Meistersinger Bayreuth 1943
Inviato: gio 19 dic 2013, 19:04
Ce ne sono due, come noto.
Uno è quello di Abendroth, con uno straordinario Schoeffler al top delle proprie performances; è già stato oggetto di una recensione su Operadisc.
L'altro è quello che sto ascoltando in questo momento, mentre sto smanettando su un articolo... lavorativo.
E' diretto da Furtwaengler, con un cast in cui manca la straordinaria caratterizzazione di Schoeffler, ma in compenso c'è una maggiore omogeneità: Prohaska, Maria Muller, Lorenz, Greindl, Zimmermann.
Manca un discreto pezzo del primo atto, ma si sopporta.
Il suono è meraviglioso, considerando l'età del live (un bel 70 anni).
Jaro Prohaska, austriaco, è un gran bel protagonista. Canta con gusto sorvegliatissimo, con una punta di languore e con sapiente ironia. Gli manca un filo di quella consapevolezza che rendeva inimitabile Schoeffler, ma è bravissimo.
E' un cantante di cui parliamo poco e niente, mentre invece meriterebbe un ricordo un po' più partecipe.
Lorenz fa una prova da straordinario heldentenor, per di più prodigo di sfumature e alleggerimenti.
Zimmermann è favoloso.
Greindl eccellente.
Maria Muller è molto angelicata, ma lo fa con una voce di una purezza cristallina.
Furtwaengler dirige in modo molto impetuoso, con discreto sense of humour
Uno è quello di Abendroth, con uno straordinario Schoeffler al top delle proprie performances; è già stato oggetto di una recensione su Operadisc.
L'altro è quello che sto ascoltando in questo momento, mentre sto smanettando su un articolo... lavorativo.
E' diretto da Furtwaengler, con un cast in cui manca la straordinaria caratterizzazione di Schoeffler, ma in compenso c'è una maggiore omogeneità: Prohaska, Maria Muller, Lorenz, Greindl, Zimmermann.
Manca un discreto pezzo del primo atto, ma si sopporta.
Il suono è meraviglioso, considerando l'età del live (un bel 70 anni).
Jaro Prohaska, austriaco, è un gran bel protagonista. Canta con gusto sorvegliatissimo, con una punta di languore e con sapiente ironia. Gli manca un filo di quella consapevolezza che rendeva inimitabile Schoeffler, ma è bravissimo.
E' un cantante di cui parliamo poco e niente, mentre invece meriterebbe un ricordo un po' più partecipe.
Lorenz fa una prova da straordinario heldentenor, per di più prodigo di sfumature e alleggerimenti.
Zimmermann è favoloso.
Greindl eccellente.
Maria Muller è molto angelicata, ma lo fa con una voce di una purezza cristallina.
Furtwaengler dirige in modo molto impetuoso, con discreto sense of humour