pbagnoli ha scritto:...pianissimi rispettati?...
Oddìo, è un po' che non lo ascolto ma esiterei alquanto a sottoscrivere l'affermazione che fai.
Beh, credo si riferisse soprattutto alla lettura orchestrale, che in effetti a me piace moltissimo. Non so quante volte ho riascoltato tutto il blocco del racconto di Azucena al second’atto, eppure ogni volta resto senza parole di fronte all’impostazione di Muti: la formula degli archi felpatissima, il lamento dell’oboe ogni volta diverso, ciascuna sezione diversissima l’una dall’altra eppure fuse in un flusso continuo e naturalissimo. E tutto il IV atto… Non capita spesso di fronte ad opere così note di dover correre a riprendere la partitura per accorgersi che, porca miseria, un certo passaggio è scritto veramente in quel modo, e nessuno se ne era accorto… Sono molto critico di fronte a moltissime cose di Muti, ma quel Trovatore per mio conto resta un capolavoro. Poi, certo, c’è il problema del cast: non tanto le donne (la Urmana mi sembra validissima, la Frittoli in notevoli difficoltà in tutta la prima parte del IV atto, ma per il resto nient’affatto male), ma Licitra è superficialissimo e Nucci, in effetti, sembra sia capitato in quel Trovatore da un altro mondo. Oltretutto, se trovare un Manrico migliore di Licitra non era semplicissimo in quegli anni, di Conti migliori di Nucci ce n’erano diversi. Nella recita che sentii io dal vivo, ad esempio, c’era Gazale, e fu molto meglio (e parliamo, appunto, di Gazale, mica Keenlyside…
).
Comunque, se ho capito l’approccio, credo che Nicola resterà soddisfatto: è un Trovatore senza dubbio fuori da ogni norma… Buon ascolto.
Beck