Luca ha scritto:... dell'edizione (integrale) al Met, anch'essa non proprio fresca di stampa: Domingo, Freni, Ghiaurov, Quilico, Furlanetto, Bumbry, direttore Levine.
Regia tradizionale, buona per quel tempo e peer quella sede.
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Ce l'ho anche io e francamente non condivido tanti entusiasmi, fatta salva la prova della Bumbry (Eboli storica, dall'edizione Solti in poi...). Domingo è monotono, la Freni gran bella voce, ma la Scotto la supera non poco in un altro live diretto da Levine con Moldoveanu anni prima di questo. Ghiaurov è in declino, Quilico dice poco e Furlanetto non è Talvela. Da questo si può capire come anche io opterei per l'edizione DECCA Solti, vecchia quanto si vuole, ma immagine storica molto fedele degli intrighi che c'erano nel tempo della vicenda. Altre edizioni non so, forse Abbado, ma con l'onnipresente Domingo ???? Che pizza.
Stavolta sono daccordo con Luca, anche io ho quel video del Met, e francamente è un video che consiglierei solo al neofita (regia tradizionale, grandi nomi in scena). Non è una brutta edizione ma...
Alternative in studio a Solti: io vedo solo Giulini, che pure mi piace di meno. Abbado (in francese, con Domingo e la Ricciarelli) non ce l'ho, mi basta l'edizione scaligera... certo sarei curioso di sentire l'Eboli della Valentini-Terrani!
Non c'è molta scelta... e dire che di Rigoletti e Traviate in studio ce n'è a buttare...
Luca com'è complessivamente l'edizione con la Scotto? ammetto di non possedere neanche quella, nonostante io adori la Scotto
certo che, nel duetto che ho ascoltato su youtube, Moldoveanu non fa una gran figura.
Quanto alla Callas, cara Milady, che gran rimpianto non possedere un suo Don Carlo (magari in studio, visto che il live scaligero - con un cast così così - non dovrebbe essere un granchè). Strano come le abbiano fatto incidere Forza, Aida, Ballo e non Don Carlo, che pure aveva in repertorio. Le registrazioni in concerto del 1962 dimostrano come la Callas di quell'epoca avrebbe ancora potuto dire tantissimo in entrambi i ruoli, se non si fosse ostinata a fare Norma magari...
Anche se il rapporto della Callas con Verdi era controverso. Tutto sommato dalla seconda metà del 54 in poi (ovvero tutto il periodo d'oro della sua carriera), a parte qualche recita di Ballo alla Scala e tre di Trovatore a Chicago, il Verdi della Callas dal vivo si limita a Violetta. Il suo Macbeth "della maturità", come sappiamo, lo mancò per un soffio nel 58. E da lì magari si sarebbe potuta riaprire una strada fatta di ruoli verdiani noti e poco noti... ma tutto andò diversamente.
Per fortuna della Gencer aggiungerei che se è giustamente ricordata come interprete donizettiana in Verdi non fu certo da meno, con una sfilza interminabile di ruoli nei quali, non dico sempre ma molto spesso, la considero interprete assoluta e di riferimento.
Vedo comunque che l'argomento attira poco... mi sa che quì avete già parlato di tutto