Semiramide, Aix an province, 1980 (Lopez-cobos, Caballé, Horne, Ramey, Araiza) Video SRO
Visto che pioveva sono tornato prima dal mare e mi sono messo lì dopo anni a rivedere il Video di questa storica rappresentazione di una delle mie opere preferite in assoluto e su cui tanto si disse allora e soprattutto dopo e che fu uno dei più grandi successi di pubblico e di critica di inizio decade e che ha in qualche modo aperto la strada al festival di Pesaro, alla Rossini renaissance e compagni cantante dei fulgidi anni ottanta e novanta.
Faccio questo e chiedo scusa ai tanti che troveranno questo post inutile e trito e ritrito perchè ritengo doveroso (dal mio punto di vista beninteso) recuperare anche glorie passate visto che va assai di moda da qualche tempo in poi ridimensionare questa fulgida era del canto giacchè si leggono stroncature di Aide di Muti o di altre summe, in nome di una mai ben capita vetustità o denunciata sopravvalutazione del passato che non terrebbe conto delle tante gemme attuali penalizzando il Teatro lirico in nome di uno stigmatizzato nostaligismo.
Inoltre tale moda colpisce sempre certuni cantanti ai loro tempi celebrati assurdamente giudicati nel loro meglio sulla base del loro successivo peggio, e la Caballé come si sa e verso la quale mi sono imposto il compito di tenerne viva la assoluta grandezza, ne è, come direbbe il mio amico Giudici, esempio tra i più preclari.
Cominciamo col dire che lo spettacolo di Pizzi ancora oggi è sublime sia per scene che per costumi e che la regia considerata la notevole staticità dell'opera è a mio parere azzeccatissima con quei momenti che si svolgono intorno alla fossa della orchestra tipo spettacolo nello spettacolo.
Poi la direzione asseconda assai bene la festa di ugole in stato di grazia e anche l'insieme, certo non siamo di fronte ad un genio della bacchetta, ma Abbado si sa si dedicò al buffo e quindi non è che Semiramide abbia avuto ad onta del caolavoro assoluto quale è, ste grandi bacchette dopo questa fortunata riesumazione.
Poi ci sono due DEI del canto rossiniano colti all'apice della loro forma vocale e in stato di grazia in questa recita, a me interessa poco passare per moderno o altro ma siccome ho sia CD che Video più altre edizioni (e penso al video MET) del duo Ramey e Horne che cantano Assur e Arscae come più nessuno mai ha neppure lontanamente saputo cantare con tutto il rispetto per i vari e pure bravi Pertusi, Ganassi, Valentini, Dupuy etc. e meno bravi Larmore etc. mi spiace tanto ma io mi sento questi due padreterni e lascio il resto al miglior offerente, non dico che non ci siano valide alternative dico solo ed è oggettivo che Ramey e Horne sono di gran lunga i migliori Assur e Arsace della storia di Semiramide che a noi è dato di ascoltare, sulle leggende passate lascio ad altri il pallino della divinazione.
Poi c'è la Caballé ai tempi impegnata anche in Gioconde, Chenier e Turandot che deve cantare una parte micidiale più lunga il quadruplo di quelle altrui e che anche ai tempi (seppur nel video le ovazioni durano decine di minuti) ma soprattutto dopo fu spesso sbertucciata conn la fola che avrebbe saltato note e farfugliato parole etc. etc. insomma la leggenda della caballé pasticciona che confonde la Caballé della seconda metà degli anni ottanta con quella che era ancora con buona pace dei detrattori la grande caballé...La sua Semiramide in questo contesto è semplicemente stupenda anche perchè ad onta di qualche disattenzione in pochissimi passi iper-veloci di roulade (ma le cd. specialiste chissà dove sarebbero invece così articolanti, mah ???) aggiunge una voce che per volume, colore e bellezza chiude il cerchio coi due mostri sacri che invece su quel fronte sono meno fascinosi e non solo i duetto con la Horne (incredibili) e con Ramey (stupendo) ma anche momenti come il finale atto primo o quel meraviglioso monologo prima della chiusa finale sono momenti di eccezionale canto rossiniano e anche il bel raggio ovvio che non è quello della Sutherland ma è solo diverso e non meno strepitoso...Poi arriveranno le Cuberli (fredde come il marmo, inesistenti nei recitativi e con voce neppure paragonabile), Anderson (suoni impeccabili ma noia a livelli di guarda) Ricciarelli, Tamar. Studer e persino Gasdia e chi più ne ha più ne metta a fare la regina Assira, che dire...tenetevele tutte cari soloncini della mia cippetta bella, io mi godo questo soprano indimenticabile che mette il peso della regina che ha fatto anche Aida oltre che Elisabetta e non della corista perfettina che si sente solo fino alla terza fila e me ne frego di qualche glissata accompagnata come sempre da un suono sublime e da una musicalità che solo la grande Caballé sapeva avere sempre, non è Ermione ragazzi siamo 7 anni prima e si sente eccome, meravigliosa e punto.
Certo Araiza ha la voce ingolatina e canta un pò come capita e di Rossini ha poco o nulla, poi sarebbe arrivato di meglio e persino di molto meglio, ma siccome è Semiramide e Idreno, ad onta del prode Celletti che anni fa ci voleva trascinare tutti a Martina per il pupillio Morino anche se Semiramide era...l'Aliberti, non è il perno musicale intgorno cui ruota tutta la vicenda, me ne frego e mi succo Araiza che poi detto tra noi non è neppure il peggio dei peggio.
Questo post è rivolo soprattutto ai giovani o ai digiuni di anni di tritume spesso offuscato dai pregiudizi e dai luoghi comuni perchè non si lascino irretire dai vari soloncini di cui ho detto e recuperino se possono una edizione storica di una opera tanto meravigliosa quanto spesse volte bistrattata, non ci sono belloni in scena e probabilmente Carsen e altri geni della regia erano ancora lontani a venire ma pensate che vi dico, ha quasi trent'anni ed è ancora una Semiramide pazzesca, anzi ancora la migliore di tutte...(tutto questo ovviamente secondo me)