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Meistersinger Barenboim

MessaggioInviato: lun 02 set 2013, 13:04
da pbagnoli
Al nostro amico Dr. Malatesta questa registrazione non è piaciuta, come potete vedere dalla rece in home.
Devo dire che concordo con lui.
Come sapete, di questa discutibile edizione esiste anche il video, con la regia di Wolfgang Wagner.
A me non è piaciuta nemmeno un po': gestione veramente dilettantesca di tutto ciò che succede in scena, nessun accenno a quello che invece oggi sappiamo dei conflitti sotterranei e delle nervature di quest'opera così complessa.
E - come già rilevato da Francesco - canto e musica veramente molto discutibili

Re: Meistersinger Barenboim

MessaggioInviato: lun 02 set 2013, 13:25
da VGobbi
Se la delusione e' tanta, perche' recensire questo cofanetto? :twisted:

Comunque non la possiedo, anche perche' il cast non mi ha mai allettato, a partire dal protagonista.

Re: Meistersinger Barenboim

MessaggioInviato: lun 02 set 2013, 14:00
da DottorMalatesta
L'idea di affidare Sachs e Beckmesser a due liederisti raffinati come Schmidt e Holl (anche sul tubo ci sono ottimi esempi del loro canto liederista!) poteva essere ottima. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco...
Sempre con la regia di Wolfgang c'è l'edizione diretta da Stein con Jerusalem, Weikl e Berry, che mi sembra musicalmente nettamente superiore.
Ciao!
DM

P.S.: Vittorio, guarda che Holl come liederista non è niente male, e -almeno sulla carta- poteva creare un Sachs potenzialmente interessante...

Re: Meistersinger Barenboim

MessaggioInviato: lun 02 set 2013, 18:48
da pbagnoli
VGobbi ha scritto:Se la delusione e' tanta, perche' recensire questo cofanetto? :twisted:

Vero.
Ma - d'altra parte - se ci siamo prefissati di fare la cronistoria delle registrazioni, vuol dire che a regola non dovremmo prendere in considerazione solo quello che ci piace, ma anche quello che non ci piace.
Di questo "non ci piace", dovremmo parimenti sforzarci di capire:
:arrow: che valenza storica ha
:arrow: il contesto in cui è venuto fuori
:arrow: che valori esprime
:arrow: come si colloca nel divenire del processo interpretativo
E' per questo, insomma, che ci dedichiamo spesso anche a tutto ciò che - almeno sulla carta - non sembra essere di nostro interesse.

L'importante, ovviamente, è non andare con il ditino alzato a dire "adesso vi spiego perché quella roba è una chiavica"; l'importante è non andare ad ascoltare sapendo già che è una chiavica, con il gessetto sulla lavagna di Beckmesser, per il gusto di fare la stroncatura nuda e cruda (che per di più non serve quasi mai a nessuno); l'importante è cercare di capire che ruolo quella determinata registrazione abbia nel periodo storico in cui è maturata. Solo così si riesce a fare una critica seria e consapevole.
E' il criterio con cui mi accostai all'Otello Emi diretto da Barbirolli.
Perché - mi chiedevo - la Emi ha prodotto una registrazione così brutta, almeno secondo i nostri criteri di oggi?
Semplice: perché - secondo i criteri di allora - ce n'era a sufficienza per produrre una registrazione di quel tipo.

Per il resto, credo che la risposta di Dr. Malatesta sia più che esauriente: due liederisti potevano essere una buona idea. Forse non originale, ma una buona idea.
Il risultato non fu interessante, d'accordo.
Ma una critica seria, che muova attraverso le strade della storia dell'interpretazione, deve passare anche attraverso registrazioni meno attraenti.
Per capire.
Altrimenti, tanto valeva non aprire nemmeno questo sito...

Re: Meistersinger Barenboim

MessaggioInviato: lun 02 set 2013, 19:31
da Luca
Bravo Pietro! Anche una schifezza va fatta conoscere e motivata non solo sul suo grado di bruttezza, inadeguatezza e simili, ma anche perché la sua mediocrità è prodotto di un contesto e di una moda esecutivi che si collocano in un determinato tempo. Del resto, anche un critico di professione come era Celletti (abituato a giudizi duri, condivisibili o meno) concludendo una lunga recensione di una nota edizione di una nota opera scrisse: "resterebbe solo da stabilire, a questo punto perché si sia incisa (...) e perché la si sia pubblicata" (R. CELLETTI, Il teatro d'opera in disco, Rizzoli, Milano 1988, p. 834).
Per la cronaca sono anche io alle prese con una Gioconda niente affatto esaltante, ma vi farò sapere...

Saluti settembrini...
Luca.

Re: Meistersinger Barenboim

MessaggioInviato: lun 02 set 2013, 19:51
da DottorMalatesta
VGobbi ha scritto:Se la delusione e' tanta, perche' recensire questo cofanetto? :twisted:


Per segnalare le edizioni dalle quali è meglio stare... alla larga!
:mrgreen:

Scherzi a parte, anch'io -naturalmente- concordo in pieno con Pietro.

Ciao,
DM

P.S.: ma il recital di Volle è davvero impressionante!