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Les Contes d'Hoffmann (Offenbach)

MessaggioInviato: dom 18 set 2011, 18:48
da pbagnoli
Non è questa la sede per fare la storia dell'esecuzione dei Racconti: sarebbe troppo lungo ed è già stato fatto più che bene da altri, per esempio il buon Elvio Giudici sul suo librone.
Io però sto attraversando un periodo di amore per questa strana opera che mi è stata riproposta dall'acquisto della registrazione di Tate, venduta a prezzo stracciatissimo (14 Euri per 3 dischi).
Atteso che la registrazione migliore non esiste praticamente mai, e che - una volta di più - dobbiamo essere grati all'esistenza del disco che ci ha permesso di scoprire tutti i lavori critici che ci hanno fatto arrivare alla versione di Kaye.
Adesso, ascoltando l'incisione di Tate e la successiva di Nagano, mi permetto di fare qualche osservazione:
:arrow: i lavori critici hanno ripristinato la corretta tonalità di Giulietta, che non è affatto centrale (tanto da permetterne l'esecuzione a qualche falcon) ma acutissima. Questo dovrebbe convincere tutti a fare eseguire i quattro ruoli femminili a un'unica interprete istrionica, carismatica e vocalmente molto estesa; per esempio, sarebbe stato bello se nell'incisione di Nagano la Dessay ancora in formissima avesse fatto tutti i ruoli (anche se la Jo e la Vaduva sono davvero brave). Tra l'altro, la parte di Antonia è acutissima tanto quanto le altre due; e la ritrovata aria di Giulietta "L'amour lui dit: la belle" (di cui esistono tre versioni: la Studer ne incide una più semplice, la Jo si scatena su una più complessa) si conclude con un'aperta citazione dell'aria di Olympia, il che permette di chiudere il cerchio
:arrow: lo stesso dicasi per i quattro ruoli demoniaci, che devono anch'essi essere ricoperti da un solo interprete, per dare logica alla narrazione
:arrow: le arie e le interpolazioni spurie sono spesso molto belle e è un peccato averle eliminate. Per esempio, "Scintille, diamant" mi sembra più bella di "Tourne tourne miroir" che, nella linea melodica, riprende il "J'ai des yeux" di Coppelius; è un peccato aver eliminato la ripresa acuta di "Elle m'aime, Dieu puissant!" e lo stesso dicasi per la ripresa finale di Hoffmann "Allumons le punch, grisons nous!" che, per esempio, Ozawa portava veramente all'incandescenza in un'incisione per tanti versi censurabile
:arrow: mettere insieme per il teatro un allestimento che segua la versione di Kaye è un impegno importante: questa forse è la spiegazione del fatto che circoli ancora la vecchia versione

E' comunque un'opera meravigliosa, da qualunque parte la si rigiri