è così cattivo come cantante. Irina Archipova (Marfa). Secondo me è la migliore Marfa di tutti i tempi. L’ho vista moltissime volte in questa parte e finora non vedo e non sento una Marfa migliore di Archipova. Irina Archipova possedeva la voce bellissima e il suo legato nella scena con Susanna (qui canta la colorita Tatiana Tugàrinova) è commovente. Il vocale per Archipova è più importante dell’immagine. Aleksej Màslennikov (Il principe Golitzyn - Tenore) è il conosciuto maestro della psicologia. Oltre a ciò possiede una voce bellissima, ma più leggera dei suoi precursori in questa parte. Il giovane Vladislàv Piavkò (Andrej Khovànskij) si trova che poteva cantare senza stridore e senza mugolamento. Ma purtroppo in seguito lo conosciamo come il cantante caratteristico per lo stridore e il mugolamento. Gli si diceva sempre che avrebbe dovuto andare in operetta, ma lui voleva sempre cantare Manrico vicino a sua moglie Irina Archipova.
6. “Khovànscina” 1973
(L’orchestrazione-ricostruzione di Shostakovich)
Coro ed Orchestra RAI
Direttore: B. Leskovich
Personaggi e Interpreti:
Il principe Ivan Khovànskij (Basso) – Nikolaj Ghiaurov
Andrej Khovànskij (Tenore) – Veriano Luchetti
Marfa (mezzosoprano) – Fiorenza Cossotto
Shaklovìtyj, boiaro (Baritono) – Z. Nimsgern
Il principe Golitzyn (Tenore) – L. Spiess
Dossifej (Basso) – Cesare Siepi
Per tutti quelli che conoscono “Khovanscina”, quest’incisione è indispensabile per la loro collezione. A dire il vero qui non ci sono punti o lati deboli. L’opera è cantata in italiano. È insolito e inconsueto. Ma in maggioranza gli accenti di senso e fonetici sono a posto. La bella orchestra dinamica ed i bravi solisti hanno creato, senza esagerazione, una delle migliori incisioni italiane degli anni 70. Le migliori immagini le fecero Nikolaj Ghiaurov (Il principe Ivan Khovànskij) e Cossotto (Marfa). A Cesare Siepi (Dossifej) manca la fredda mercanzia. È probabile che gli italiani siano abituati di vedere dei monaci in opera come dei vecchietti carini, buoni e simpatici.
7. “Khovànscina” 1975, Balkanton
(La versione di Rimskij-Korsakov)
Coro ed Orchestra dell’Opera di Sofia
Direttore: A. Margarìtov
Personaggi e Interpreti:
Il principe Ivan Khovànskij (Basso) – D. Pètkov
Andrej Khovànskij (Tenore) – L. Bodurov
Marfa (mezzosoprano) – A. Mìlceva-Nònova
Shaklovìtyj, boiaro (Baritono) – S. Popòv
Il principe Golitzyn (Tenore) – L. Mikhajlov
Dossifej (Basso) – Nikolaj Ghiusèlev
Nonostante la partecipazione A. Mìlceva-Nònova, Nikolaj Ghiusèlev e D. Pètkov, l’incisione è con una mentalità provinciale. L’orchestra è orribile, il coro è fatale.
8. “Khovànscina” 1986, SONY
(L’orchestrazione-ricostruzione di Shostakovich)
Coro ed Orchestra dell’Opera di Sofia
Direttore: E. Ciakyrov
Personaggi e Interpreti:
Il principe Ivan Chovànskij (Basso) – Nikolaj Ghiaurov
Andrej Chovànskij (Tenore) – Zdràvko Gàdzhev
Marfa (mezzosoprano) – Maria Popova
Shaklovìtyj, boiaro (Baritono) – Stojan Popòv
Il principe Golitzyn (Tenore) – Kaludi Kalùdov
Dossifej (Basso) – Nikolaj Ghiusèlev
Simile cast dei solisti, lo stesso coro, ma il direttore è un altro. Il direttore E. Ciakyrov è bravo, è molto bravo! Piuttosto è la migliore incisione delle incisioni dell’orchestrazione-ricostruzione di Shostakovich! Purtroppo Ciakyrov non vive più. Maria Popòva (Marfa) e Nikolaj Ghiusèlev (Dossifej) cantano meglio, si può anche dire che cantano bene. Hanno lavorato con accento! La voce di Ghiaurov (Ivan Khovànskij) è diventata più “rugginosa”. Ma qui si ripete la storia di Aleksej Krivcènia. La voce è di meno, l’immagine del personaggio è di più. Dunque, è la migliore incisione dell’opera con l’orchestrazione-ricostruzione di Shostakòvich!
9. “Khovànscina” 1988, “Melodia”
(La versione di Rimskij-Korsakov)
Coro ed Orchestra del Teatro Bolshoj
Direttore: Mark Ermler
Personaggi e Interpreti:
Il principe Ivan Khovànskij (Basso) – Artur Eisen
Andrej Khovànskij (Tenore) – Vladimir Scerbakòv
Marfa (mezzosoprano) – Elena Obraztsòva
Shaklovìtyj, boiaro (Baritono) – Jurij Grigòrjev
Il principe Golitzyn (Tenore) – Evghenij Rajkòv
Dossifej (Basso) – Evghenij Nesterènko
È l’ultima e forse la migliore incisione delle incisioni integrali, fatte da Mark Ermler con Teatro Bolshoj. Di tutte le incisioni della redazione di Rimskij-Korsakov questa è la più dinamica. Marfa – Elena Obraztsova con la sua voce bassa. Marfa di Obraztsova è la Marfa per quelli che amano Obraztsova.
A me personalmente piace la Marfa di Obraztsova. Dossifej di Evghenij Nestèrenko è un immagine ben meditata del vecchio monaco-fanatico. Qui Nesterenko potrebbe polemizzare con Reizen stesso! Artur Eisen (Il principe Ivan Khovànskij) è meraviglioso dal punto di vista vocale, ma dal punto di vista drammatico lui dà molto tempo a nuance inutili. Per questo lo stupido e infatuato di sè stesso Ivan Khovanskij non sembra così. Jurij Grigòrjev (Shaklovìtyj) del quale voce densa e poco mobile, non faceva mai impressione in teatro, ma qui la sua voce non fa emozione negativa. La voce forte e drammatica di Vladimir Scerbakòv è adatta idealmente alla parte di Andrej Khovànskij. La voce di Evghenij Rajkòv è più caratteristica e stretta e va bene per Golitzyn. Coro del Teatro boilshoj è meraviglioso.
10. “Khovànscina” 1989, DG
(L’orchestrazione-ricostruzione di Shostakovich, con alcune parti orchestrate da Stravinskij e Ravel)
Wiener Staatsopernchor
Slowakischer Philharmonischer Chor Bratislava,
Wiener Sängerknaben
Orchester der Wiener Staatsoper
Direttore: Claudio Abbado
Personaggi e Interpreti:
Il principe Ivan Khovànskij (Basso) – Aage Haugland
Andrej Khovànskij (Tenore) – Vladimir Atlàntov
Marfa (mezzosoprano) – Мariana Lipovsek
Shaklovìtyj, boiaro (Baritono) – Anatolij Kocergà
Il principe Golitzyn (Tenore) – Vladimir Popòv
Dossifej (Basso) – Paàta Burciulàdze
Il capolavoro è andato a monte. Aage Haugland non è in condizione di capire tutto il personaggio tragico di Ivan Khovanskij. Lo canta con la voce la quale è più adatta a Don Basilio o Leporello, ma non a Khovanskij. Paata Burciuladze è probabile era troppo giovane per la parte di Dossifej e perciò in quest’incisione Dossifej è assente. Мariana Lipovsek (Marfa)? Non ho parole. Chi è? Per compire il mazzo canta fuori note. L'ira di Dio.
Atlantov, Popòv e Kocergà capiscono tutto quello che fanno, ma solo Popov (ex solista del Bolshoj) può cantare la sua parte come si deve. La voce di Atlantov è un po’ smontata. Anatolij Kocergà canta la parte di Sciaklovityj, con grandi difficoltà. Abbado è grande maestro, ma “Khovanscina” per lui sono solo belle melodie. L’incisione da collezionare, ma non da ascoltare.
11. “Khovànscina” 1992, Philips
(L’orchestrazione-ricostruzione di Shostakovich)
Coro ed Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo
Direttore: Valèrij Ghèrghijev
Personaggi e Interpreti:
Il principe Ivan Khovànskij (Basso) – Bulàt Minzhilkìev
Andrej Khovànskij (Tenore) – Vladimir Galùsin
Marfa (mezzosoprano) – Olga Borodinà
Shaklovìtyj, boiaro (Baritono) – V. Aleksejev
Il principe Golitzyn (Tenore) – Anatolij Stebliànko
Dossifej (Basso) – Nikolaj Ochòtnikov
Ghèrghijev è per gli esotisti. Il cielo mi scampi e liberi!
Andrej Khovànskij – Vladimir Galùsin si può ascoltare, ma non troppo spesso.
Dossifej – Nikolaj Ochòtnikov. Molti anni fa aveva bellissima voce, ma nel 1992 non ce l’aveva affatto.
Marfa – Olga Borodinà canta come una vedova.
Il principe Ivan Khovànskij – Bulàt Minzhilkìev canta in modo brutto, ma dimostrativamente.
Il principe Golitzyn – Anatolij Stebliànko – non è da ascoltare.
Shaklovìtyj, boiaro – V. Aleksejev è troppo brutale per il procacciante Shaklovìtyj.
I DVD “Khovanscina”
1. 1992 Teatro Mariinskij, Direttore Valerij Gherghiev
CAST: Bulat Minzhelkìev, Jurij Marùssin, Konstantin Plùzhnikov, Nikolaj Okhòtnikov, Olga Borodinà
2. 1979 Teatro Bolshoj, Direttore Jurij Simonov
CAST: Jevghenij Nesterènko, Aleksandr Vedèrnikov, Irina Archìpova, Evghenij Rajkòv, Vladislav Romanòvskij